LE IRRESISTIBILI ERBE AROMATICHE

La primavera è nell’aria e… stanno arrivando! Parliamo delle erbe aromatiche, naturalmente!
La dottoressa nutrizionista Chiara D’adda ci parlerà di queste profumate e saporite erbe!

LE ERBE AROMATICHE

E non è necessario possedere un vasto orto per coltivarle, ma basta anche solo un balcone ben esposto ai raggi del sole e qualche piccola attenzione
In più molte di queste erbe attirano gli insetti impollinatori (che sono molto utili) e tengono lontano quelli nocivi (tipo zanzare e afidi).
E soprattutto non c’è storia… volete mettere il sapore di un’erba appena colta rispetto ad un’erba aromatica congelata o seccata?

Il sale, un tempo, era assai difficile da trovare e veniva sostituito da spezie ed erbe aromatiche, per dare sapore alle varie preparazioni.
Oggi, con la disponibilità del sale decisamente aumentata (e purtroppo per la nostra salute, abusata) da anni, le erbe sono state decisamente confinate ad un utilizzo sporadico e saltuario, provocando di fatto una notevole perdita, poiché contengono numerosi principi nutritivi, vitamine e minerali utili nella digestione.

DIFFERENZA TRA ERBE AROMATICHE E SPEZIE

È forse il caso di rivalutare ampiamente il loro uso come insaporitore prezioso, atto a valorizzare ricette e preparazioni, in modo che si possa sostituire quasi completamente l’uso del sale. È solo una questione di abitudine!
Le erbe aromatiche prendono il loro nome proprio dal delizioso e gradevole profumo (AROMA) che emanano e quando sono fresche e appena raccolte, stimolano piacevolmente il nostro olfatto. Sono ricche di effetti benefici sulla nostra salute, a breve o lungo termine, basta sapere di ognuna le proprietà vincenti (oltre che palatalmente gradevoli).
Le erbe aromatiche, a differenza delle spezie che principalmente provengono dall’Africa e dal lontano Oriente, giungono proprio dalle aree mediterranee italiane, da cui venivano esportate e rendono sia l’Italia che la vicina Francia i luoghi di maggior diffusione, rispetto per esempio all’est Europa che sceglie di prediligere le spezie.
Le erbe aromatiche sono da alcuni considerate spezie ma in realtà si distinguono da queste perché vengono principalmente utilizzate fresche, mentre le spezie sono essiccate.

ALCUNE ERBE AROMATICHE E I BENEFICI

L’elenco delle erbe aromatiche è lunghissimo! Talmente lungo che, leggerlo tutto, può spaventare.
Mi limiterò a parlarvi di quelle più comunemente usate in cucina
Dai decotti delle nonne, alla moderna fitoterapia, fino alle stesse medicine (che nel 50 % dei casi sono ancor oggi di derivazione vegetale), erbe e piante sono da sempre presidi della salute e del gusto.

ROSMARINO: il suo nome significa “rugiada di mare”. Questo perché le piante più floride si trovano lungo le coste marittime. Era amatissimo fin dai tempi antichi e veniva considerato da Egizi e Romani una panacea (per le sue virtù antisettiche) per conservare la carne che veniva cosparsa di foglioline tritate.
Contiene molte vitamine (incluse quelle preziose del gruppo B), che sono preziose per il sistema nervoso e per la mente. Racchiude quantità di calcio, ha poteri calmanti e distensivi.
Dalle sue caratteristiche foglie si estraggono olii essenziali dal potere balsamico e antinfiammatorio. È stimolante e diuretico, benefico per gli anemici e aiuta a tenere a bada colesterolo e trigliceridi. In cucina si usa su arrosti, pesce al forno, sulle focacce e sulle mitiche patate al forno.
E se vi sentite appesantiti dopo un lauto pasto, fate bollire per tre minuti un rametto di questa magica pianta in acqua già bollente. Lasciate riposare per cinque minuti e poi bevete. La digestione riprenderà alla grande!

