I segreti della Menta

Sicuramente vi sarà capitato di farvi prendere alla sprovvista da un profumo forte e deciso, fresco e dai sentori estivi. La menta ha la capacità di arricchire passeggiate in campagna e ricette in cucina, da piatti freschi a golosi dessert. Ha un odore inteso e inebriante in grado di dare un tocco esotico all’ambiente circostante. Ma sapete che la menta ha anche numerose virtù benefiche sull’organismo umano? Scopritele insieme alla Dott.ssa nutrizionista Chiara D’Adda. 

La menta ha un profumo particolare, molto riconoscibile e in grado di caratterizzare ricette di vario tipo da insalate a dessert fino alla miscelazione.

Ma volete scoprire qualcosa di più su questa pianta aromatica utilizzata sin dai tempi antichi?

LE ORIGINI

La menta, nome scientifico mentha piperita, appartiene alla famiglia delle Lamiaceae. È una pianta erbacea perenne, durevole e anche infestante, che può raggiungere un’altezza di 50-120cm.

Il suo nome deriva da Myntha, ninfa greca dei fiumi.

Nell’antico Egitto e nell’antica Roma, le sue foglie venivano strofinate sul tavolo spoglio prima e dopo i pasti. Questo gesto, oltre ad avere un significato simbolico di accoglienza, garantiva una sommaria pulizia della superficie.

La menta, infatti, è sempre stata riconosciuta per le sue proprietà disinfettanti.

PROPRIETA’ E BENFICI

Grazie alle numerose proprietà, questa pianta è largamente utilizzata in fitoterapia, erboristeria e medicina sin dai tempi più antichi.

Aggiunta ad alimenti e tisane di vario tipo, veniva e viene tuttora utilizzata per correggere i sapori e migliorare una digestione difficile.

Svolge un’attività antispastica sulle cellule muscolari lisce dell’apparato respiratorio e digerente.

Ha proprietà decongestionanti e balsamiche, carminative, colagoghe, secretolitiche, antibatteriche e persino analgesiche.

Proprietà digestive, antistress e antibatteriche vengono amplificate con l’utilizzo dell’olio essenziale di menta. Questo è particolarmente utile in caso di nausea, dolori addominali, alitosi, affaticamento fisico e mentale.

UTILIZZO IN CUCINA

La menta è sempre utilizzata in cucina per arricchire soprattutto piatti freschi come pasta fredda, insalata di riso, insalatone o verdure saltate in padella.

Si sposa in modo particolare con ortaggi e legumi, come fagiolini al vapore, carciofi o fagioli cannellini.

CONTROINDICAZIONI

Nonostante le proprietà digestive, il suo consumo è controindicato per chi soffre di reflusso gastroesofageo severo.

È sconsigliato il consumo prima di coricarsi in quanto potrebbe causare disturbi del sonno come l’insonnia.

🍉 COCOMERO: Re dell’estate 🍉

L’estate è allegra e giocosa anche grazie a frutta e verdura che la colorano. Oggi la Dott.ssa nutrizionista Chiara D’Adda ci parla dell’anguria (o cocomero, dipende da quale parte dell’Italia venite!), dei suoi innumerevoli benefici e utilizzi, passando per le indesiderate controindicazioni che, purtroppo, sono sempre presenti. 

Chiudete gli occhi e pensate all’estate. Sicuramente vi verrà in mente la spiaggia, il mare, il sole… il caldo! E qualcosa per placare la sete e rinfrescarsi.
Avete capito di cosa parleremo oggi?
Del cocomero ovviamente!

Un frutto dalla forma particolare, entrato nella cultura popolare come simbolo di un’estate allegra e spensierata, anche un po’ vintage.
Scopriamolo insieme.

UN COCOMERO DI BENEFICI

L’anguria (denominazione del frutto in diverse parti d’Italia) è il frutto del cocomero, citrullus lanatus, una pianta erbacea rampicante appartenente alla famiglia delle cucurbitacee.
Ogni pianta produce da tre a cinque frutti, con un peso che varia dai 3kg ai 10kg l’uno!

Ma perché questo strano frutto ovale è così amato?

