Se festeggi con lenticchie e cotechino…

Se festeggi con lenticchie e cotechino, l’anno tuo sarà divino!
Il 2023 è da poco cominciato e scommettiamo che il giorno di Capodanno le lenticchie saranno state presenti sulla tavola di moltissimi italiani, un po’ per scaramanzia e un po’ per tradizione. Questi legumi sono piccole miniere di proprietà benefiche non solo per il nostro organismo, ma, se crediamo veramente che possano portare denaro, anche per il nostro portafoglio! Scoprite insieme alla nostra Dott.ssa nutrizionista Chiara D’Adda tutte le caratteristiche e le curiosità su questi piccoli alimenti. 

Chi non ha iniziato questo 2023 con delle lenticchie portafortuna?

Ma se oltre a portare fortuna, fossero anche degli splendidi legumi da proprietà nutrizionali super benefiche per il nostro orgaismo?
Scopriamone le caratteristiche.

ORIGINI STORICHE

La parola lenticchie deriva dal latino lens culinaris Medik, con riferimento alla tipica forma di piccola lente.

Sono uno dei legumi più sfruttati in cucina e non solo. I primi segni di uso alimentare risalgono a 11000 mila anni fa. Sono stati trovati carbonizzati nella grotta di Franchthi, in Grecia, e possiamo trovarli citati addirittura nella Bibbia!

La simbologia legata alla fortuna risale agli antichi romani.
Durante i festeggiamenti legati alla fine dell’anno (che cadeva il primo marzo), ai famigliari e alle persone più care veniva donata una piccola saccoccia colma di lenticchie con la speranza che queste, una volta giunto il nuovo anno, potessero trasformarsi in denaro.

TANTE VARIETA’, DIVERSE CARATTERISTICHE

Esistono diverse varietà di lenticchie che si differenziano soprattutto per il colore.

Possiamo trovarle verdi, rosse, marroni e nere.

Ogni tipologia ha proprietà organolettiche specifiche che le rendono adatte ai particolari utilizzi in cucina.

Le marroni, per esempio, sono utilizzate per accompagnare zuppe o carni lessate.
Quelle rosse sono perfette per creare spume cremose o hummus, mentre quelle nere per arricchire insalate o piatti di pesce.

PROPRIETA’ E BENEFICI

Le lenticchie sono legumi ricchi di proprietà nutrizionali con effetti benefici sul nostro organismo. Miniera di proteine, fibre, ferro, magnesio e potassio, ma anche isoflavoni, dei potenti antiossidanti.

Sono molto energetiche, ma essendo fonte di purine il loro consumo è sconsigliato ai malati di gotta e uremia.

Le proteine che possiamo trovare in questi legumi sono però carenti in aminoacidi essenziali, come la cisteina e la metionina, cosa che impedisce un’assimilazione completa di tutti gli aminoacidi. Per questo motivo è consigliabile associare il consumo di lenticchie a pasta o cereali. Ma prestate attenzione alle quantità: anche le lenticchie, come gli altri legumi, contengono carboidrati.

CURIOSITA’

Le lenticchie sono conosciute per le loro proprietà galattofore. Per questo motivo vengono spesso consigliate alle neomamme che allattano al seno.

Questi legumi hanno anche proprietà lassative e antiossidanti, agendo principalmente sul tratto gastrointestinale e digestivo. Sebbene questo aspetto porti generalmente un effetto benefico sull’organismo, in alcune persone predisposte un grande quantitativo di lenticchie può provocare severi disturbi intestinali.

E voi come cucinate le lenticchie? Che tipologia preferite e come le abbinate ai vari piatti?

RUBINO D’AUTUNNO

Anche oggi la nostra Dott.ssa nutrizionista Chiara D’Adda ci svelerà le proprietà nascoste dietro le meraviglie della natura. Scopri proprietà, benefici e curiosità della melagrana, frutto ottobrino e novembrino che ci stupisce sin dalla sua conformazione anatomica.


Un frutto dalla particolare configurazione anatomica che spesso ne scoraggia il consumo. Grani rosso rubino che arricchiscono insalate e centrifughe mattutine.

Avete capito di cosa stiamo parlando?

Della melagrana ovviamente!

La melagrana è un scrigno di piccoli diamanti super potenti che coronano la nutrigenomica, la disciplina scientifica che studia i rapporti tra nutrizione e genoma.
Un frutto ricco di sapore e quasi portentoso per il benessere del nostro organismo al massimo delle sue potenzialità nei mesi di ottobre e novembre.