ORIGANO: la leggenda narra che era così profumato che la dea Afrodite lo coltivava personalmente nel suo giardino, ai piedi dell’Olimpo. Ma le sue virtù vanno ben oltre all’odore.
È ricco di oli essenziali e sostanze aromatiche, fenoli, calcio, sali minerali. Ha proprietà antivirali e digestive, favorisce il ciclo femminile senza dolori.
In cucina non c’è piatto mediterraneo senza origano: pizza, focacce, panzanelle, pomidori ecc…
Si può usare ovunque, ma anche per qualche ricetta fuori dalle nostre tradizioni. Che ne dite di tofu a tocchetti, più pomodorini affettati, più cipollotto, più olive spezzettate, olio, peperoncino, sale? Fate marinare per 20 minuti. Poi spadellate solo il tofu finché non è croccante, riunitelo alle verdure e spolverate il tutto con abbondante origano e semi di papavero.

SALVIA: questa meravigliosa pianta, nel XIII secolo, era nei mercati olandesi, valutata tre volte più del già preziosissimo tè. È un’autentica regina non solo dei sapori, ma anche della salute.
I flavonoidi contenuti nelle foglie hanno effetto antiossidante, quindi aiutano a combattere i radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento cellulare. È diuretica, balsamica, ipoglicemizzante e tonificante. Perfetta per l’igiene orale, tanto che gli antichi romani la usavano come spazzolino e come dentifricio. Può essere utile ancora oggi in caso di infiammazioni della mucosa orofaringea (sotto forma di infusi ben caldi, ogni 3 ore). Contiene inoltre sostanze simili agli ormoni estrogenici. In cucina il suo aroma speziato e leggermente amaro si accosta a qualunque piatto, dalle carni ai ripieni, ai formaggi a pasta morbida, alle minestre, ai legumi. Si può utilizzare fritta in pastella, col burro fuso, nelle salse, e anche nei sorbetti.

TARASSACO: detto anche cicorietta selvatica, si trova nei campi da marzo a novembre. È un vero regalo di madre natura, perché é ricco di fibre che aiutano la regolarità intestinale, di acido folico e di composti amari, particolarmente amici del fegato. È dunque depurativo e utilissimo per contrastare l’accumulo di tossine da stress, da inquinamento, da cattiva alimentazione, da patologie epatiche. In cucina: all’agro, ripassate in padella con olio e aglio, insieme alla carne per rendere più leggere le polpette, in frittata, in omelette.

MALVA: pare che Cicerone ne facesse scorpacciate e Ippocrate e Plinio la consigliassero per ritrovare salute e serenità. Anche i greci la consideravano magica e amica degli dei, tanto che i seguaci di Pitagora la raccomandavano per calmare vizi e passioni umane.
Storie antiche, ma naturalmente come sempre, con un fondo di verità. Perché la malva è ricca di mucillagini dalle proprietà emollienti e antiinfiammatorie per tutti i tessuti del corpo, preziosa in decotto contro il mal di gola e infiammazioni intime e infiammazioni del cavo orale. Diuretica, depurativa, grazie all’azione protettiva delle mucillagini che creano un film protettivo sulle mucose è utilissima per prevenire e contrastare problemi gastroesofagei e per favorire la regolarità intestinale. In cucina: foglie e fiori sono da sempre presenti in ogni cucina mediterranea, perfetti nelle minestre, nelle creme di verdura, nei soffritti, crudi in insalata. Con la malva si può anche aromatizzare il formaggio.

Mancano all’appello due delle erbe aromatiche più usate da noi italiani…quali sono?

TUTTI MATTI PER I PISTACCHI

Negli ultimi anni è aumentato notevolmente il consumo di pistacchi. Ce ne accorgiamo quando andiamo al supermercato e nelle pasticcerie, in cui possiamo trovare numerosi prodotti al pistacchio: dolci, salati, freschi, creme, granella, gelati ecc…
Si sono diffusi anche i dolci tradizionali natalizi e pasquali al gusto pistacchio.
La dottoressa Chiara D’Adda ci parla oggi del pistacchio!

I PISTACCHI

Circa 1700 anni prima di Cristo i pistacchi erano già considerati tra i migliori prodotti della terra, unitamente a miele e mandorle. Da allora la coltivazione si è praticamente diffusa in tutto il mondo.
La pianta che li produce si chiama Pistacia vera, è un arbusto sempre verde che può raggiungere l’altezza di 12 metri e appartiene alla famiglia delle Anacardiacee.
I pistacchi sono i semi di queste piante.
In Italia i più famosi sono i celeberrimi pistacchi di Bronte, vanto dell’agricoltura siciliana.
Questi semi posseggono molte virtù nutrizionali, oltre che avere un’ottima palatabilità e una molteplicità di modi di impiego.

