Castagne: simbolo dell’autunno

Finalmente il vero autunno è iniziato con le sue piogge, nebbie e gustose prelibatezze in grado di scaldare mani e cuore. Tra queste ve ne è sicuramente una che rappresenta di più la stagione: la castagna. In questo nuovo appuntamento, la Dott.ssa nutrizionista Chiara D’Adda ci parlerà delle castagne focalizzandosi soprattutto sui numerosi nutrienti che arricchiscono la delicata e dolce polpa. 

L’inizio dell’autunno porta con sé numerose prelibatezze stagionali tra cui le castagne. Ottobre e novembre sono i mesi perfetti per gustarle in tutte le loro varie ricette simbolo della stagione. Grazie alla loro versatilità in cucina, al sapore dolce e zuccherino, e alla morbida consistenza, le castagne vengono apprezzate anche dai più piccoli.

ORIGINE

Le castagne sono frutti della pianta Castanea Sativa, appartenente alla famiglia delle Fagacee, che cresce spontaneamente nei boschi. I frutti selvatici possono assumere diverse forme, dimensioni e sfumature di colore in base all’albero di origine.

I Marroni provengono invece da alberi coltivati; per questo motivo sono più grandi e hanno forme più precise.

In passato le castagne venivano principalmente utilizzate per produrre farina. Con il passare degli anni si è affermato sempre più un consumo diretto del frutto: al forno, bollite, in padella, arrosto, al vapore o addirittura in friggitrice ad aria!

Oggi vengono utilizzate anche per produrre confetture e marmellate.

VALORI NUTRIZIONALI E BENEFICI

La castagna è costituita da un guscio di buccia marrone, resistente, che racchiude una polpa straordinariamente nutriente.

È una delle più ricche fonti naturali di carboidrati, paragonabile solamente a legumi e cereali. Nonostante ciò, il suo indice glicemico è inferiore di più del 50% di quello della farina raffinata bianca e pari a quello della farina integrale.

Una castagna è molto meglio rispetto a un cracker o un grissino!

Proprio per l’elevato contenuto di carboidrati, le castagne vanno a sostituire i cereali in un pasto, non di certo un frutto. Nel passato venivano infatti chiamate anche “pane dei poveri”.

Oltre ai carboidrati, sono un’importante fonte di proteine, grassi mono e polinsaturi, vitamina C e vitamine del gruppo B.

È ricca di potassio ma povera di sodio. Contiene: ferro, magnesio, calcio, fosforo, rame, zinco, manganese e acido folico.

Tutti questi nutrienti permettono di:

  • Essere alleati del sistema nervoso
  • Contrastare l’ansia e lo stress
  • Aiutare in caso di anemia.

Sono ricche di fibre e sono particolarmente adatte in caso di stipsi ostinata.

CONTROINDICAZIONI

Anche se non vi sono particolari controindicazioni, le castagne vengono sconsigliate a coloro che soffrono di diabete, colite, aerofagia o patologie legate al fegato.

Se siete amanti dell’andare per boschi in cerca di castagne, fate attenzione! I frutti del castagno europeo sono quelli commestibili e comunemente consumati, mentre quelli dell’ippocastano sono semi non commestibili.

Ricordatevi che sono le quantità a essere dannose. Non bisogna esagerare con nessun alimento!

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