ORIGINE

Il melograno, punica granatum, è una pianta che appartiene alla famiglia delle Punicaceae o Lythraceae. Originario dell’Iran e del Medio Oriente, il melograno è da sempre presente nella macchia mediterranea.

Gli antichi romani importarono il melograno dalla Tunisia scoprendone sin dall’inizio i benefici e l’uso terapeutico. Si diffuse quindi in tutta Italia come simbolo di prosperità.

Il suo nome deriva dal latino malum granatum, letteralmente mela con semi, e in diverse religioni e culture ha assunto diversi significati simbolici, come simbolo di vita e fertilità, ma anche di potere, sangue e morte.

I GRANI E IL LORO SUCCO

I grani o chicchi, in termine scientifico arilli, sono molto succosi e hanno un sapore asprigno e dolce allo stesso tempo.

Una volta spremuti si trasformano in una gradevole bevanda ricca di antiossidanti e sali diuretici.

Il consumo di succo di melagrana aumenta inoltre la digeribilità di molti alimenti, come insalata, carne e pesce.
L’abbinamento della melagrana, frutto alcalinizzante, con le proteine animali contrasta la formazione di scorie acide che favoriscono l’infiammazione dei tessuti.

VALORI NUTRIZIONALI E BENEFICI

100g di melagrana (considerando solamente la parte edibile, quindi i grani) apportano 63 calorie.

I grani sono ricchi di vitamina A, C e B, di potassio e fosforo, nutrienti che concorrono a potenziare il sistema immunitario. Grazie ai loro principi attivi, ci preparano inoltre ad affrontare l’inverno e a prevenire i classici malanni stagionali con un’azione simile a quella di un vaccino.

Da poco tempo si è scoperto che la massiccia presenza di antiossidanti e fitoestrogeni presenti nella melagrana hanno un’azione riequilibrante sul sistema ormonale e immunostimolante.

Studi recenti hanno confermato la funzione regolatrice della melagrana sugli sbalzi di umore tipici della menopausa e sul rafforzamento delle ossa.

Una ricerca dell’Università del Wisconsin ha inoltre rilevato come il consumo di melagrana è potenzialmente in grado di agire come scudo contro le cellule cancerogene in caso di tumore alla prostata.

IL SUPERPOTERE

La principale attività della melagrana sul nostro organismo riguarda gli effetti su cuore e arterie.
Grazie al consistente contenuto di flavonoidi, il frutto è un ottimo protettore di vasi sanguigni, preservandone l’elasticità e prevenendo malattie cardiovascolari.

Per usufruire al massimo di questi benefici, è consigliabile consumarla sotto forma di succo fresco, ottenuto dalla spremitura del frutto stesso.


La melagrana non porterà solamente nutrienti super potenti nella vostra dieta, ma anche colore e allegria sulla vostra tavola!

Cosa aspettate? Non lasciatevi sfuggire questa meraviglia della natura.

 

Piccoli frutti, grandi potenzialità

In questo appuntamento la Dott.ssa nutrizionista Chiara D’Adda ci parla di un frutto ancora poco conosciuto: le giuggiole. Nonostante venga utilizzato molto nella medicina cinese e omeopatica, le giuggiole raggiungono poco le tavole degli italiani. Scoprite tutti i benefici che derivano dal portare questi piccoli frutti sulle nostre tavole.

Conoscete le giuggiole?

Stiamo parlando di un frutto piccolo e marroncino, con un sapore a metà tra una mela acerba e un dattero bello zuccherino. Un sapore particolare e allo stesso tempo gradevole.
Ma le giuggiole sono conosciute in tutto il mondo soprattutto per i loro molteplici benefici e proprietà medicinali.

LE ORIGINI

Ma vediamo da dove arriva questo piccolo frutto marroncino.

La pianta della giuggiola, appartenente alla famiglia delle Rhamnaceae e al genere Ziziphus, è originaria dell’estremo Oriente. In Cina viene coltivata da più di 4000 anni sia per uso alimentare che per uso medico.

Pian piano questa pianta si è diffusa in tutto il mondo, soprattutto in Corea, Medio Oriente, Marocco, India e nel bacino del Mediterraneo.

UTILIZZO IN CUCINA

Il frutto può essere consumato sia fresco che essiccato. Il sapore del frutto fresco è molto simile a quello delle mele acerbe, mentre quello essiccato ricorda il dolce tipico di quei datteri belli morbidi e polposi.

La giuggiola, oltre a essere consumata tale e quale, può essere usata anche per realizzare confetture e sciroppi o come ingrediente per farcire dolci e biscotti. E’ inoltre l’ingrediente principale di un liquore molto particolare, conosciuto come brodo di giuggiole.