PROPRIETÀ BENEFICHE

Il pistacchio è un concentrato di energia e di costituenti che hanno uno straordinario effetto nutraceutico.
Contengono tantissimi elementi antiossidanti, superati solo dalle noci e dalle noci pecan. In particolare sono ricchi di caroteni come luteina e xeaxantina, molto importanti per la salute degli occhi.
È stato poi confermato che questi antiossidanti vengono pure assorbiti in modo ottimale a livello intestinale.
I pistacchi sono ricchissimi di vitamina B6, fondamentale per svariate funzioni del nostro corpo.
Hanno pure i livelli maggiori di fibre sia solubili che insolubili.
Sono ricchi di grassi insaturi che contribuiscono a mantenere un normale livello di colesterolo nel sangue.
Il fiore all’occhiello del pistacchio è il ferro, contenuto in una alta percentuale. Così come rame, potassio e magnesio. Perfetto per avere un risultato antianemico.
L’OMS consiglia di mangiare non oltre 30 gr di pistacchi al giorno (circa una quarantina di semi), ma quelli non salati e tostati, solo al naturale, semplicemente essiccati.

IL PISTACCHIO IN CUCINA

Si possono trasformare in prodotti da utilizzare in cucina:
• pasta pura, che si ottiene macinando ed emulsionando con determinati macchinari i pistacchi. È molto costosa, pregiata e raffinata.
• Crema spalmabile a base di pistacchio, accompagnato però anche da altri ingredienti (latte, zucchero, grassi vegetali, aromi, anche con aggiunta di frutta a guscio). Di solito si gusta spalmata su fette di pane o nei dolci più disparati
• Pesto, è un prodotto salato con aggiunta di formaggio, aglio, olio, erbe aromatiche. Si può usare per condire la pasta
• Olio di pistacchio, molto ricercato e raro.
• Farine di pistacchio
• Pistacchi tostati e salati, usati come snack negli aperitivi.

CONTROINDICAZIONI E COSTO

Sapete perché i pistacchi hanno un costo così elevato?
Uno dei motivi è che la pianta cresce ogni due anni quindi per un raccolto continuo i produttori devono piantarne in grandi quantità in zone diverse e in momenti diversi!

Attenzione! I pistacchi andrebbero consumati con moderazione da chi soffre di obesità e (se salati) da chi ha la pressione alta. Naturalmente l’eccesso di consumo è sconsigliato anche in presenza di particolari disordini epatici o renali

VERDURA, COTTA O CRUDA?

Abbiamo chiesto alla dottoressa nutrizionista Chiara D’Adda di parlarci delle verdure.
Sicuramente sono necessarie nella nostra dieta, ma non sempre le apprezziamo e valorizziamo a dovere.
E poi c’è l’eterno dilemma: meglio cotte o crude?

VERDURA

Magari non a tutti piacciono, ma sono indispensabili nella nostra alimentazione!
Sto parlando delle verdure, naturalmente!
Non devono mai mancare sulle nostre tavole ed è un’ottima scelta abituare i bambini al consumo, fin dai primi anni di vita, questo compito è affidato naturalmente all’intelligenza dei genitori!
Esistono verdure più adatte ad essere consumate crude, altre cotte.
Anche le regole della cottura hanno un valore fondamentale, per far sì che tutti i nutrienti contenuti siano disponibili al massimo.

COTTA O CRUDA?

Le verdure contengono diverse vitamine e varie classi di antiossidanti, che reagiscono in maniera differente con la cottura, aumentando o diminuendo la propria bioaccessibilità.
Per bioaccessibilità di un nutriente si intende la sua quantità disponibile per l’assorbimento intestinale dopo essere stato rilasciato dall’alimento e dipende da se, da quanto e da come l’alimento è cucinato.
Per esempio licopene e betacarotene sono due composti che si trovano nei pomodori, nelle carote e nella zucca, che aumentano la loro disponibilità con la cottura, mentre alcune vitamine come l’acido folico e la vit C si degradano facilmente con il calore.

