Bacco Docet

L’appuntamento di oggi con la Dott.ssa nutrizionista Chiara D’Adda è dedicato a un frutto dai colori e sapori settembrini: l’uva. Dolce, croccante e succosa allo stesso tempo, l’uva si adatta perfettamente a diversi utilizzi in cucina, dalle ricette salate a quelle dolci, da quelle consistenti a quelle liquide! Ma oltre a essere piacevolmente delizioso, questo frutto ha anche numerose proprietà benefiche per l’organismo umano. 

Protagonista di settembre, preannuncia i colori dell’autunno e delizia le nostre serate tutto l’anno.
Bianca, rossa o nera che sia, l’uva è sicuramente uno dei frutti più antichi e diffusi al mondo.

È un frutto particolare in grado di donare sensazioni gustative e tattili differenti: è croccante, ma la polpa è succosa e dolce. Le sfumature di gusto la fanno adattare a diversi utilizzi in cucina, dai piatti salati a deliziosi dessert.

ORIGINI

Numerosi reperti fossili collocano le prime tracce di vitigni selvatici a 65 milioni di anni fa. Questi erano diffusi su tutta la superficie del globo, anche in luoghi ostili come l’Alaska e la Groenlandia. La distribuzione dei vitigni selvatici è andata poi riducendosi con le glaciazioni, facendole concentrare nelle zone più attive delle attuali coltivazioni.

Oggi, l’uva è il frutto più coltivato al mondo dopo l’arancia.
La maggior parte del raccolto viene utilizzato per la produzione di bevande alcoliche. La parte restante viene consumata come frutto.

COMPOSIZIONE

Le principali componenti che emergono da un’analisi dell’uva sono:

  • Zuccheri: dal 15 al 30% e prevalgono il glucosio e il fruttosio. Questi passano direttamente in circolo senza il bisogno di essere digeriti.
  • Vitamine: B6, B1, B3, ma anche vitamina C, A ed E.

L’uva contiene inoltre molti minerali come potassio, ferro e pectina, una fibra vegetale che permette di contrastare la stitichezza, ridurre la produzione e l’assorbimento del colesterolo, e stabilizzare i livelli glicemici.

Ma possiamo trovare anche numerose sostanze che, pur non appartenendo a nessun gruppo classico di nutrienti, svolgono numerose funzioni a favore dell’organismo.
Questi sono composti fitochimici come acidi organici, flavonoidi, antocianidi e resveratrolo.

Grazie ai suoi valori nutrizionali, l’uva apporta la giusta energia alle nostre cellule e favorisce il benessere delle arterie, soprattutto quelle coronariche.

FRUTTO PORTENTOSO?

Recenti studi hanno dimostrato l’azione benefica dell’uva su diverse patologie:

  • Malattie epatiche;
  • Malattie del tratto intestinale (grazie alla pectina che permette di formare le feci e all’effetto lassativo);
  • Malattie renali;
  • Gotta;
  • Processi favorenti il cancro.

ACINI IN CUCINA

L’uva è un ingrediente molto versatile in cucina.

Può essere utilizzato in ricette salate, come risotto, schiacciata, arrosti, legumi e formaggi.
Si spossa bene con i dessert, sia da mangiare che da bere!

E soprattutto, è l’ingrediente principale della tradizione enologica italiana: il vino!

E voi come la preferite?

Estate: inizio di una relazione con magnesio e potassio ❤

L’estate è iniziata e il caldo inizia a farsi sentire. Vi capita di svegliarvi stanchi e di provare una sensazione di spossatezza per tutto il giorno? Faticate a concentrarvi sul lavoro o sulle vostre mansioni quotidiane? Vi sentite più irritabili, ansiosi e soffrite spesso di mal di testa? Potrebbero essere tutti segnali di una carenza di magnesio che spesso vengono tamponati con l’assunzione di integratori specifici. Oggi la Dott.ssa nutrizionista Chiara D’Adda fa luce sulla questione magnesio, sulla sua natura e sugli alimenti che naturalmente lo contengono. Il fabbisogno giornaliero di questo elemento può infatti essere soddisfatto con una varia e corretta alimentazione: vediamo come

Verdure a foglia verde, frutta secca, legumi, cereali integrali e cacao amaro.
No, non è la caccia all’intruso ma al componente segreto che accomuna tutti questi alimenti: il magnesio.

