Cachi, le vitamine e le proprietà benefiche

Torna l’appuntamento con la rubrica ” Food Is life”  e oggi la nostra nutrizionista Chiara D’Adda parla di un frutto delizioso…

“Qual è la stagione dei cachi?

Che siano di un bell’arancione o di un brillante color rosso, i cachi evocano un fuoco ardente 🔥🔥🔥 come i colori dell’autunno, di cui sono indiscussi protagonisti. E questa è proprio la stagione dei cachi!

Approfittiamone! 😊😉

 

Che proprietà benefiche possiedono i cachi? Che vitamine contengono?

I cachi hanno tantissime proprietà benefiche come:

💥 sono ricchi di fibre, che aiutano a regolarizzare la funzione intestinale.
💥 migliorano il nostro profilo lipidico perché riducono l’assorbimento intestinale del colesterolo cattivo (LDL).
💥 sono ricchi in potassio e ferro
💥 sono ricchi di vitamina A, vitamina C, betacarotene, licopene, luteina, zeaxantina ➡️ un’insieme di sostanze atte a proteggere la pelle, la vista, il cuore, il cervello 🔝🔝🔝✔
😕 sono però ricchi in zucchero e quindi abbastanza calorici!

Alcune ricette per i cachi?

I cachi si possono gustare freschi o come crema, marmellata, confettura, composta.
Abbinati alle più svariate pietanze , arricchiscono e rallegrano la vostra tavola e sono utilissimi alla vostra salute ✔💪🔝😊

Ricette di hamburger al piatto, il tortino

La ricetta di oggi è della nostra amica Laura del blog “Cinquanta sfumature in cucina”.

Il tortino di hamburger è un piatto unico davvero sfizioso e semplicissimo da preparare! Si prepara in poco tempo ed è davvero molto bello, colorato e simpatico da presentare.

Una ricetta davvero facilissima per portare in tavola un piatto che conquisterà grandi e piccini!

Assolutamente da provare…

INGREDIENTI (4 TORTINI)

  • 4 hamburger di bovino Amica Natura
  • 4 uova
  • 1 pasta sfoglia
  • 1 cipollotto fresco
  • 4 fettine spesse di pancetta
  • sale
  • olio evo

 

PROCEDIMENTO

Per la preparazione di questa ricetta io ho utilizzato una padella antiaderente se non l’ avete potete oliare leggermente la pentola che decidete di utilizzare per la cottura di hamburger, uova e pancetta.

Scaldate la padella antiaderente, mettete un filo di olio e fate cuocere l’ uovo io per farlo rotondo ho usato una formina di diametro 9 a fine cottura.

Dopo l’ uovo fate cuocere gli hamburger senza aggiungere altro olio a fuoco medio/basso per circa 6/7 minuti girandoli a metà cottura.

Infine, fate cuocere la pancetta, a me piace molto croccante quindi l’ ho lasciata cuocere a fuoco medio per circa 5 minuti girandola a metà cottura.

Per la cottura della sfoglia saranno sufficienti 4 minuti in forno preriscaldato a 200°. In questo caso prima di infornarla le ho dato forma utilizzando una formina rotonda di diametro 10.

A questo punto potete creare il vostro tortino di hamburger! Io sopra ho messo un cipollotto fresco a fettine sottili per dagli ancora più sapore.

Zucchine ripiene di carne al forno, la ricetta facile

Zucchine tonde con ripieno di carne

Come ci insegna la nostra nutrizionista Chiara D’Adda, le verdure sono importanti e devono essere parte integrante della nostra alimentazione. Ma cucinate come si deve, possono diventare davvero anche gustose e goderecce.

Ecco allora una ricetta veloce e sfiziosa per zucchine ripiene di carne deliziose, adatte in ogni stagione e in ogni occasione!