Fra le verdure che andrebbero mangiate crude (ma questo non significa che se vengono cotte fanno male, semplicemente si perde una buona parte dei nutrienti presenti), troviamo:
• Lattuga e varie insalate (la bollitura in acqua può determinare una perdita del 50% di vitamina C), allo stesso modo anche i sali minerali vengono dispersi se si cuoce in abbondante acqua.
• Cetriolo: presenti folati, vit C e del gruppo B, tutti elementi termolabili.
• Rucola: ricca di folati, vit C, vit K, potassio, fosforo, zinco, ferro, calcio

Verdura che può essere mangiata cotta: zucca, cavoli, zucchine, melanzane, carote, peperoni, spinaci, finocchi, asparagi.
Ma devo dire che attualmente i gusti alimentari si sono orientati anche verso il consumo di queste verdure crude, basta affettarle sottilmente, per renderle più gradevoli e più digeribili.

PROVARE PER CREDERE

Avete mai provato una bella insalata con cavolfiore, peperoni, zucchine, spinaci tutte aggiunte a crudo? Se poi aggiungete una manciatina di semi oleosi, avrete un super cibo!
Inoltre le verdure crude dovrebbero essere consumate all’inizio dei due pasti principali, perché inducono sazietà, migliorano la digestione, migliorano l’assorbimento delle sostanze nutritive, controllano l’assorbimento di zuccheri nel sangue, favoriscono un maggior consumo di verdure.

MANGIARE BENE, OTTIMIZZANDO COSTO E QUALITÀ

I portafogli degli italiani sono sempre più in crisi, per svariati motivi, tanto che a volte si fa fatica ad arrivare a fine mese.
Purtroppo una delle prime cose che ne risente in modo negativo è il nostro modo di far la spesa alimentare.
Ma è importantissimo e fondamentale mangiar bene, perché da qui deriva il nostro benessere.

CARNE E PESCE

Anche in momenti di crisi economica basterà fare le mosse giuste e giocare d’astuzia.
Vediamo quali.
Non serve mangiar carne tutti i giorni (anche se le proteine nobili sono essenziali) e anche per quanto riguarda il pesce si può scegliere fra categorie magari meno pregiate e costose, ma altrettanto ricche di proprietà nutritive.
Mai sentito parlare di pesce azzurro? Gustoso e ricco di omega 3 e molto versatile in cucina!

FRUTTA, VERDURA E UOVA

Un’altra buona pratica quando si va al supermercato nel reparto verdure e frutta è quella di non lasciarsi abbindolare dai prodotti già confezionati e lavati, che sono comodissimi, per carità, ma costano anche molto di più.
Meglio scegliere prodotti da pesare e di conseguenza da lavare a casa, avendo cura di riporli in appositi contenitori per una conservazione di lunga durata.
Se poi avete la possibilità di recarvi ai mercati generali, la vostra spesa in frutta e verdura sarà ancora più risparmiosa.
Fra gli alimenti via libera alle uova, che possono essere utilizzate in tantissimi modi, e non sono poi così pericolose per la salute come si pensava fino a pochi anni fa.
Alla larga dalla frutta fuori stagione, costa tanto di più e il più delle volte non è buonissima.
E anche la frutta esotica tenetela solo per qualche rarissimo momento di sfizio!

LA SPESA

Naturalmente siccome al supermercato si continuerà ad andare, un’altra regola semplicissima è quella di fare una lista di quello che dobbiamo acquistare anche in base alle date di scadenza dei prodotti che sono nel nostro frigorifero o nella dispensa.
Attenzione a non far scadere il cibo! E attenzione alla data riportata sui prodotti che andremo ad acquistare!
Lasciate perdere tutti quei prodotti precotti oppure le salse e i sughi pronti.
Costano di più e non sono affatto salutari.
Fate attenzione alle offerte speciali e alle confezioni risparmio. Sono una buona fonte di risparmio.
Cercate di non recarvi al supermercato prima di pranzo o cena, la fame può far fare acquisti immotivati.

