Una dieta…”ferrea”!
Sapete quanto è importante il ferro per il nostro organismo? Dove possiamo trovarlo naturalmente negli alimenti che ingeriamo?
Il nostro organismo è in grado di assorbire il ferro da ogni alimento?
In questo contributo, la Dott.ssa nutrizionista Chiara D’Adda ci parla di questo importante minerale, della sua composizione e delle possibili risposte del nostro corpo di fronte a una sua carenza.
COS’È IL FERRO
Il ferro è l’elemento chimico di numero atomico 26.
La sigla è FE.
Nel corpo umano è un componente fondamentale dell’emoglobina, la proteina che trasporta l’ossigeno ai polmoni, e della mioglobina, la proteina che rifornisce i muscoli di ossigeno.
Ma non solo.
Partecipa all’attività di molti enzimi, alla produzione di alcuni ormoni e del tessuto connettivo.
Nel corpo umano è uno dei minerali presenti in quantità più elevate ed è quindi di fondamentale importanza avere un’assunzione corretta e livelli perfetti.
Una carenza, infatti, potrebbe evolvere in determinate patologie, come l’anemia o, semplicemente, la stanchezza.
COME ASSUMERE FERRO
L’alimentazione è il nostro fornitore primario di questo prezioso e indipensabile minerale.
Possiamo distinguere due tipologie di ferro.
Il primo è quello emico, contenuto negli alimenti di origine animale – come carne, pesce, molluschi e crostacei. Ne sono molto ricchi il fegato e le sardine.
Il secondo è quello non emico, contenuto negli alimenti di origine vegetale. Questo si trova in moltissimi alimenti come legumi (fagioli, ceci, piselli, lenticchie e lupini), semi di zucca, cioccolato fondente e cereali (riso, mais, frumento, orzo, avena, quinoa e segale).
Ne sono ricchi anche frutta e verdura – come spinaci, cicoria, biete, lattuga, pomodori, cavoli, cavolo riccio, broccoli, avocado, lamponi, fragole e banane – e frutta secca a guscio – come nocciole, mandorle, pistacchi e noci.
ASSORBIMENTO DEL FERRO
Il ferro non emico, contenuto negli alimenti di origine vegetale, è di più difficile assorbimento rispetto a quello emico, presente nei cibi di origine animale.
Per facilitarne l’assorbimento, si può abbinare la sua assunzione ad alimenti ricchi di vitamina C, aggiungendo, per esempio, limone su verdure crude o legumi – anche su carne e pesce è ottimo – o consumando un kiwi a fine pasto.
Inoltre, la presenza di fitati nei legumi e cereali integrali, può ostacolarne ulteriormente l’assorbimento. Per ridurre la presenza di fitati, è sufficiente lasciare i legumi a bagno in acqua calda con limone per qualche ora prima di cuocerli.
Anche alcuni fattori esterni possono inibire l’assimilazione del ferro.
Latte, latticini e alimenti ad alto contenuto di tannini, come caffè, tè, vino e cioccolato, possono infatti avere un’azione ostacolante nel processo digestivo di questo minerale. È quindi consigliato consumarli in un altro pasto, lontano dal momento si assunzione di ferro.
Voi come integrate il ferro nella vostra alimentazione?
RUBINO D’AUTUNNO
Anche oggi la nostra Dott.ssa nutrizionista Chiara D’Adda ci svelerà le proprietà nascoste dietro le meraviglie della natura. Scopri proprietà, benefici e curiosità della melagrana, frutto ottobrino e novembrino che ci stupisce sin dalla sua conformazione anatomica.
Un frutto dalla particolare configurazione anatomica che spesso ne scoraggia il consumo. Grani rosso rubino che arricchiscono insalate e centrifughe mattutine.
Avete capito di cosa stiamo parlando?
Della melagrana ovviamente!
La melagrana è un scrigno di piccoli diamanti super potenti che coronano la nutrigenomica, la disciplina scientifica che studia i rapporti tra nutrizione e genoma.
Un frutto ricco di sapore e quasi portentoso per il benessere del nostro organismo al massimo delle sue potenzialità nei mesi di ottobre e novembre.
ORIGINE
Il melograno, punica granatum, è una pianta che appartiene alla famiglia delle Punicaceae o Lythraceae. Originario dell’Iran e del Medio Oriente, il melograno è da sempre presente nella macchia mediterranea.
Gli antichi romani importarono il melograno dalla Tunisia scoprendone sin dall’inizio i benefici e l’uso terapeutico. Si diffuse quindi in tutta Italia come simbolo di prosperità.
Il suo nome deriva dal latino malum granatum, letteralmente mela con semi, e in diverse religioni e culture ha assunto diversi significati simbolici, come simbolo di vita e fertilità, ma anche di potere, sangue e morte.
I GRANI E IL LORO SUCCO
I grani o chicchi, in termine scientifico arilli, sono molto succosi e hanno un sapore asprigno e dolce allo stesso tempo.