 

INGREDIENTI

  • 3 zucchine tonde
  • 300 g macinato al naturale Amica Natura
  • 100 g di formaggio grattugiato
  • 100 grammi di pane grattugiato
  • 1 carota
  • prezzemolo q.b
  • olio evo q.b

PROCEDIMENTO

Per prima cosa lavate bene le zucchine e mettetele a cuocere in acqua bollente finché risultino abbastanza morbide da essere lavorate. Una volta cotte, lasciatele raffreddare avendo cura di tagliare la sommità. Tagliate le carote e mettetele a stufare in una padella con un filo d’olio. Svuotate le zucchine.

Fate nel frattempo cuocere il macinato.

Aggiungete il cuore delle zucchine nella padella dove avete messo a stufare le carote, aggiustate di sale e lasciate cuore.  Lasciatelo raffreddare e create il ripieno.

Aggiungete al composto il formaggio grattugiato e il prezzemolo e mescolate il tutto con le mani, sarà molto divertente!

Adesso riempite le coppette di zucchina con il ripieno. Una volta fatto cospargete la sommità con un’altra spolverata di formaggio grattugiato e infornate a temperatura media per circa 20 minuti.

 

 

 

 

Hamburger piccoli ricetta home made

La ricetta è del nostro amico Mario del food blog “Cucinare è come amare”.

Gli hamburger piccoli fatti in casa  sono l’ideale per uno spuntino sfizioso, un aperitivo o un antipasto tra amici, davanti ad un film o alla partita.  Perfetti anche per essere inseriti in un menu aperitivo per bar e pub.

 

INGREDIENTI PER 24 BABY BURGERS

• 250 g di farina manitoba
• 250 g di farina 00
• 300 ml di latte tiepido
• 40g di olio
• 2 cucchiaini di zucchero
• 1 cucchiaino di sale
• 8g di lievito di birra

PER IL RIPIENO

• 24 mini hamburger o burgherini
• formaggio tipo sottiletta
• pomodori
• ketchup

PROCEDIMENTO

In un recipiente o planetaria,sciogliere zucchero e lievito nel latte tiepido. Aggiungere le farine,l’olio e iniziare ad impastare. Infine incorporare il sale e impastare fino ad ottenere un’impasto liscio,elastico,omogeneo e che si stacchi facilmente dalle pareti.Sistemare l’impasto in una ciotola abbastanza capiente infarinata,coprire con un canovaccio e lasciar lievitare nel forno spento con luce accesa per circa 2-2 ore e 1/2 .
Una volta lievitato, su un piano da lavoro,dividere l’impasto in 24 pezzi da 20g l’uno,formare i paninetti, sistemare i paninetti su placca da forno rivestita da carta e lasciar lievitare i panini sempre nel forno spento con luce accesa per un’ora.Infine preriscaldare il forno a 200° ventilato , spennellare i paninetti con tuorlo d’uovo sbattuto, una manciata di semi di sesamoe cuocere i panini per 10-12mn.

Una volta sfornati e lasciati raffreddare, farcite i vostri panini alternando salsa , insalata, hamburger,pomodoro, cipolle, ancora salsa, formaggio cheddar, pomodori, cipolle e salsa. A questo punto, i vostri carinissimi e deliziosissimi baby burger saranno pronti per essere gustati.

Avocado sandwich, la ricetta con l’hamburger

Avocado sandwich con hamburger di bovino Amica Natura

Un panino creativo e diverso dal solito, ecco come si prepara l’avocado sandwich ripieno di hamburger Amica Natura.