CUCINA A SPRECO ZERO

La vera cucina a spreco zero utilizza al massimo tutte le parti degli alimenti!
Ora vi faccio un pratico esempio, ma penso che ognuno di voi abbia le proprie segretissime ricette.
Cavolfiore e broccoli:
parti più coriacee (più dure): eliminate lo strato più esterno con un pelapatate e poi
1. tagliate i gambi a cubetti e fate saltare in padella con altri ortaggi per preparare un ragù vegetale
2. cuoceteli in poca acqua con patate a cubetti e aromi a piacere, frullate il tutto e ottenete una salutare e morbido potage
3. Sbollentate i pezzetti di gambo, passateli al minipimer aggiungendo il condimento che più vi aggrada (aglio, olio, peperoncino, curcuma), fino ad ottenere un hummus (patè) da spalmare su crostini integrali.
4. Se i gambi sono troppo duri, tagliateli a striscioline con una mandolina e fate un carpaccio veg con scaglie di parmigiano e aceto balsamico.
Visto quante cose si possono fare?
E questo è solo un banalissimo esempio.
Voi che segreti avete?

POLPETTINE E ZUCCHINE

Un’idea leggera e golosa per il tuo pasto!
Un mix di sapori in un piatto colorato, partendo dalla base di zucchine dal gusto leggero e delicato, arricchito dalle note decise delle polpettine Amica Natura, surgelate senza conservanti e cotte in pochi minuti.
Un connubio di sicuro successo, per un piatto originale!

INGREDIENTI

300 gr polpettine Amica Natura
3 zucchine
Mezza cipolla
Sale
Pepe
Olio EVO

PREPARAZIONE

Lavare e asciugare bene le zucchine, tagliarle alla julienne utilizzando una grattugia dai fori larghi, oppure a mano con un coltello.
Tagliare finemente la cipolla.

Mettiamo un po’ di olio in una pentola e facciamo scaldare. Una volta caldo, soffriggere la cipolla.
Aggiungere le zucchine e cuocere per circa 10 minuti, spolverare con sale e pepe e spadellare.

Contemporaneamente prendere una seconda padella e aggiungere un filo di olio.
Usare le polpettine surgelate e cuocerle a fuoco medio per circa 10 minuti.

Una volta pronte le polpette, adagiarle sopra le zucchine.
Potete servirle a tavola direttamente in padella!

LA CIPOLLA CHE CI FA PIANGERE

Fa piangere, ma è molto buona e salutare.
Di cosa stiamo parlando?
Della CIPOLLA, naturalmente!
La dottoressa nutrizionista Chiara D’Adda ha indovinato subito, e ci parla oggi proprio delle caratteristiche nutrizionali della cipolla.

STORIA DELLA CIPOLLA

Le cipolle sono ortaggi appartenenti al genere Allium, un genere che comprende anche aglio, cipollotto, scalogno, porro, erba cipollina.
Ma è la cipolla in assoluto ad essere ad essere la più diffusa e mangiata al mondo.
I Sumeri la coltivavano già più di 4000 anni fa!
Ma furono i Romani a diffondere la cipolla in tutto l’impero.

BENEFICI E CONTROINDICAZIONI

Tutte le specie del genere Allium contengono molecole ricche di zolfo, da cui deriva l’odore e il sapore caratteristico.
Ma la cipolla ne contiene in grandissima quantità, come se fosse una potente arma chimica per difendersi da parassiti e predatori.
Vari studi hanno dimostrato che esiste una correlazione tra il consumo di cipolle ed effetti positivi sulla salute dell’uomo, dovuto al contenuto di flavonoidi (antocianina, quercitina ecc) e fruttani.
Purtroppo però questi elementi possono recare fastidio a chi soffre della cosiddetta Sindrome dell’intestino irritabile (IBS).