Con l’inizio delle calde e afose giornate estive, la TV, le farmacie, i supermercati, tutto si riempie di integratori a base di magnesio e potassio.

Ma vi siete mai chiesti cosa sia esattamente e perché è così importante?

COS’E’ IL MAGNESIO

Il magnesio è un elemento chimico appartenente ai metalli. Nella tavola periodica degli elementi lo troviamo con la sigla Mg, numero atomico 12.

È l’undicesimo elemento più importante per il nostro organismo, essenziale per cellule e tessuti.

Il corpo umano ne contiene oltre 20 grammi, di cui una quota si trova nei liquidi intracellulare e nel plasma.

Combinato con calcio e fosforo, diventa un costituente essenziale del tessuto osseo, l’idrossiapatite.

FUNZIONI SULL’ORGANISMO

Il magnesio svolge svariate azioni fondamentali, contribuendo a:

  • trasmissione di impulsi muscolari e nervosi
  • produzione di energia del glucosio
  • metabolismo di grassi e insulina
  • sintesi delle proteine.

Inoltre agisce contro ansia, stress, dolori e tensioni muscolari, emicrania, stanchezza e stitichezza.

La sua carenza può contribuire all’insorgenza di una vasta gamma di disturbi, da quelli cardiaci a quelli vascolari o respiratori.
Quando il fabbisogno non viene soddisfatto con l’alimentazione, è quindi importante integrarlo con nutraceutici specifici.

ALIMENTI RICCHI DI MAGNESIO

Un’alimentazione ricca, varia ed equilibrata aiuta certamente a sopperire al fabbisogno giornaliero di magnesio.

Quali sono gli alimenti più ricchi di questo nutriente?

Ecco una lista dei principali:

  • verdura a foglia verde, come spinaci, bietole e carciofi 
  • alcuni frutti come banana, avocado, datteri e fichi 
  • frutta secca come mandorle, arachidi, pistacchi, anacardi e noci 
  • legumi, come piselli e fagioli 
  • cereali integrali e farine integrali, come crusca e avena 
  • cacao amaro 
  • aneto (erba aromatiche)
  • germogli di soia
  • semi di zucca

Anche l’acqua minerale può essere ricca in magnesio: basta leggere attentamente l’etichetta e controllarne la composizione.

Superfood: i mirtilli

L’ultimo appuntamento sui Superfood è dedicato alla scoperta di piccoli frutti blu/violacei, dal gusto fresco, dolce ed estremamente gradevole. Viene utilizzato per molte preparazioni gastronomiche, liquorose ed erboristiche, oltre a essere presente come additivo benefico in numerosi farmaci. La Dott.ssa nutrizionista Chiara D’Adda presenta oggi l’ultimo superfood della nostra rubrica: il mirtillo. 

Piccoli frutti blu, freschi, dolci e ormai molto presenti sulle tavole degli italiani.
Avete capito qual è il superfood di questo ultimo appuntamento? I mirtilli naturalmente!

Mirtillo è il nome comune dato alla bacca di colore blu della pianta del genere Vaccinium, pianta inclusa nella categoria dei frutti di bosco. E’ un arbusto da frutto appartenente alla famiglia delle Ericaceae. La bacca viene principalmente consumata in cucina, al naturale o in preparati gastronomici e liquorosi, mentre le foglie soprattutto per ricavare prodotti di erboristeria.

Attualmente, in Europa, il più diffuso è il mirtillo nero.

NUTRIENTI E PROPRIETA’

I mirtilli sono gemme ricchissime di proprietà confermate come benefiche per l’organismo umano.

Contengono costituenti chimici come tannini, pectine, acidi malico e citrico, antocianosidi, flavonoidi, derivati dall’acido caffeico e iridoidi.

L’assunzione di questi piccolo frutto apporta numerose proprietà, tra cui:

  • Antisettiche e antinfiammatoria. Estratti a livello erboristico vengono utlizzati per trattare lievi infiammazioni del cavo orofaringeo.
  • Ipoglicemizzanti, migliorando la sensibilità verso l’insulina.
  • Ipolipidemizzanti, riducendo i livelli di lipoproteine a bassa intensità.
  • Antiossidanti che proteggono la mucosa gastrica da stimoli infiammatori o irritativi.
  • Antiaggreganti piastriniche
  • Vasoprotettrici, migliorando i livelli di pressione sanguigna
  • Antivirali
  • Astringenti, da utilizzare nelle forme di diarrea lieve.
  • Protettive sugli occhi e sulla vista. Sembra infatti che siano in grado di migliorare la visione notturna e i casi di cataratta o retinopatia diabetica.