INGREDIENTI

• 1 confezione di hamburger di bovino Amica Natura
• 1 avocado maturo
• insalata mista
• cipolla
• 1 cucchiaio di erba cipollina tritata
• succo di limone
• sale
• pepe
• fette di formaggio
• senape o ketchup
• pane per hamburger

PROCEDIMENTO

Scaldate il forno a 200°C. In una teglia mettete a cuocere gli hamburger Amica Natura. Portate a cottura e nel frattempo sbucciate l’avocado, scartando il nocciol: preparate alcune fettine e al tempo stesso preparate una salsa shiacciandone la polpa e mescolandola insieme al succo di limone, l’erba cipollina, il sale e il pepe. Rendete la crema omogenea e lasciate riposare. Per un gusto più consistente potete scegliere di lasciare qualche fetta di avocado intera da condire alla stessa maniera. Tostate il pane leggermente nel forno già caldo per 5-10 minuti e una volta fatto farciteli con con la maionese, la salsa di avocado o le fette di avocado, l’hamburger Amica Natura e l’insalata.

Agnello al forno alle erbe aromatiche di montagna

Ricetta agnello alle erbe aromatiche di montagna
Un’idea per cucinare le prelibate costolette di agnello Amica Natura

Ingredienti per 4 persone:
8 o 12 costolette di agnello Alcass
1 limone non trattato di Amalfi o Sorrento
Olio extravergine di oliva
Salvia
Rosmarino
Sale marino di Trapani
Pepe nero di Sichuan

Procedimento:
Mettere a scaldare in padella tre cucchiai di olio, con alcune foglie di salvia e il rosmarino. Far rosolare le costolette due minuti per lato a fiamma vivace, poi abbassare e continuare per altri quattro minuti, girandole dopo due minuti. All’interno devono rimanere rosate.Quando manca solo un minuto al termine della cottura aggiungere il limone tagliato a fettine molto sottili, lasciare che prenda calore e spegnere il fuoco.Regolare di sale e pepe che deve essere abbondante, e servire subito con un decoro di ortaggi.

Coltivare erbe aromatiche in cucina fa bene

Ciao a tutti amici di “Food is Life”! La settimana scorsa vi ho elencato le  erbe aromatiche  utilizzabili in cucina e in altri campi. Avete visto quante? Ognuna con le proprie caratteristiche e poteri, ma tranquilli, oggi vi parlerò solo di alcune…

In particolare di quelle che vi serviranno ad esaltare il sapore dei vostri piatti: aggiungete i cosiddetti alle vostre preparazioni, cospargete insalate e profumi che sanno di mediterraneo, aggiungete erbette d’ogni tipo a frittate e sformati…farete un piacere al palato e alla vostra salute! Pronti? Si parte!

Le erbe aromatiche in cucina, come si usano e che proprietà hanno

Rosmarino: sapete che il suo nome significa “rugiada di mare”? Questo perché le piante più floride si trovano lungo le coste marittime. Era amatissimo fin dai tempi antichi e veniva considerato da Egizi e Romani una panacea (per le sue virtù antisettiche) per conservare la carne che veniva cosparsa di foglioline tritate. incluse quelle preziose del gruppo B, che sono preziose per il sistema nervoso e per la mente. Contiene quantità d Dalle sue caratteristiche foglie si estraggono olii essenziali dal potere balsamico e antinfiammatorio. È stimolante e diuretico, benefico per gli anemici e aiuta a tenere a bada colesterolo e trigliceridi. In cucina si usa su arrosti, pesce al forno, sulle focacce e sulle mitiche patate al forno. E se vi sentite appesantiti dopo un lauto pasto, fate bollire per tre minuti un rametto di questa magica pianta in acqua già bollente.

Lasciate riposare  per cinque minuti e poi bevete. La digestione riprenderà alla grande Malva: pare che Cicerone ne facesse scorpacciate e Ippocrate e Plinio la consigliassero per ritrovare salute e serenità. Anche i greci la consideravano magica e amica degli dei, tanto che i seguaci di Pitagora la raccomandavano per calmare vizi e passioni umane. Storie antiche, ma naturalmente  come sempre, con un fondo di verità. Perché la malva è ricca di mucillagini dalle proprietà emollienti e antiinfiammatorie per tutti i tessuti del corpo, preziosa in decotto contro il mal di gola, infiammazioni intime e infiammazioni del cavo orale.