TIPI DI CIPOLLA

Si possono consumare crude o cotte, a seconda del nostro piacere e di alcune intrinseche caratteristiche.
Vediamo ora i tipi di cipolla più utilizzati in cucina.
CIPOLLA ROSSA: è la migliore da mangiare cruda, ha un sapore dolce e croccante, aggiunge colore alle salse. Ideale per panini e pizza.
CIPOLLA BIANCA: croccante, molto ricca di acqua. Sapore pungente che si addolcisce con la cottura. Ottima nei sandwich, nelle zuppe, e anche lei sulla pizza. Superba lessata o cotta al forno quando è fresca di stagione.
CIPOLLA DORATA: perfetta per cucinare zuppe e stufati. Ideale da caramellare
CIPOLLA DOLCE: ideale da friggere e per fare anelli di cipolla fritti, piatti gratinati, con verdure arrostite. Buonissima anche nella frittata
SCALOGNO: sapore morbido e poco pungente, più delicato ma più aromatico. Si presta ad una cucina leggera.
E voi, avete qualche ricetta gustosa in cui la cipolla è essenziale?
E soprattutto…avete dei trucchi per non piangere copiosamente quando la affettate?
Io ce li ho…li volete conoscere?

PEPERONCINO CHE PASSIONE

Vi piace il peperoncino?
Questa bacca piccante è molto usata nella cucina italiana.
Ce ne parla oggi la dottoressa nutrizionista Chiara D’Adda, spiegandoci la provenienza, le caratteristiche e i benefici.

STORIA DEL PEPERONCINO

Il peperoncino nell’immaginario collettivo è una bacca simile ad un corno e di colore tipicamente rosso acceso. È il frutto piccante prodotto da alcune piante del genere Capsicum (famiglia delle Solanacee). È un arboscello perenne che raggiunge mediamente 100cm di altezza.
È originario della Bolivia e di alcune parti del Brasile e si è diffuso trasportato dagli uccelli.
Il popolo degli Atzechi fu il primo ad includere il peperoncino nel proprio cibo e nei rituali religiosi (5500 a.C. circa). Giunge in Europa ai tempi di Cristoforo Colombo.

EFFETTI COLLATERALI

Il grado di piccantezza del peperoncino è dovuto alla CAPSAICINA, un composto chimico che stimola i recettori del caldo situati sulla lingua, provocando un’estrema sensazione di bruciore.
La quantità di questa sostanza viene misurata con la scala Scoville.
Il peperoncino è un irritante che causa bruciore e irritazione alle mucose.
Per questo è una buona regola maneggiarlo con guanti di lattice e non toccare comunque occhi e labbra dopo averlo spezzettato.
Oltre al forte bruciore può provocare vere e proprie paralisi (naturalmente di breve durata) delle parti con cui viene in contatto.

I BENEFICI

Ora invece vi parlo delle tante virtù.
Il peperoncino fresco è ricco di vitamina A e vitamina C e di antiossidanti come i flavonoidi, luteina, beta-carotene, come sapete in grado di contrastare i radicali liberi.
Il peperoncino aumenta la sensibilità delle terminazioni nervose e stimola il rilascio di endorfine.
Ha proprietà antinfiammatorie contro tosse, raucedine ed ha proprietà antidolorifiche se applicato sulla zona dolorante.
Ha virtù antibatteriche, antidiabetiche.
Facilità la digestione perché favorisce la secrezione dei succhi gastrici.
È un vasodilatatore e migliora quindi la circolazione, cardioprotettivo ed è in grado di ridurre la quantità del colesterolo cattivo.
Ma attenzione: non mangiarlo a stomaco vuoto
Consumarlo non più di due volte a settimana
Adoperarlo in modiche quantità, all’interno di pasti che comprendano anche verdura, latticini, frutta.

L’ABC DELLA MERENDA

C’è qualcosa che non dovrebbe mancare mai nell’alimentazione dei nostri bambini?
Lo abbiamo chiesto alla dottoressa nutrizionista Chiara D’Adda, ed ecco la sua risposta.

Certamente! È essenziale la merenda di metà mattina e la merenda di metà pomeriggio, fondamentali per la salute del bambino e per come possono influenzare il bioritmo giornaliero dei loro ormoni.
L’individuo adulto può tranquillamente rinunciare (anche se non è consigliabile), il bambino no.
Questo è valido sia che il bambino si trovi a scuola, oppure, come spesso purtroppo accade in questo periodo, a casa.