Il consumo di questo superfood promuove inoltre un’azione protettiva a livello dell’endotelio di vasi arteriosi e capillari contro i danni provocati dal fumo, dal diabete o dall’ipertensione.

Ed è proprio grazie a questa lunga lista di benefici che i mirtilli e i loro estratti sono presenti in numerosi prodotti farmaceutici.

CONTROINDICAZIONI

È consigliabile non superare un consumo di 90g di mirtilli al giorno.

Evitare un consumo eccessivo se si stanno assumendo farmaci anticoagulanti o se si soffre di carenza di ferro.

Superfood: Il Kefir

In questo quinto appuntamento, la Dott.ssa nutrizionista Chiara D’Adda presenta uno dei prodotti più diffusi dell’ultimo periodo: il kefir. Il Kefir è un prodotto alimentare particolare e curioso, sia per il suo gusto che per le sue proprietà organolettiche e la trasformazione che subiscono nel tempo. Scopriamo insieme le caratteristiche che hanno reso questo derivato del latte così diffuso. 

Nuovo appuntamento, nuovo superfood.
Il kefir viene sempre più consumato sia per il suo gusto piacevole che per le numerose proprietà che gli vengono attribuite.

LE ORIGINI

Prodotto tipico delle regioni del Caucaso, il nome deriva dal turco e significa appunto benessere o delizia.

La sua diffusione risale a migliaia di anni fa. Secondo una leggenda, Maometto donò i primi grani di kefir ai montanari del Caucaso che lo nominarono “il miglio del profeta”.

LE CARATTERISTICHE

Il kefir fa parte dei “latti fermentati”. Si tratta infatti di latte di mucca, di pecora o di capra, addizionato con lattobacilli bulgarici, streptococchi termophili, lieviti e batteri (si contano fino a 15 specie batteriche!), elementi che provocano una fermentazione sia lattea che alcolica.

È un alimento particolare e dinamico. Dopo un giorno dall’apertura, il suo sapore è dolce e la sua consistenza cremosa; dopo 2/3 giorni, il gusto inizia a diventare acido, spumeggiante e leggermente alcolico (1 grado circa).

È possibile preparare il kefir a casa, anche se l’acquisto nei supermercati è molto più comodo.

LE PROPRIETA’

Il kefir garantisce un apporto ottimale di fermenti lattici (probiotici), calcio, magnesio, zinco e fosforo.

Ricco di vitamine del gruppo B (B9 e B12) e di vitamina K, migliora la funzionalità epatica, biliare e intestinale.

Contiene molti aminoacidi, come il triptofano, precursore della serotonina e neurotrasmettitore della felicità.

Riassumendo, il kefir:

  • riequilibra il microbiota intestinale
  • contribuisce a promuovere la formazione di anticorpi
  • può essere consumato dalle persone intolleranti al lattosio. Il kefiran, cibandosene, ne riduce infatti di molto il contenuto.

Come si assume il kefir?
È consigliabile assumerlo lontano dai pasti principali, come se fosse uno yogurt ma molto più digeribile.

CONTROINDICAZIONI

Attenzione a chi è intollerante ai lieviti e alle proteine del latte.

Va inserito gradualmente nell’alimentazione. Inizialmente infatti si potrebbero avere fastidi come gonfiore, dolore addominale e stipsi.

La preparazione casalinga è molto semplice: aggiungere i grani di kefir al latte a temperatura ambiente e mescolare per far amalgamare bene. Lasciar fermentare per almeno 24 ore a 20 gradi circa in un barattolo di vetro non chiuso ermeticamente o in un contenitore coperto da stagnola. Finire la fermentazione in frigorifero per 1 o 2 ore prima del consumo.

Una volta pronto il kefir si conserva in frigorifero per oltre una settimana.

Non resta che provare!
Potrebbe diventare una sana abitudine.