Il cocomero è estremamente rinfrescante.
La sua polpa, dolce e profumata, riempie la bocca del suo succo donando una piacevole sensazione ristoratrice istantanea.

E’ idratante, dissetante, rimineralizzante, alcalinizzante, diuretico e lassativo.

Il suo consumo apporta svariati benefici all’organismo umano, tra cui:

  • Rinforzo del sistema immunitario;
  • Proprietà antinfiammatorie;
  • Depurazione dell’organismo;
  • Miglioramento dell’aspetto di pelle e capelli;
  • Aiuto nel funzionamento del sistema circolatorio;
  • Contributo alla solidità delle ossa.

VALORI NUTRIZIONALI DEL COCOMERO

Il caldo afoso e umido di queste ultime settimane – e delle prossime! – può causare stanchezza e spossatezza. Tramite la sudorazione perdiamo infatti molti sali minerali.

L’anguria ha un elevato contenuto di potassio, magnesio, ferro, fosforo, calcio e zinco, per un ottimo reintegro dei sali minerali persi.

Ma vediamo i principali nutrienti di questo prezioso frutto:

  1. Carotenoidi: pigmenti vegetali in grado di combattere l’azione dei radicali liberi e il conseguente invecchiamento della pelle. Il principale è il licopene, un antiossidante, che dona la tipica colorazione rossa alla polpa. Pensate che contiene più licopene del pomodoro!
  2. Vitamine, soprattutto A, C, B1 e B6.
  3. Citrullina, un aminoacido che assicura l’equilibrio della pressione e mantiene elastiche le pareti arteriose. La sua assunzione sarebbe quindi in grado di prevenire l’ipertensione e le malattie cardiache.
  4. Tantissima acqua (95%) e poche calorie (30kcal per 100g)!.

Alcuni studi sostengo che il consumo di una fetta di anguria al giorno sarebbe in grado di abbassare i livelli di colesterolo nel sangue.

Un frutto perfetto! O quasi…

CONTROINDICAZIONI

Un consumo eccessivo può portare a gastriti e coliti. Coloro che hanno una digestione più lenta, potrebbero trovare il frutto difficile da digerire.

A causa dell’elevato indice glicemico, il frutto deve essere consumato con molta attenzione da persone che soffrono di diabete.

L’anguria è inoltre in grado di amplificare gli effetti di alcune reazioni allergiche. Contiene salicilati naturali quindi prestate attenzione se siete allergici all’aspirina. Attenzione anche se siete allergici a graminacee e polline in quanto l’anguria attiva l’istamina che potrebbe dare reazioni allergiche crociate.

TRUCCHI DA COCOMERO

Anche voi bussate in attesa di una risposta da parte dell’anguria?
Purtroppo non ci potrà mai rispondere dicendoci se è dolce, annacquata, acerba o troppo matura.

Provate invece a osservarla attentamente. La buccia deve essere opaca e scura, le striature ben allineate e delineate, mentre il picciolo è meglio se arricciato e tendente al secco.
Quella macchia gialla che spesso si vede alla base del frutto non indica un’anguria andata a male, ma il punto di appoggio sul terreno durante la fase di maturazione. Più il colore è di un bel giallo crema, maggiore sarà la garanzia di dolcezza e di intensità di sapore.

E se vi ritrovate con angurie da 10kg, difficili da consumare tutte in una volta e da conservare?

Provate a frullare quello che avanza e a congelarlo. Otterrete così un magnifico sorbetto super dissetante!

 

Uova: sì o no?

Uova sì, uova no? Un dilemma che affligge tantissimi consumatori al giorno d’oggi. Il consumo di uova è stato demonizzato per anni senza motivi scientifici fondati. Sono state e vengono tutt’oggi associate troppo spesso a un contenuto eccessivo di colesterolo. Ma sapevate che, principalmente, è l’organismo umano stesso a produrre la maggiore quantità di colesterolo ematico? Scoprite tutte le caratteristiche di questo prodigioso alimento insieme alla nostra Dott.ssa nutrizionista Chiara D’Adda.

Rucola, lattughino, pomodorini ciliegino, julienne di carote e zucchine… Cosa rende un’insalatona estiva perfetta?
Le uova!