Una volta spremuti si trasformano in una gradevole bevanda ricca di antiossidanti e sali diuretici.
Il consumo di succo di melagrana aumenta inoltre la digeribilità di molti alimenti, come insalata, carne e pesce.
L’abbinamento della melagrana, frutto alcalinizzante, con le proteine animali contrasta la formazione di scorie acide che favoriscono l’infiammazione dei tessuti.
VALORI NUTRIZIONALI E BENEFICI
100g di melagrana (considerando solamente la parte edibile, quindi i grani) apportano 63 calorie.
I grani sono ricchi di vitamina A, C e B, di potassio e fosforo, nutrienti che concorrono a potenziare il sistema immunitario. Grazie ai loro principi attivi, ci preparano inoltre ad affrontare l’inverno e a prevenire i classici malanni stagionali con un’azione simile a quella di un vaccino.
Da poco tempo si è scoperto che la massiccia presenza di antiossidanti e fitoestrogeni presenti nella melagrana hanno un’azione riequilibrante sul sistema ormonale e immunostimolante.
Studi recenti hanno confermato la funzione regolatrice della melagrana sugli sbalzi di umore tipici della menopausa e sul rafforzamento delle ossa.
Una ricerca dell’Università del Wisconsin ha inoltre rilevato come il consumo di melagrana è potenzialmente in grado di agire come scudo contro le cellule cancerogene in caso di tumore alla prostata.
IL SUPERPOTERE
La principale attività della melagrana sul nostro organismo riguarda gli effetti su cuore e arterie.
Grazie al consistente contenuto di flavonoidi, il frutto è un ottimo protettore di vasi sanguigni, preservandone l’elasticità e prevenendo malattie cardiovascolari.
Per usufruire al massimo di questi benefici, è consigliabile consumarla sotto forma di succo fresco, ottenuto dalla spremitura del frutto stesso.
La melagrana non porterà solamente nutrienti super potenti nella vostra dieta, ma anche colore e allegria sulla vostra tavola!
Cosa aspettate? Non lasciatevi sfuggire questa meraviglia della natura.
Forti come Braccio di Ferro
Son Braccio di Ferro, yes!
Gironzolo, navigo con i marinai,
mi chiamano anche Popeye.
E se sono debole mando giù…?
Avete capito di cosa parleremo oggi?
…spinaci a quintali, glup glup!
Esatto, gli spinaci!
Oggi cercheremo di analizzare meglio questo ortaggio, di capirne benefici, proprietà ed effetti sull’organismo. Ma soprattutto cercheremo di rispondere a una delle questioni più dibattute su queste foglie verdi: sono davvero capaci di donarci forza ed energia?
Leggi l’approfondimento della nostra Dott.ssa nutrizionista Chiara D’Adda e scopri i falsi miti sugli spinaci.
LE ORIGINI
Lo spinacio è una pianta erbacea della famiglia delle Chenopodiacee. Il suo nome deriva dal persiano aspanahk, letteralmente “incrociato con la spina”.
Noti fin dall’antichità, sono originari della Persia. Giunsero in Cina grazie al Re del Nepal e arrivarono in Spagna, intorno all’anno 1000, grazie agli Arabi.
Si sono poi progressivamente diffusi negli altri Paesi europei e sono entrati a far parte della cucina principalmente come contorno.
Oggi, in Italia, la coltivazione degli spinaci è diffusa soprattutto in Toscana, Lazio, Campania, Marche, Veneto, Piemonte e Puglia.
Si può distinguere lo spinacio adulto e il baby-spinacio, ottenuto in serra e ottimo per le insalate.
COME CUCINARE GLI SPINACI
Gli spinaci sono un alleato prezioso per chi, in questo periodo, vuole mangiare verdura di stagione.
La loro coltivazione avviene in diversi periodi dell’anno ed è quindi possibile trovarli freschi da ottobre fino all’inizio della primavera.
Possono essere consumati:
- Crudi. Quando le foglie sono tenere e fresche, si possono mescolare nelle insalate o mangiarle abbinate con parmigiano e noci. Provate anche ad aggiungerle a un’insalata di arance: la vitamina C favorisce l’assorbimento del ferro.
- Cotti. Per evitare una perdita eccessiva di vitamine e minerali, è meglio optare per una cottura a vapore.
- Succo fresco. La dose raccomandata è mezzo bicchiere al giorno prima di pranzo. Per creare un centrifugato più ricco, si possono aggiungere anche altre verdure.
- Surgelati. Hanno solamente una piccola perdita di vitamina C e hanno il vantaggio che sono disponibili tutto l’anno con una shelf life nettamente superiore.
LE PROPRIETA’ NUTRIZIONALI
Gli spinaci sono ortaggi poco calorici: hanno un valore di 22 calorie ogni 100 gr.
Sono ricchi di vitamina A e di acido folico; presenti anche vitamina K, vitamina E, clorofilla e riboflavina (vitamina B2).