Dieta antifiammatoria: cosa mettere in tavola

In questo secondo appuntamento, la Dott.ssa nutrizionista Chiara D’Adda illustra i principi di una dieta infiammatoria composta da micronutrienti con azione disinfiammante. Scopriremo quali sono gli alimenti da inserire nella dieta e quali sarebbe meglio evitare per permettere un miglior assorbimento e una migliore funzione dei nutrienti. 

Le diete antinfiammatorie sono composte da nutrienti (o meglio micronutrienti) che, grazie alla sinergia con altri componenti virtuosi, scatenano un’azione disinfiammante molto potente sul nostro organismo.

I PRINCIPALI NUTRIENTI ANTIFIAMMATORI

Esistono numerosi nutrienti con capacità antinfiammatorie. Tra questi, i principali sono:

  • Curcumina: potente antinfiammatorio e antiossidante.
  • Vitamina C: protegge vasi sanguigni e linfatici, favorisce l’assorbimento del ferro, protegge cuore e cervello.
  • Clorofilla: antiossidante e antinfiammatorio, contenuta nelle verdure e ortaggi a foglie verdi.
  • Sostanze solforate: facilitano l’eliminazione renale dei cataboliti tossici.
  • Bromelina: si trova soprattutto nell’ananas e ha proprietà anti ritenzione.
  • Omega 3: sono di aiuto nella prevenzione di malattie neurodegenerative.
  • Quercitina: è un flavonoide che si trova in frutta, verdura e ortaggi, e che aiuta ad alleviare i sintomi dell’artrosi, dell’artrite e della colite.
  • Antocianine: antinvecchiamento e antiossidanti.

COSA METTERE IN TAVOLA?

Per avere una dieta ricca di nutrienti antinfiammatori, ci sono alimenti che non possono mancare in tavola tra cui:

  • Riso integrale e avena.
  • Semi di chia, semi oleosi e frutta secca.
  • Zenzero, spezie, tarassaco e tè verde.
  • Olio Extravergine d’oliva.
  • Salmone.
  • Verdure a foglie verde, spinaci, rucola, catalogna, broccoli, cipolle, cavoli e verza.
  • Mele, kiwi, ananas, fragole, frutti di bosco e agrumi.
  • Yogurt bianco al naturale e kefir.

QUALI SONO GLI ALIMENTI DA RIDURRE?

L’azione dei nutrienti antifiammatori viene facilitata dall’adozione di uno stile di vita sano e bilanciato. Vi sono alcuni alimenti in grado di minacciare il benessere dell’organismo, tra cui:

  • Dolci e snack industriali.
  • Cibi pronti, come pollo arrosto o pesce impanato.
  • Zuppe e sughi con numerosi conservanti.
  • Conservanti, additivi, coloranti, esaltatori di sapidità, dolcificanti.
  • Alcolici e super alcolici.
  • Bibite zuccherate e succhi di frutta a lunghissima conservazione.
  • Dadi da cucina.
  • Zuccheri complessi.
  • Consumo eccessivo di formaggi.

Per migliorare la sensazione di benessere psicofisico è inoltre di fondamentale importanza fare attività fisica giornaliera e regolare. Se non siete amanti della palestra o vi è difficile ritagliare del tempo per andarci, potete camminare a passo sostenuto per 20 minuti due volte al giorno oppure per 30 minuti una volta al giorno, sempre a passo sostenuto.


Non perdetevi i prossimi appuntamenti alla scoperta dei Superfood, alimenti ricchissimi di nutrienti e con effetti straordinari sull’organismo umano.

Cuor di carciofo

Ricchi di nutrienti e minerali, antitumorali, depurativi, addirittura afrodisiaci. Involucro rude e spesso spinoso, note amare all’esterno, ma chi non ha paura di pungersi arriva dritto al cuore. Un cuore tenero, dolce e buonissimo che racchiude benefici e proprietà straordinarie per il nostro organismo.
Continuano gli appuntamenti insieme alla Dott.ssa nutrizionista Chiara D’Adda, oggi insieme a noi alla scoperta di questo meraviglio ortaggio: il carciofo.
Il carciofo, uno degli alleati più potenti per favorire la depurazione del nostro organismo. Ortaggio talmente amato dagli italiani da rendere il nostro paese primo produttore al mondo. Vengono raccolti in autunno e primavera, disponibili per un periodo molto lungo dell’anno.
I supermercati e i fruttivendoli ne sono pieni in questo periodo invernale. Quindi correte a prenderli e depuratevi con gusto dai grassi delle festività appena passate!