Per anni sono state demonizzate, inserite in quella branca di alimenti destinati a un consumo molto limitato. Questo a causa del contenuto di grassi saturi e colesterolo, nutrienti troppo spesso associati a problemi cardiovascolari.

Numerosi studi sulla nutrizione hanno rilevato come l’assunzione di grassi saturi non sia collegata in modo significativo a questo tipo di patologie. Inoltre, si è scoperto che la quasi totalità del colesterolo ematico deriva da sintesi a livello del fegato, non dall’assunzione tramite l’alimentazione.

Oggi le uova sono viste come alimento che dona benessere e salute (sempre escludendo possibili allergie manifeste!).

Quindi via libera al loro consumo, fonte di proteine, vitamine e numerosi nutrienti.

VALORI NUTRIZIONALI

Le uova contengono acido stearico, un grasso saturo che viene convertito in monoinsaturo dal fegato con effetti positivi nella prevenzione di patologie cardiovascolari.

Il tuorlo in particolare è ricco di proteine, vitamine e micronutrienti alleati del benessere dell’organismo:

1) vitamina D, vitamina E, K, A, B6, B12

2) antiossidanti

3) colina, precursore dell’acetilcolina, (neurotrasmettitore) e modulatore del metabolismo lipidico.

L’albume è principalmente un composto di acqua e proteine; contiene pochi nutrienti in piccole quantità.

Grazie alla combinazione albume e tuorlo, il contenuto proteico di questo alimento prodigioso è il più alto a valore biologico. Forniscono tutti gli aminoacidi necessari al corpo umano in quantità estremamente simili a quelle richieste.

UOVA IN CUCINA

Le uova non dovrebbero mai mancare nella dieta di ciascuno di noi.

È importante verificarne l’origine controllata, prediligendo quelle biologiche provenienti da galline allevate a terra. Il codice riportato su ogni singolo uovo in commercio indica la tracciabilità del prodotto, riportando informazioni relative all’origine e all’allevamento.

Come ogni alimento, sano o meno che sia, non bisogna eccedere nel consumo per trarne correttamente tutti i benefici.

Sono un alimento estremamente versatile, protagonista e co protagonista di numerose ricette in tutto il mondo. Non resta che cucinarle secondo i gusti personali!

Meglio evitare frittura o preparazioni che richiedono l’utilizzo di olio o burro in cottura. Meglio utilizzare una buona padella antiaderente per cucinare le famose uova strapazzate o all’occhio di bue. Attenzione a non esagerare anche con i condimenti, specialmente per la preparazione di uova sode, alla coque, in camicia o al forno.

Abbinate ad altri alimenti, rendono il pasto sano e completo a tutti gli effetti.

E voi quante uova mangiate?

Caffè Mon Amour

Come faremmo a combattere quella fastidiosa sensazione di stanchezza senza il caffè mattutino? I prossimi due appuntamenti insieme alla Dott.ssa nutrizionista Chiara D’Adda sono dedicati alla scoperta del caffè, partendo dalle sue origini fino alle tipologie più diffuse e bizzarre. La giornata odierna è dedicata alle origini e alle proprietà dei chicchi di caffè e delle loro sostanze nutritive. 

“Per prima cosa Dio creò il caffè, altrimenti non ce l’avrebbe fatta a fare tutto il resto…”

Frase ironica che forse si avvicina un po’ troppo alla reale sensazione provata ogni mattina della settimana lavorativa. Appena suona la sveglia, chi non desidera una bollente tazza di caffè energizzante?

Scopriamo qualcosa di più su questa droga così diffusa – se, per droga, intendiamo una pianta o parte di essa utilizzata direttamente, allo stato fresco o essiccato, per estrarne i principi attivi a scopo terapeutico.

ORIGINI

Il caffè è una bevanda ottenuta dalla macinazione dei semi di alcuni piccoli alberi tropicali appartenenti al genere Coffea, famiglia delle Rubiacee.

Fino al XIX secolo non era certo quale fosse il luogo d’origine della pianta del caffè; si ipotizzavano Etiopia, Persia, Turchia e Yemen.