Diuretica, depurativa, grazie all’azione protettiva delle mucillagini che creano un film protettivo sulle mucose, è utilissima per prevenire e contrastare problemi gastroesofagei e per favorire la regolarità intestinale. In cucina: foglie e fiori sono da sempre presenti in ogni cucina mediterranea, perfetti nelle minestre, nelle creme di verdura, nei soffritti, crudi in insalata. Con la malva si può anche aromatizzare il formaggio.

Conosci la cellulite per combatterla…

Ciao a tutti, amici di Food is Life!

Questo contributo è dedicato espressamente alle mie affezionate lettrici, visto che tratto un argomento che per la maggior parte di noi donne è un bel problema. Ovvero: estate +  prova costume stai a vedere che mi è aumentata la cellulite? Aiuto!! Cosa faccio? 😉

Beh, innanzitutto dovete sapere che secondo le più recenti indaginiil 70% delle donne lamenta di avere cellulite, cuscinetti, buccia d’arancia, pelle fredda e pallida su fianchi gambe e caviglie. È di sicuro l’inestetismo più temuto! Il suo nome scientifico è quasi impronunciabile: pannicolopatia edemato-fibrosclerotica e in pratica è una alterazione dello strato sottocutaneo della pelle. La presenza di liquidi fra le cellule adipose va a comprimere i vasi sanguigni e linfatici: in questo modo si mette in atto il processo che provoca il tipico aspetto a buccia d’arancia.

La cellulite dipende da molteplici cause: ci può essere una predisposizione genetica, ma può derivare anche dall’assunzione di alcuni anticoncezionali e soprattutto da uno stile di vita sedentario, nemico della circolazione, da dimagrimenti repentini, da posture sbagliate, fumo, indumenti eccessivamente stretti, tacchi molto alti, stress, fumo, sovrappeso, dieta sbagliata. L’ideale è correre ai ripari appena questo antipatico e non sano aspetto si manifesta, anche in età adolescenziale.

I RIMEDI – L’ATTIVITA’ FISICA

La prima regola è strettamente legata all’attività fisica, che deve essere praticata in modo costante. Sono da preferire nuoto e acquafitness, che sfruttano l’azione di idromassaggio indotta dai movimenti del corpo in acqua. Poi molto valide sono le pedalate lunghe in bicicletta o sulla cyclette o se siete super motivate spinning. Ottime le camminate a passo sostenuto.

I MASSAGGI

Vanno bene, ma solo se fatti da personale competente, in particolar modo quelli linfodrenanti, visto che alla base di questo inestetismo c’è spessissimo un blocco del sistema linfatico. Alcune creme possono avere un ottimo successo, ma fatevi consigliare bene!

L’ALIMENTAZIONE

Ma poiché io sono un medico nutrizionista  sta a me prendere in considerazione soprattutto quel che riguarda il vostro regime alimentare.

Avete visto la fotografia che ho pubblicato? A parte la bontà delle cotolette vegetali Amica Natura, avete visto la bottiglia di ACQUA AROMATIZZATA? Ecco, l’assunzione di liquidi è fondamentale per combattere la ritenzione ed eliminare le tossine!

È ottima abitudine berne da 1 litro a 2 litri al giorno, soprattutto d’estate quando è tassativo reintegrare i liquidi perduti col caldo e con la sudorazione. Bevete soprattutto lontano dai pasti e pochissimo a pasto (troppa acqua a pasto ritarda notevolmente la digestione perché diluisce molto i succhi gastrici).

Nell’acqua che ho preparato io ho messo limone, lime, menta, erba limoncina, zenzero. Vi assicuro che è buonissima! Un buon metodo è anche diluire nella bottiglia d’acqua rimedi fitoterapici adatti a coadiuvare la lotta alla cellulite.

Nel prossimo contributo vi parlerò  proprio del tipo di alimentazione da tenere per avere un’arma importantissima in più!