CURIOSITA’

Il carciofo, cynara scolymus, è una pianta della famiglia delle Asteracee (o Composite), le cui origini risalgono al primo secolo d.C. Nonostante la pianta a carattere selvatico fosse conosciuta da greci e romani, documentazioni storiche sembrano trovare le prime tracce di domesticazione del carciofo negli orti famigliari siciliani.

La leggenda che balena intorno a questa pianta attribuisce l’origine del nome a una ragazza che, una volta sedotta da Giove, venne trasformata in un carciofo.

La diffusione dell’ortaggio passa dalla Sicilia alla Toscana, fino ad arrivare in Francia grazie a Caterina de’ Medici.

Oggi il carciofo viene coltivato in Italia e nel mondo non solo per il suo gusto particolare e versatile, che lo rendono perfetto per molte ricette, ma anche per le sue proprietà medicinali e benefiche. 

Sin dai primi utilizzi, infatti, gli vennero attribuiti effetti straordinari sul nostro organismo, tra cui poteri afrodisiaci.

PROPRIETA’

Oltre ad avere una palatabilità straordinaria, i carciofi sono fonte preziosa di importanti nutrienti. Ricchi in calcio (addirittura più del latte!) e esenti da grassi, i carciofi contengono numerosi e minuscoli composti che, grazie alla loro azione fisiologica, sono fondamentali per la salute del nostro organismo.

Nel carciofo possiamo trovare:

  • CINARINA: agisce sulle cellule del fegato, aumentando la produzione di bile, e su quelle dei reni, aumentando il filtrato glomerulare e la produzione dell’urina. Con la cinarina sono presenti anche cinarosido, cinaropicrina, acidi organici (malico, lattico, citrico, glicolico, glicemico).
  • STEROLI: sostanze nella loro struttura chimica simili al colesterolo, ma di origine vegetale. Sono in grado di limitare l’assimilazione del colesterolo nell’intestino.
  • INULINA: fibra alimentare che nutre i microrganismi probiotici intestinali. Contribuisce allo sviluppo di una microflora positiva, donando uno stato di benessere ed eubiosi intestinale.

Studi scientifici hanno anche dimostrato che i composti che derivano dalla fermentazione dell’inulina sembrano essere coinvolti nella prevenzione del tumore al colon.

Per poter beneficiare degli effetti benefici di questa fibra alimentare, una conservazione adeguata dei carciofi è fondamentale. Il frigorifero, o il freddo in generale, è il miglior metodo di conservazione. Meglio tenere i vostri carciofi a 4 gradi, avvolti in pellicola domopak.

ORTAGGIO MEDICINALE

Il carciofo è digeribile e ben tollerato sia da persone sane che da persone con patologie particolari. Grazie ai suoi componenti e alle sue proprietà, viene considerato un alimento medicinale, particolarmente indicato nei seguenti casi:

  •  malattie epatiche
  •  malattie biliari
  •  disturbi renali
  •  colesterolo troppo elevato
  •  diabete
  •  malattie della pelle

Il carciofo contiene, infatti, sostanze che contribuiscono a migliorare il funzionamento del fegato.
Meglio farne il pieno ora che è ancora di stagione!

MILLE RICETTE, GUSTO IMPECCABILE

Sapete che i carciofi sono un ortaggio molto versatile in cucina?

Possiamo mangiarli crudi oppure cotti, come fritti, sottolio, arrostiti e così via.

Se li cuocete, meglio optare per la cottura a vapore. In questo modo verranno conservati la maggior parte dei sali minerali e degli oligoelementi.

Esistono inoltre moltissime ricette regionali che arricchiscono l’ortaggio rendendolo ancora più goloso.

E voi avete qualche ricetta particolare?

Nella vostra Regione come si consumano di preferenza?

UN’ALIMENTAZIONE CONSAPEVOLE PER VIVERE MEGLIO, IL RUOLO DELLA CARNE

La Dott.ssa Chiara D’Adda affronta un argomento molto delicato e di stretta attualità… è un bene introdurre alimenti a base animale nella nostra alimentazione?
Leggete i preziosi consigli e metteteli in pratica!