Ma fu Pellegrino Artusi a sostenere che il miglior caffè conosciuto fosse quello di Mokha, città dello Yemen. Da allora è stato proprio lo Yemen a essere identificato come paese d’origine di questa bevanda ormai bevuta e apprezzata in tutto il mondo.

Secondo la leggenda più conosciuta e simpatica riguardo le origini del caffè, un pastore etiope, Kaldi, vide le sue capre cibarsi di strane bacche durante il pascolo. La stessa notte, anziché dormire, le caprette vagabondarono tutta la notte con un’energia e una vivacità mai vista fino ad allora.

A seguito di questa reazione, Kaldi decise di provare a raccogliere quelle bacche, abbrustolirle, macinarle e ricavarne una infusione. Ed ecco una delle presunte origini della prima tazza di caffè!

I POTERI DEL CAFFE’

La caffeina è un alcaloide che esercita una funzione nervina sul sistema nervoso; si tratta di una psicotropa, cioè una sostanza con effetti sulle funzioni psichiche.

Nello specifico, la caffeina ha il potere di migliorare il livello di attenzione, stimolare la veglia e migliorare la reattività muscolare.

Agisce anche sul sistema cardio-circolatorio come vasodilatatore e acceleratore del battito cardiaco. A livello cerebrale ha una funzione vasocostrittrice, utile per combattere alcuni tipo di emicrania.

Il caffè contiene inoltre metilxantina, una sostanza che sembra influire sul metabolismo dei lipidi, incrementando il rilascio di acidi grassi da parte delle cellule adipose.

Per questo motivo molti prodotti dimagranti, come integratori o creme per corpo, contengono elevate dosi di caffeina che non agiscono solamente a livello locale, ma anche sistemico. Bisogna prestare attenzione a non esagerare con tali prodotti poiché potrebbero causare nervosismo e tachicardie.

Il caffè ha pure una spiccata funzione diuretica!

LE TIPOLOGIE

Esistono numerose tipologie di caffè, dalle più comuni alle più pregiate e meno diffuse, alle note aromatiche e dolci a quelle acide.

Si contano oltre 60 specie di piante di caffè diffuse nel mondo, dall’arabico all’excelsa, alla robusta, alla liberica e via dicendo, con aromi e sapori distintivi.

Anche se non siete amanti del caffè, è quasi impossibile non condividerne una tazzina in compagnia. È diventato, infatti, un appuntamento quotidiano per milioni di persone al mondo!

Sapete quante varianti di caffè esistono oltre a quelle tradizionalmente consumate dai più?

Non perdetevi il prossimo appuntamento per scoprirle tutte!

 

Se festeggi con lenticchie e cotechino…

Se festeggi con lenticchie e cotechino, l’anno tuo sarà divino!
Il 2023 è da poco cominciato e scommettiamo che il giorno di Capodanno le lenticchie saranno state presenti sulla tavola di moltissimi italiani, un po’ per scaramanzia e un po’ per tradizione. Questi legumi sono piccole miniere di proprietà benefiche non solo per il nostro organismo, ma, se crediamo veramente che possano portare denaro, anche per il nostro portafoglio! Scoprite insieme alla nostra Dott.ssa nutrizionista Chiara D’Adda tutte le caratteristiche e le curiosità su questi piccoli alimenti. 

Chi non ha iniziato questo 2023 con delle lenticchie portafortuna?

Ma se oltre a portare fortuna, fossero anche degli splendidi legumi da proprietà nutrizionali super benefiche per il nostro orgaismo?
Scopriamone le caratteristiche.

ORIGINI STORICHE

La parola lenticchie deriva dal latino lens culinaris Medik, con riferimento alla tipica forma di piccola lente.

Sono uno dei legumi più sfruttati in cucina e non solo. I primi segni di uso alimentare risalgono a 11000 mila anni fa. Sono stati trovati carbonizzati nella grotta di Franchthi, in Grecia, e possiamo trovarli citati addirittura nella Bibbia!