LA MERENDA IDEALE

Ma cosa si può fare perché queste merende siano ottimali?
Regola numero 1: dare il buon esempio!
Non possiamo pretendere che il nostro bambino si nutra in modo sano, mentre vede i genitori che assumono patatine fritte, brioche, dolci o merendine confezionate, coca cola o bibite ultra zuccherate!
È necessario offrire ai nostri bimbi cibi leggeri e nutrienti e non esagerare con le porzioni, perché la merenda è un supporto energetico, ma non costituisce un pasto vero e proprio.

La merenda deve essere:
MODERATA
PROPORZIONATA (in termini di calorie non bisogna per esempio assumere bevande gassate e dolcificate o, peggio ancora, bevande energetiche o eccitanti)
VARIATA è sempre bene abituare bambini e futuri ragazzi a sapori diversi.
Dovrebbero poi passare almeno circa 3 ore dal pasto vero e proprio successivo.

MERENDINE CONFEZIONATE

I bambini tendono a richiedere merendine golose ed è sempre più difficile dire di no. Ma perché?
In generale le merendine confezionate (così comode per altro) tendono ad indurre una dipendenza psichica a causa dell’elevato apporto di zucchero che innesca il fenomeno del “carb craving”, cioè più si mangiano zuccheri e più il corpo ne richiede.
Con il conseguente fenomeno di aumento dell’obesità infantile e dell’infiammazione generalizzata.
Che ne dite voi genitori di imparare a leggere bene le etichette delle varie merendine?
Perché sicuramente ora il mercato offre valide e sane alternative!
E ricordatevi di cominciare da subito a nutrire il vostro bimbo in modo sano: sarà un adulto consapevole del ruolo che gioca l’alimentazione sul suo benessere.

I CIBI SANI

Vediamo qualche esempio di merenda sana?
Frutta fresca di stagione
Frutta secca
Yogurt bianco con aggiunta di frutta fresca
Una fetta di dolce di lavorazione casalinga o alcuni biscotti leggeri
Un gelato (vedere bene i componenti)
Una fetta di pane preferibilmente integrale con olio evo e se è stagione, pomodoro.
Un mini panino sempre integrale con una mini fetta di prosciutto
Scaglie di cioccolato fondente
Carotine da sgranocchiare
Una fetta di tortina rustica con verdure
Una merendina confezionata, ma sana
Porridge con frutti di bosco o fettine di mela
Centrifugati di frutta e verdura fatti in casa
Tisane di gradevole sapore
La bevanda migliore è l’acqua!

Ultima raccomandazione: non forzate mai un bambino ad assumere cibi che non gli piacciono, ma stimolate l’assaggiare anche cibi che per lui possono essere una novità.
E proponete questi cibi in modo giocoso e convincente, amorevole.
A volte il modo in cui si propone un certo alimento fa miracoli!
E voi cosa date per merenda ai vostri bambini o ai vostri nipotini?

RISCOPRIRE IL CARDO

La dottoressa nutrizionista Chiara D’Adda ci offre sempre spunti interessanti per variare la nostra alimentazione, alla scoperta di cibi poco utilizzati.
Mantenere un’alimentazione varia ed equilibrata è importante, per sentirsi in forma e vivere le giornate con energia.

IL CARDO

Oggi vi parlo di un ortaggio dalle molte qualità, ma che è stato quasi dimenticato, ingiustamente. In effetti, quanti di voi usano il cardo nelle loro cucine?
Ma lo sapete che è straricco di sostanze benefiche per il nostro organismo?
Il cardo (cynara cardunculus) è un alimento tipico della stagione fredda ed appartiene alla stessa famiglia della camomilla e del carciofo, quella delle Composite.
La parte della pianta che si usa in cucina è la costa delle foglie, carnosa e larga, con un sapore a metà strada tra l’amarognolo e il dolciastro.
Una volta era molto usato nella cucina tradizionale, oggi, non si sa il perché, molto meno.

PROPRIETÀ NUTRIZIONALI

È costituito soprattutto da acqua, ma si trovano anche carboidrati e proteine, mentre i grassi sono assenti. Possiede tanta fibra e le calorie sono solo 12 per 100 grammi di prodotto.
È un tripudio di minerali:
potassio
ferro
calcio
zinco
magnesio
Contiene vitamina C e vitamine del gruppo B

PERCHÉ FA BENE

Contiene principi attivi che sostengono il fegato, i reni, lo stomaco, il pancreas, l’intestino.
Il più importante è la SILIMARINA, che protegge le cellule del fegato, migliora il controllo della glicemia, riduce il colesterolo LDL, quello cattivo.
Oltre alla silimarina contiene quercitina, apigenina, tannini, tocoferoli, kaempferolo.