Negli ultimi anni stiamo assistendo ad un aumento di conversioni verso una dieta prettamente vegetariana o totalmente vegana, complici i media e le informazioni a volte errate, non complete o enfatizzate. Naturalmente non entro in discussioni di ordine etico e personale e non muoverò critiche a chi non vuole cibarsi di alimenti provenienti dal mondo animale.
Ognuno è libero di impostare il proprio credo e la propria vita come meglio sente di fare
e come meglio questo lo fa sentire. Molte sono le considerazioni, le sfumature, gli aspetti del dibattito che riguarda la carne: dal suo ruolo nutrizionale e culturale, alla sicurezza alimentare, fino a considerare il suo impatto ambientale e le recenti evoluzioni del quadro normativo che riguarda il benessere animale.

ANEMIA

Prima di iniziare a trattare questo argomento è doveroso però darvi qualche nozione prettamente medica sull’ ANEMIA. Si definisce “ANEMIA “ la riduzione patologica dell’emoglobina e/o dei globuli rossi (eritrociti) nel sangue al di sotto dei livelli di normalità:

Emoglobina valore normale:
14-18 g/100ml per gli uomini
12-16 g/100ml per le donne

Globuli rossi valore normale :
4.52- 5.90  uomini
4.10- 5.10 donne

Si può definire anche come una ridotta capacità del sangue di trasportare ossigeno.
I sintomi, se l’anemia si instaura lentamente, sono speso vaghi e spesso sottovalutati dal paziente e possono includere: sensazione di stanchezza, debolezza, mancanza di respiro. L’anemia deve essere significativa prima che in  una persona  si possa rilevare un aspetto della cute e delle mucose molto pallido (è uno dei sintomi che ad occhio nudo si rileva per primo). Si possono anche verificare ulteriori sintomi, come un senso di confusione nella ideazione.

Vi sono tre principali tipi di anemia, classificati in base alla causa che l’ha provocata:
⭐ perdita di sangue
⭐ una ridotta produzione di globuli rossi
⭐ una maggior distruzione di globuli rossi

Parlando in questa rubrica di alimentazione, a noi interessa maggiormente l’anemia da diminuzione di produzione di globuli rossi dovuta a carenza di ferro e/o di vitamina  B12.
L’elevato apporto proteico, nonché di minerali quali ferro e zinco in forma altamente biodisponibile, sono le principali caratteristiche nutrizionali di carne e derivati.
Inoltre, apportano vitamina B12, irreperibile negli alimenti vegetali ed essenziale durante tutte le fasi della vita.

LA CARNE

LA CARNE , al di là dei credo che costituiscono il libero arbitrio di una persona , È SICURAMENTE UN ALIMENTO DI ALTO VALORE IN UN’ALIMENTAZIONE EQUILIBRATA E CONTROLLATA, per tutta una serie di motivi :

  1. Ottimo apporto di proteine e aminoacidi
  2. Favorisce la sintesi di enzimi e migliora le reazioni metaboliche
  3. Favorisce la sintesi di ormoni
  4. Effetti positivi sui tessuti, in particolar modo quello muscolare
  5. Fonte importantissima di vitamine del gruppo B  (soprattutto B12)
  6. Fonte importante di ferro, zinco, rame
  7. Ossigenazione dei tessuti e importante arma per la prevenzione e la cura dell’anemia
  8. Fonte di energia grazie ai grassi in essa contenuti
  9. Alto indice di sazietà in quanto ricca di proteine complete (cioè contiene tutti i 9 aminoacidi essenziali)
  10. Aiuta la crescita, il mantenimento e la riparazione del nostro corpo.

Occorre in primo luogo sottolineare che non abbiamo dati certi che mostrino come un’alimentazione priva di carne abbia un reale beneficio sulla salute, ma è il giusto consumo e uno stile di vita sano che riducono il rischio di patologie cardiovascolari e di patologie oncologiche.
Non è tanto il consumo o meno di carne a fare la differenza, quanto un adeguato consumo inserito in uno stile di vita virtuoso, che comprenda regolare attività fisica, peso nella norma, e astinenza dal fumo e dall’alcol.

SAREBBE OPPORTUNO DUNQUE NON ESAGERARE CON LA CARNE MA NEMMENO PRIVARSENE.