La simbologia legata alla fortuna risale agli antichi romani.
Durante i festeggiamenti legati alla fine dell’anno (che cadeva il primo marzo), ai famigliari e alle persone più care veniva donata una piccola saccoccia colma di lenticchie con la speranza che queste, una volta giunto il nuovo anno, potessero trasformarsi in denaro.

TANTE VARIETA’, DIVERSE CARATTERISTICHE

Esistono diverse varietà di lenticchie che si differenziano soprattutto per il colore.

Possiamo trovarle verdi, rosse, marroni e nere.

Ogni tipologia ha proprietà organolettiche specifiche che le rendono adatte ai particolari utilizzi in cucina.

Le marroni, per esempio, sono utilizzate per accompagnare zuppe o carni lessate.
Quelle rosse sono perfette per creare spume cremose o hummus, mentre quelle nere per arricchire insalate o piatti di pesce.

PROPRIETA’ E BENEFICI

Le lenticchie sono legumi ricchi di proprietà nutrizionali con effetti benefici sul nostro organismo. Miniera di proteine, fibre, ferro, magnesio e potassio, ma anche isoflavoni, dei potenti antiossidanti.

Sono molto energetiche, ma essendo fonte di purine il loro consumo è sconsigliato ai malati di gotta e uremia.

Le proteine che possiamo trovare in questi legumi sono però carenti in aminoacidi essenziali, come la cisteina e la metionina, cosa che impedisce un’assimilazione completa di tutti gli aminoacidi. Per questo motivo è consigliabile associare il consumo di lenticchie a pasta o cereali. Ma prestate attenzione alle quantità: anche le lenticchie, come gli altri legumi, contengono carboidrati.

CURIOSITA’

Le lenticchie sono conosciute per le loro proprietà galattofore. Per questo motivo vengono spesso consigliate alle neomamme che allattano al seno.

Questi legumi hanno anche proprietà lassative e antiossidanti, agendo principalmente sul tratto gastrointestinale e digestivo. Sebbene questo aspetto porti generalmente un effetto benefico sull’organismo, in alcune persone predisposte un grande quantitativo di lenticchie può provocare severi disturbi intestinali.

E voi come cucinate le lenticchie? Che tipologia preferite e come le abbinate ai vari piatti?

RUBINO D’AUTUNNO

Anche oggi la nostra Dott.ssa nutrizionista Chiara D’Adda ci svelerà le proprietà nascoste dietro le meraviglie della natura. Scopri proprietà, benefici e curiosità della melagrana, frutto ottobrino e novembrino che ci stupisce sin dalla sua conformazione anatomica.


Un frutto dalla particolare configurazione anatomica che spesso ne scoraggia il consumo. Grani rosso rubino che arricchiscono insalate e centrifughe mattutine.

Avete capito di cosa stiamo parlando?

Della melagrana ovviamente!

La melagrana è un scrigno di piccoli diamanti super potenti che coronano la nutrigenomica, la disciplina scientifica che studia i rapporti tra nutrizione e genoma.
Un frutto ricco di sapore e quasi portentoso per il benessere del nostro organismo al massimo delle sue potenzialità nei mesi di ottobre e novembre.

ORIGINE

Il melograno, punica granatum, è una pianta che appartiene alla famiglia delle Punicaceae o Lythraceae. Originario dell’Iran e del Medio Oriente, il melograno è da sempre presente nella macchia mediterranea.

Gli antichi romani importarono il melograno dalla Tunisia scoprendone sin dall’inizio i benefici e l’uso terapeutico. Si diffuse quindi in tutta Italia come simbolo di prosperità.

Il suo nome deriva dal latino malum granatum, letteralmente mela con semi, e in diverse religioni e culture ha assunto diversi significati simbolici, come simbolo di vita e fertilità, ma anche di potere, sangue e morte.

I GRANI E IL LORO SUCCO

I grani o chicchi, in termine scientifico arilli, sono molto succosi e hanno un sapore asprigno e dolce allo stesso tempo.

Una volta spremuti si trasformano in una gradevole bevanda ricca di antiossidanti e sali diuretici.

Il consumo di succo di melagrana aumenta inoltre la digeribilità di molti alimenti, come insalata, carne e pesce.
L’abbinamento della melagrana, frutto alcalinizzante, con le proteine animali contrasta la formazione di scorie acide che favoriscono l’infiammazione dei tessuti.