Il cardo ha una potente azione drenante e diuretica, che favorisce l’eliminazione di tossine e scorie. Previene in tal modo anche la ritenzione idrica e la cellulite.
Ha un’azione emolliente e disinfiammante sulla mucosa gastrica, diminuendo la possibilità di bruciore e di fastidioso reflusso gastroesofageo.
Contrasta la stitichezza e può aiutare nel dimagrimento.

Il cardo si può consumare crudo (cardo gobbo di Nizza Monferrato o cardo di Bologna), lessato o aggiunto a zuppe e minestre.
Va pulito con molta cura e una volta ben pulito si può usare anche come antipasto, contorno, preparazione di torte salate, sformati, primi piatti.
E voi, avete qualche ricetta da suggerire?

LA SALUTE DEGLI OCCHI

Si dice che gli occhi siano lo specchio dell’anima, misteriosi e romantici, raccontano molto di noi e delle nostre emozioni.
Ma pensiamo mai a come mantenerli in salute?
Abbiamo chiesto alla dottoressa Chiara D’Adda alcuni consigli.

COME PROTEGGERE GLI OCCHI

Fra i buoni propositi per l’anno nuovo, che ne dite se mettiamo anche il dovere di conservare la salute dei nostri occhi?
Gli occhi sono tutti belli, non per niente si dice che siano lo specchio dell’anima, ma è importantissimo anche tenerli in salute e far sì che questa bellezza duri a lungo.
Bisogna proteggerli perché i raggi UV possono provocare danni che spesso non si avvertono nell’immediato, ma a posteriori.
Perciò è consigliato l’uso di occhiali da sole molto protettivi non solo d’estate, quando il sole è alla massima potenza, ma anche d’inverno, quando il sole è basso all’orizzonte e anche in presenza di nuvole, capaci di diffrangere il raggio luminoso e aumentare la presenza di radiazioni.
Poi mettiamoci anche la sollecitazione data dall’uso quasi continuo di smartphone, computer, schermi televisivi, lampade a led, maxischermi ecc…
Non abusiamo di questi dispositivi!
Manteniamo una distanza di almeno 70 centimetri dal computer e di 30 -40 centimetri da smartphone e tablet.
È importante anche tenere una buona postura per evitare contratture cervicali che rallenterebbero la fisiologica lacrimazione.
Gli occhi non sono un apparato a sé stante, ma si relazionano con tutto l’organismo e anche il nostro stile di vita si riflette sulla loro salute.

OCCHI E ALIMENTAZIONE

Come possiamo aver cura dei nostri occhi con l’alimentazione?
Ci vuole un regolare consumo di frutta e verdura, perché così si fornisce un ampio spettro di sostanze benefiche. Contengono vitamine e antiossidanti capaci di evitare la secchezza oculare che può portare a gravi alterazioni della cornea.
Forniscono ostacolo ai meccanismi che sono alla base della degenerazione maculare ed hanno quindi una spiccata azione anti-age.
Via libera ad alimenti ricchi di:
vit. E ⇒ olio di germe di grano, olio extravergine d’oliva, frutta secca a guscio
vit. C ⇒ agrumi, peperoni, kiwi ecc
vit. B2 ⇒ cereali legumi, verdure a foglia verde
vit. A⇒ uova, pesce, burro, formaggio ecc
zinco ⇒ carni rosse, cereali integrali, germe di grano

Non si possono dimenticare i mirtilli ed in generale tutti i vegetali di colore viola-blu.
Contengono antocianosidi che sono potenti antiossidanti, migliorano l’attività retinica e la circolazione sanguigna dei capillari oculari, funzioni necessarie per conservare in salute cornea e cristallino e per contrastare le malattie della vista, in particolare quelle che si presentano in età avanzata.
Bere tantissima acqua, non fumare, usare poco sale e pochissimo zucchero.
Usare buoni colliri.
Occhio al make-up per gli occhi e struccarsi sempre prima di andare a dormire.