Hanno un alto contenuto di nitrato, una sostanza che pare aiuti ad aumentare la forza dei muscoli, e contengono luteina, utilissima per la salute degli occhi.
Sono ricchi in rame, fosforo, zinco, calcio, potassio, ferro.
Grazie all’elevato apporto di fibre, stimolano il senso di sazietà e combattono la stipsi (stitichezza).
Contengono inoltre tilacoidi, sostanze che riducono l’assorbimento di grassi e carboidrati.
Infine, pare che consumare una porzione giornaliera di spinaci possa aiutare a rallentare il processo del declino cognitivo.
Quindi, mangiare una porzione di spinaci al giorno ci rende davvero forti come Braccio di Ferro?
FORTI COME BRACCIO DI FERRO?
Delusione delle delusioni, gli spinaci contengono solo 3mg di ferro per 100grammi di prodotto crudo.
Il ferro contenuto negli spinaci si trova in una forma difficile da assorbire per il nostro organismo.
Gli spinaci sono in grado di diminuire la sensazione di stanchezza, hanno numerose proprietà benefiche sul nostro organismo, ma non di certo per il loro apporto di ferro.
CONTROINDICAZIONI?
Gli spinaci sono ricchi di acido ossalico, controindicato nei casi di:
- litiasi renale (calcoli)
- osteoporosi
- fratture ossee (l’acido ossalico limita fortemente l’assorbimento del calcio).
A voi piacciono gli spinaci ? Come preferite cucinarli ?
Evitare gli starnuti autunnali
Corpo e mente subiscono moltissimo il cambio di stagione. Un’alimentazione ricca di nutrienti e, in caso di carenze, l’aggiunta di integratori possono aiutarci a sostenere e rafforzare il sistema immunitario, evitando così le classiche patologie autunnali. Scopri il parere della nostra esperta Dott.ssa nutrizionista Chiara D’Adda.
Ah l’autunno!
Le castagne, i manti fogliosi arancio sgargiante e la prima nebbia.
L’autunno però è anche la stagione per eccellenza in cui aumentano a dismisura malattie delle vie respiratorie e dell’apparato gastrointestinale.
Complici il freddo e l’umidità, ma anche il passare la maggior parte della giornata in luoghi chiusi (come scuole, uffici o mezzi di trasporto).
È fondamentale quindi sostenere e stimolare il nostro sistema immunitario.
INTESTINO EQUILIBRATO, BENESSERE ASSICURATO
Visto che buona parte del sistema ha immunitario ha origine nel nostro intestino, una buona alimentazione è un tassello fondamentale per garantire la sua massima efficacia.
Punto di partenza è un intestino perfettamente funzionante. I batteri e i microorganismi naturalmente presenti dovrebbero trovarsi in stato di eubiosi, in equilibrio, e non di disbiosi, cioè squilibrati in senso negativo.
Un’integrazione a base di probiotici e prebiotici potrebbe aiutare il nostro intestino a mantenere lo stato di eubiosi. Bisognerebbe optare per quelli con più elevato numero di ceppi batterici, oltre che per quelli più consoni alle nostre esigenze.
I NUTRIENTI GIUSTI
Il secondo step per mantenerci in forze durante il cambio di stagione riguarda la nostra alimentazione. Nutrienti come vitamine e sali minerali sono essenziali.
Quindi ampio spazio a frutta e verdura, soprattutto quelle ricche di vitamine del gruppo B, C, A.
Sì ad agrumi, kiwi, frutti di bosco (anche surgelati ), cavoli, broccoli, patate, lattuga, spinaci, zucca, carote, ananas, banane, datteri, carciofi. Via libera a grandi quantità di centrifugati, ricchi di ogni tipo di frutta e verdura.
Fare il “pieno” di resveratrolo! E’ un potente antiossidante, antibatterico, antinfiammatorio e fluidifica il sangue e ha pure proprietà antitumorali. E’ contenuto nella buccia dell’uva, nei mirtilli, nei lamponi, gelso, pistacchi, noci, mandorle, arachidi, vino rosso, cacao amaro.
Aumentare il consumo di yogurt e di cereali integrali, così pure di frutta secca e di pesce, e di uova.
Non rinunciare ad aglio, porri e cipolle, alle spezie, al condire sempre tutto con abbondante olio EVO.
Porta in tavola zuppe, minestre di verdura e di ortaggi.
Per ultimo, ma non ultimo, controlla il dosaggio della tua vitamina D.
Recenti ricerche hanno rilevato che la vitamina D favorisce la reattività delle cellule T, deputate ad aggredire virus e batteri.
Se è in carenza sarebbe meglio integrarla con appositi alimenti supplementari, naturalmente sotto sorveglianza da parte di un medico.
NO ALLO STRESS!
E soprattutto, anche se sembra impossibile, cercate di ridurre al massimo stress, preoccupazioni e ansia.
Sono potenti immunosoppressori che a lungo andare compromettono l’efficienza del sistema immunitario!