VALORI NUTRIZIONALI E BENEFICI

100g di melagrana (considerando solamente la parte edibile, quindi i grani) apportano 63 calorie.

I grani sono ricchi di vitamina A, C e B, di potassio e fosforo, nutrienti che concorrono a potenziare il sistema immunitario. Grazie ai loro principi attivi, ci preparano inoltre ad affrontare l’inverno e a prevenire i classici malanni stagionali con un’azione simile a quella di un vaccino.

Da poco tempo si è scoperto che la massiccia presenza di antiossidanti e fitoestrogeni presenti nella melagrana hanno un’azione riequilibrante sul sistema ormonale e immunostimolante.

Studi recenti hanno confermato la funzione regolatrice della melagrana sugli sbalzi di umore tipici della menopausa e sul rafforzamento delle ossa.

Una ricerca dell’Università del Wisconsin ha inoltre rilevato come il consumo di melagrana è potenzialmente in grado di agire come scudo contro le cellule cancerogene in caso di tumore alla prostata.

IL SUPERPOTERE

La principale attività della melagrana sul nostro organismo riguarda gli effetti su cuore e arterie.
Grazie al consistente contenuto di flavonoidi, il frutto è un ottimo protettore di vasi sanguigni, preservandone l’elasticità e prevenendo malattie cardiovascolari.

Per usufruire al massimo di questi benefici, è consigliabile consumarla sotto forma di succo fresco, ottenuto dalla spremitura del frutto stesso.


La melagrana non porterà solamente nutrienti super potenti nella vostra dieta, ma anche colore e allegria sulla vostra tavola!

Cosa aspettate? Non lasciatevi sfuggire questa meraviglia della natura.

 

Piccoli frutti, grandi potenzialità

In questo appuntamento la Dott.ssa nutrizionista Chiara D’Adda ci parla di un frutto ancora poco conosciuto: le giuggiole. Nonostante venga utilizzato molto nella medicina cinese e omeopatica, le giuggiole raggiungono poco le tavole degli italiani. Scoprite tutti i benefici che derivano dal portare questi piccoli frutti sulle nostre tavole.

Conoscete le giuggiole?

Stiamo parlando di un frutto piccolo e marroncino, con un sapore a metà tra una mela acerba e un dattero bello zuccherino. Un sapore particolare e allo stesso tempo gradevole.
Ma le giuggiole sono conosciute in tutto il mondo soprattutto per i loro molteplici benefici e proprietà medicinali.

LE ORIGINI

Ma vediamo da dove arriva questo piccolo frutto marroncino.

La pianta della giuggiola, appartenente alla famiglia delle Rhamnaceae e al genere Ziziphus, è originaria dell’estremo Oriente. In Cina viene coltivata da più di 4000 anni sia per uso alimentare che per uso medico.

Pian piano questa pianta si è diffusa in tutto il mondo, soprattutto in Corea, Medio Oriente, Marocco, India e nel bacino del Mediterraneo.

UTILIZZO IN CUCINA

Il frutto può essere consumato sia fresco che essiccato. Il sapore del frutto fresco è molto simile a quello delle mele acerbe, mentre quello essiccato ricorda il dolce tipico di quei datteri belli morbidi e polposi.

La giuggiola, oltre a essere consumata tale e quale, può essere usata anche per realizzare confetture e sciroppi o come ingrediente per farcire dolci e biscotti. E’ inoltre l’ingrediente principale di un liquore molto particolare, conosciuto come brodo di giuggiole.

LE PROPRIETA’ NUTRIZIONALI

Piccoli frutti, grandissimi valori nutrizionali: vitamina C (contenuta ben 20 volte di più rispetto a qualsiasi tipo di agrume), vitamine del complesso B (B1, B2, B6), manganese, potassio, ferro, calcio e fosforo.

Ma quante giuggiole possiamo mangiare?

100 grammi di giuggiole fresche possiedono circa 80 calorie.
100 grammi di giuggiole essiccate possiedono invece circa 290 calorie.