LE PROPRIETA’ NUTRIZIONALI

Piccoli frutti, grandissimi valori nutrizionali: vitamina C (contenuta ben 20 volte di più rispetto a qualsiasi tipo di agrume), vitamine del complesso B (B1, B2, B6), manganese, potassio, ferro, calcio e fosforo.

Ma quante giuggiole possiamo mangiare?

100 grammi di giuggiole fresche possiedono circa 80 calorie.
100 grammi di giuggiole essiccate possiedono invece circa 290 calorie.

Quindi via libera a quelle fresche, occhio al consumo di quelle essiccate!

LE PROPRIETA’ MEDICINALI

Grazie al loro elevato contenuto di antiossidanti, soprattutto polifenoli, hanno grandi proprietà infiammatorie e antispastiche.

Hanno inoltre azione emolliente e lenitiva, funzione regolatrice del sistema digerente e del transito intestinale.
Forniscono un valido aiuto per la salute cardiovascolare e migliorano il metabolismo.
Hanno proprietà epatoprotettrici, ipocolesterolemizzanti, espettoranti, diuretiche.

E per finire, aumentano la resistenza e la forza muscolare.

Questo piccolo frutto è quindi ottimo per aiutare la digestione, migliorare il sonno e…per ridurre l’ansia!
Sono infatti molto utilizzate sia nella medicina cinese che omeopatica.

E voi? Conoscevate le giuggiole e i loro superpoteri?

 

Il re dei boschi

I funghi sono protagonisti delle nostre tavole da giorni ormai, accompagnando queste prime fredde giornate di fine settembre e arricchendo i nostri piatti della tradizione. L’umidità di inizio autunno rende infatti questo mese il migliore per il consumo di funghi freschi che crescono spontaneamente in natura. Attenzione però: nonostante i numerosi benefici, i funghi possono essere un “ortaggio” (classificandolo erroneamente – i funghi infatti sono una categoria a sé stante) molto pericoloso. Ce ne parla la Dott.ssa nutrizionista Chiara D’Adda. 

“Andare a funghi”

Se siete tra i più impavidi, armatevi di scarponi, giacca a vento, coltellino e cesto, recatevi nel sottobosco più vicino e date il via alla vostra ricerca! “Andare a funghi” è considerata ormai una vera e propria attività sportiva all’aria aperta, da fare da soli o in compagnia (anche di un amico peloso), soprattutto per le frequenti situazioni impervie in cui ci si può trovare. Bisogna tenere ben a mente che esistono decine e decine di tipologie di funghi e che non tutti sono commestibili. In mancanza di esperienza, quindi, ricordatevi di far controllare sempre il vostro raccolto a esperti micologi prima di procedere alla cottura e alla consumazione. Non fidatevi del vostro istinto in questo caso, i funghi velenosi possono essere molto dannosi per il nostro organismo, fino a portare, in alcuni casi, alla morte.

 

Funghi sì, funghi no

I più conosciuti e apprezzati sono sicuramente i porcini, seguiti da gallinacci, chiodini, cardoncelli e champignon. Ognuno ha le proprie caratteristiche e il proprio sapore particolare, adatto a diverse ricette della tradizione. Ma fate attenzione a non abusarne: i funghi contengono micosina, una sostanza che può rendere particolarmente difficile la digestione. Per questo motivo il loro consumo è sconsigliato a persone affette da patologie al fegato o ai reni e ai bambini al di sotto dei tre anni.
Oltre a quello moderato, anche un consumo consapevole deve accompagnare questi protagonisti dei nostri piatti autunnali. I funghi sono infatti pieni di tossine che potrebbero reagire improvvisamente con il nostro organismo.

 

Le proprietà nutrizionali

Ma guardiamo ora le caratteristiche nutrizionali di questi “ortaggi”.
Composti quasi completamente da acqua, i funghi hanno un apporto calorico che potremmo dire quasi trascurabile. Solo 20kcal per 100grammi circa.
Nonostante siano poco calorici, sono ricchi di fibre, proteine vegetali e di minerali. Potassio, fosforo, selenio, magnesio e silicio arricchiscono questo piccolo e gustoso alimento, rendendolo un super food per il nostro organismo.
Contengono inoltre lisina, triptofano, vitamine del gruppo B (B1, B2, B6), vitamina C, vitamina D, vitamina K, vitamina PP e sono ricchi di sostanze antiossidanti.
Se mangiati con moderazione e consapevolezza, i funghi si sono dimostrati ottimi alleati di ossa, sistema cardiovascolare e sistema immunitario.

E a voi piacciono i funghi?
Quali sono le vostre ricette preferite?