La sua totale assenza nella dieta implica una riduzione di apporto di ferro e di alcuni nutrienti importanti (tipo la vitamina B1). I nostri nonni davano grande importanza alla carne e a quella rossa in particolare, perché dicevano che “la carne fa buon sangue”! Poi, col tempo e con il progredire delle ricerche scientifiche si è visto che svolgono una funzione antianemica sia la carne rossa che quella bianca. La quantità di ferro contenuta nelle carni bianche è di poco inferiore a quella delle carni rosse, eccezione fatta per quella di cavallo (50% in più delle altre carni).  E’ emerso inoltre che oggi, grazie a un’attenta selezione delle specie allevate e a tecniche di allevamento innovative, la carne italiana risulta avere una quantità di grassi molto diminuita rispetto al passato, al punto che la distinzione tra carni bianche (più leggere) e carni rosse (grasse) può essere considerata oramai un vecchio preconcetto.
Ma la vera novità è stata una radicale rivalutazione dell’impatto ambientale della carne nel nostro modello alimentare.

E’ anche vero che studi più recenti hanno dimostrato che le proteine della carne possono essere sostituite da quelle di origine vegetale, bisogna essere consci però che le proteine presenti nella carne hanno valori nutritivi più completi.

Ricordatevi quindi di mantenere uno stile di vita sano: fate sport, mangiate bene, non bevete alcol e non fumate… e la vostra salute ne beneficerà!

 

Trekking, fa bene al corpo e alla mente #FeelGood

Perchè il trekking fa bene? Che benefici apporta all’organismo e alla mente?

Camminare in montagna e in alta montagna è un vero toccasana per migliorare il tono dell’umore, allenare il fiato e dare una botta di vita e di ossigeno a tutto il sistema cardiocircolatorio e immunitario. Camminare in salita, rinforza i muscoli e tonifica e in più sì è per tutto il tempo  all’aria aperta, a contatto con panorami mozzafiato e viste scenografiche.

La bellezza della natura allontana lo stress e rilassa la mente, aumentando il livello di benessere generale.

Certo per fare trekking bisogna allenarsi gradualmente, in special modo se non si è abituati a fare attività fisica. Si può facilmente iniziare con percorsi facili, non troppo ripidi e non troppo lunghi e mai soli, per evitare spiacevoli incidenti.

Alimentazione corretta per fare sport in montagna

Prima di tutto in montagna e in generale quando si fa sport, diventa molto importante bere acqua o acqua con sali minerali, costantemente, per evitare crampi ai muscoli. Piccoli spuntini leggeri e nutrienti, sani, a base di frutta secca o di barrette energetiche sono l’ideale, ma poi quando tornate a casa, coccolatevi con un pasto completo e ricco di vitamine, anti-ossidanti e proteine.

Camminare in montagna, qual è la migliore dieta alimentare?

La dieta alimentare di un’escursionista deve essere ricca di sali minerali, di vitamine, di proteine di origine animale o vegetale. Per esempio, l’alimentazione in montagna deve essere ricca di acqua, latte, uova, formaggi, carne o soia, verdura, frutta e frutta secca.

Qual è la differenza tra il termine hiking e trekking?

Il termine “hiking” molto usato dall’avvento dei social, indica una lunga passeggiata o escursione nel bel mezzo di un panorama naturale di un solo giorno, non solo sport quindi, ma anche contemplazione della meraviglia della natura.  Con il termine trekking invece, si indica  un’attività ad arco temporale più lungo, di almeno due giornate, per esplorare sentieri più articolati e avventurosi.

Corsa nella natura o trail running #explore

A casa Amica Natura l’anno si apre all’insegna del benessere a 360 gradi. A partire dall’alimentazione, sana e genuina, fino alla promozione di uno stile di vita attivo e ricco di cose belle, di avventure indimenticabili, di momenti all’aria aperta da assaporare, di sport e di viaggi alla scoperta del mondo e della cucina internazionale. Iniziamo il nostro cammino per imparare a sentirci al meglio e vivere in armonia con l’ambiente, con la corsa in mezzo alla natura o trail running. Un’attività davvero ricca di benefici, a costo zero, che allena il fisico ma soprattutto libera la mente. Il contatto con la natura che ci circonda, che sia il mare o  un panorama collinare poco importa, ci fa sentire bene e pieni di energia…l’essenziale è allontanarsi dal traffico, dall’inquinamento e dal tram tram della routine di tutti i giorni.