Quindi via libera a quelle fresche, occhio al consumo di quelle essiccate!

LE PROPRIETA’ MEDICINALI

Grazie al loro elevato contenuto di antiossidanti, soprattutto polifenoli, hanno grandi proprietà infiammatorie e antispastiche.

Hanno inoltre azione emolliente e lenitiva, funzione regolatrice del sistema digerente e del transito intestinale.
Forniscono un valido aiuto per la salute cardiovascolare e migliorano il metabolismo.
Hanno proprietà epatoprotettrici, ipocolesterolemizzanti, espettoranti, diuretiche.

E per finire, aumentano la resistenza e la forza muscolare.

Questo piccolo frutto è quindi ottimo per aiutare la digestione, migliorare il sonno e…per ridurre l’ansia!
Sono infatti molto utilizzate sia nella medicina cinese che omeopatica.

E voi? Conoscevate le giuggiole e i loro superpoteri?

 

Il re dei boschi

I funghi sono protagonisti delle nostre tavole da giorni ormai, accompagnando queste prime fredde giornate di fine settembre e arricchendo i nostri piatti della tradizione. L’umidità di inizio autunno rende infatti questo mese il migliore per il consumo di funghi freschi che crescono spontaneamente in natura. Attenzione però: nonostante i numerosi benefici, i funghi possono essere un “ortaggio” (classificandolo erroneamente – i funghi infatti sono una categoria a sé stante) molto pericoloso. Ce ne parla la Dott.ssa nutrizionista Chiara D’Adda. 

“Andare a funghi”

Se siete tra i più impavidi, armatevi di scarponi, giacca a vento, coltellino e cesto, recatevi nel sottobosco più vicino e date il via alla vostra ricerca! “Andare a funghi” è considerata ormai una vera e propria attività sportiva all’aria aperta, da fare da soli o in compagnia (anche di un amico peloso), soprattutto per le frequenti situazioni impervie in cui ci si può trovare. Bisogna tenere ben a mente che esistono decine e decine di tipologie di funghi e che non tutti sono commestibili. In mancanza di esperienza, quindi, ricordatevi di far controllare sempre il vostro raccolto a esperti micologi prima di procedere alla cottura e alla consumazione. Non fidatevi del vostro istinto in questo caso, i funghi velenosi possono essere molto dannosi per il nostro organismo, fino a portare, in alcuni casi, alla morte.

 

Funghi sì, funghi no

I più conosciuti e apprezzati sono sicuramente i porcini, seguiti da gallinacci, chiodini, cardoncelli e champignon. Ognuno ha le proprie caratteristiche e il proprio sapore particolare, adatto a diverse ricette della tradizione. Ma fate attenzione a non abusarne: i funghi contengono micosina, una sostanza che può rendere particolarmente difficile la digestione. Per questo motivo il loro consumo è sconsigliato a persone affette da patologie al fegato o ai reni e ai bambini al di sotto dei tre anni.
Oltre a quello moderato, anche un consumo consapevole deve accompagnare questi protagonisti dei nostri piatti autunnali. I funghi sono infatti pieni di tossine che potrebbero reagire improvvisamente con il nostro organismo.

 

Le proprietà nutrizionali

Ma guardiamo ora le caratteristiche nutrizionali di questi “ortaggi”.
Composti quasi completamente da acqua, i funghi hanno un apporto calorico che potremmo dire quasi trascurabile. Solo 20kcal per 100grammi circa.
Nonostante siano poco calorici, sono ricchi di fibre, proteine vegetali e di minerali. Potassio, fosforo, selenio, magnesio e silicio arricchiscono questo piccolo e gustoso alimento, rendendolo un super food per il nostro organismo.
Contengono inoltre lisina, triptofano, vitamine del gruppo B (B1, B2, B6), vitamina C, vitamina D, vitamina K, vitamina PP e sono ricchi di sostanze antiossidanti.
Se mangiati con moderazione e consapevolezza, i funghi si sono dimostrati ottimi alleati di ossa, sistema cardiovascolare e sistema immunitario.

E a voi piacciono i funghi?
Quali sono le vostre ricette preferite?