Dott.ssa Chiara D’Adda

Medico nutrizionista

La Piramide alimentare

Cos’è l’intolleranza al lattosio e come scoprire di averla

Buon martedì e buona rubrica “Food is Life“… Oggi parliamo di alimentazione e fake news. La professione di una nutrizionista è molto importante, bisogna sempre restare al passo con le nuove scoperte scientifiche e aggiornarsi continuamente… Ci spiega la sua professione e alcuni particolari molto interessanti la Dottoressa Chiara D’Adda.

Intolleranza al lattosio, facciamo chiarezza!

“Il mondo è pieno di fake  news, specialmente nel campo della nutrizione. E quando si parla di salute, non dobbiamo mai sbagliare e trasmettere falsi messaggi informativi.  Sarà per questo  che  trascorro gran parte del tempo a studiare e a aggiornarmi su tutto quello che concerne la mia professione.

Cosa è il lattosio e cosa contiene?

Il lattosio è un disaccaride (zucchero) costituito da glucosio e galattosio ed è appunto contenuto nel latte e nei suoi derivati. Esiste un enzima che catalizza la degradazione di questo zucchero e questo enzima si chiama LATTASI. Viene prodotto nei primi mesi di vita dai microvilli dell’intestino tenue e  la sintesi può continuare anche in età adulta.

Cosa succede all’organismo quando si soffre di intolleranza al lattosio?

Le persone che soffrono di intolleranza al lattosio non producono più questo enzima. Ci può essere un’assenza totale o parziale (in questo caso si parla di carenza ) di lattasi.  In questi casi, dopo l’ingestione di latte o di prodotti contenenti lattosio si assiste ad un malassorbimento. Il lattosio non viene digerito, rimane nel lume intestinale dove viene fermentato dalla flora batterica intestinale, con conseguente richiamo di acqua e produzione di gas come idrogeno, metano, anidride carbonica e acidi grassi a catena corta. La sintomatologia é di solito a carico dell’apparato gastrointestinale e si verifica da 30 minuti a 2 ore dopo l’assunzione : dolore addominale,  meteorismo, gonfiore, diarrea/ stipsi.

Quali sono i sintomi più diffusi dell’intolleranza al lattosio?

Sintomi più sfumati possono essere : mal di testa, stanchezza, eruzioni cutanee.

Esistono 3 forme di intolleranza al lattosio
➡️1) genetica ( primaria )
➡️2) acquisita ( secondaria)
➡️3) congenita ( molto rara  e si manifesta fin dalla nascita 🍼 )
💥la diagnosi di intolleranza si basa su 2 principali metodiche

Come si diagnostica un’intolleranza al lattosio e quali sono le cure?

💥la diagnosi di intolleranza si basa su 2 principali metodiche :
⭕H2-BREATH TEST
⭕ TEST GENETICO

Qual è la migliore terapia all’intolleranza al lattosio?

La terapia è l’esclusione dalla dieta degli alimenti contenenti lattosio per un periodo che va da 3 a 9 mesi. Verranno poi reintrodotti in bassi quantitativi e si valuterà  la reazione individuale.
Naturalmente nella forma genetica gli alimenti devono essere esclusi dalla dieta in modo permanente.

Allergia alle proteine del latte e intolleranza al lattosio sono la stessa cosa?

Importantissimo non confondere l’intolleranza al lattosio con l’allergia alle proteine del latte. Allergia che può dare sintomi molto più gravi, fino ad arrivare al temibile shock anafilattico.

Alla luce di quanto  sopra scritto è molto importante non cadere nella trappola di far ricadere semplicisticamente alcune patologie e alcuni sintomi ad una presunta intolleranza al lattosio, magari togliendo dalla nostra dieta nutrienti preziosi.  Esistono esami specifici per confermare oppure sfatare il fatto di soffrire di intolleranza al lattosio!”

**** Al prossimo martedì!