Quali sono i benefici della corsa in mezzo alla natura o trail running?

Ansia bye bye. Correre allontana i pensieri e anche lo stress. Un ottimo rimedio per lasciarsi alle spalle problemi e preoccupazioni di tutti i giorni.

Polmoni e pelle più ossigenati. Correre nella natura, lontano da auto e smog, aiuta a migliorare l’ossigenazione delle cellule, di pelle e polmoni.

Smaltire le tossine e le calorie. La corsa è una delle attività più efficaci per smaltire le tossine, le calorie in più e per mantenere il fisico e i muscoli tonici.

Vitamina D e luce naturale. Il sole è una fonte di energia inesauribile…correre all’aria aperta rende l’organismo più forte e aiuta a migliorare l’umore.

Sport a costo zero. La corsa nella corsa oltre agli innumerevoli benefici che ha sul nostro organismo e sul nostro  benessere psico-fisico è una delle rarissime attività a costo zero!

Dieta Detox dopo gli eccessi delle Feste

Diciamoci la verità! Le festività natalizie e di fine anno che sono appena trascorse, ci hanno indotto a commettere eccessi alimentari, golose scorribande gastronomiche 🍗🍖🍠🍲🍟🍕🍰🎂  e enologiche🍾🍷…il tutto magari “condito” con uno scarso movimento fisico e una certa pigrizia a volte più che lecita per chi corre fra lavoro e gestione della famiglia per tutto l’anno 🏃‍♀️🏃‍♂️.

Ora queste Feste sono purtroppo (o per fortuna 😉🤭) passate e se ci guardiamo allo specchio cosa vediamo?

➡️ gonfiori, qualche chiletto di troppo, colorito grigio, umore non sempre al massimo della positività, per un motivo o per l’altro 🙄🤦‍♀️.
Keep calm 😊… 💥Ce la possiamo fare a porre rimedio e senza diete drastiche. Anche perché la colpa non è solo nell’eccesso di calorie introdotte e delle tossine prodotte in gran quantità (compresi i tremendi radicali liberi), ma dei cibi che hanno aumentato l’infiammazione e rallentato il metabolismo. Il consumo eccessivo di zuccheri e sale ci fa trattenere acqua nei tessuti e per riconquistare una silhouette più asciutta nell’ambito di un regime alimentare complessivamente vario e sano, si possono adottare semplici strategie alimentari detossinanti, drenanti e che velocizzano il metabolismo. Niente limitazioni estreme 💣 ! Ma solo sani e utili consigli 👩⚕️💪👍.

Pronti, via!

🔵 comincia la giornata con un bicchiere di acqua e limone
🔵 bevi almeno 8 bicchieri di acqua al giorno
🔵 bevi un succo di pompelmo al dì
🔵 fai merenda con smoothie e centrifugati
🔵 inserisci nei tuoi pasti almeno due /tre porzioni a settimana di broccoletti, cavolo, cavolfiore
🔵 inizia il pasto con un’insalata ( lo stomaco sarà presto sazio e gli altri alimenti li assumerai in quantità ridotte)
🔵 aggiungi un cucchiaio di legumi ad ogni pasto
🔵 usa la curcuma o il peperoncino per insaporire le carni, il pesce, le verdure cotte, i cereali integrali e i legumi
🔵 rivaluta la cipolla  ottima come anti-cellulite e diuretica)
🔵 utilizza la barbabietola rossa (grande effetto depurante)
🔵 usa il sedano come spezza fame (calorie negative)
🔵 usa lo zenzero, anche utilizzato per fare tisane
🔵 consuma avocado e semi oleosi non tostati, da aggiungere alle insalate
🔵 mangia una manciata di noci e mandorle tutti i giorni
🔵 varia la frutta, ma non esagerare con il consumo (sono tanti zuccheri!) e attenzione alle associazioni
🔵 sostieni l’attività del fegato, che è l’organo detox per eccellenza, con vegetali ricchi di glutatione.
Però non dimenticatevi di diminuire drasticamente per almeno due settimane il consumo dei carboidrati , privilegiando il consumo di cibi proteici 🍗🍤🥩🐟! E portate in tavola 🍽 alimenti a basso indice glicemico… Smaltirete senza troppo sforzo e ansia i chili acquistati!

E anche l’umore migliorerà in modo evidente 🥳😊🙋‍♀️