PANDORO O PANETTONE?

L’eterna lotta tra pandoro e panettone!
Sono da sempre i dolci tradizionali natalizi, presenti sulle tavole di tutti gli italiani.
In questo Natale, che dovremo passare in casa tra molte limitazioni, ci aiuteranno a creare un po’ di atmosfera, con un tocco di dolceza.
Cosa scegliere? Pandoro o panettone?
Lo abbiamo chiesto alla dottoressa nutrizionista Chiara D’Adda.

PANDORO O PANETTONE

Al di là dei gusti personali e delle varie marche preferite, ci sono alcune differenze nutrizionali fondamentali.
Nel panettone tradizionale ci sono più uova, contiene canditi e uvetta e questo è quello che salta più agli occhi, ma ci sono altre differenze che ora vi racconterò.

Il PANETTONE è fatto con lievito madre e deve lievitare per circa 2-3 giorni.
È un prodotto dolciario da forno a pasta morbida.
Ha base rotonda con crosta superiore screpolata e tagliata in modo caratteristico.
Contiene farina di frumento, zucchero, uova di categoria A, materia grassa butirrica, uvetta, scorze di agrumi canditi.
Il produttore può aggiungere in modo facoltativo: latte e derivati, miele, burro di cacao, zuccheri, lievito, aromi naturali, il conservante acido sorbico, il conservante sorbato di potassio, aromi fruttati.
Il panettone possiede tra le 330-360 calorie per 100 grammi.

IL PANDORO ha un impasto che deve lievitare per 18 o 36 ore al massimo.
Ha una forma caratteristica a tronco di cono con sezione ottagonale e una superficie esterna non crostosa, una struttura soffice e setosa, con una alveolatura minuta e uniforme.
Ha un aroma molto caratteristico di burro e vaniglia e in effetti contiene molto burro e vanillina o aromi di vaniglia.
Nel pandoro il burro è inserito con la “sfogliatura”, mentre nel panettone è inserito direttamente nell’ultimo impasto.
Il pandoro ha una pasta più gialla, è più morbido…e sa di brioche.
Le calorie possono arrivare a 410 per 100 grammi.

TANTE CALORIE

Come avete letto pandoro e panettone hanno entrambi un elevato contenuto calorico e non possono essere certo catalogati nei cibi dietetici.
Il pandoro però vince in termini di attentatore alla nostra linea!
Ma Natale viene una volta sola, quindi come regolarci?
Il trucco per non rinunciare a questi dolci caratteristici, è di ridurre le calorie del resto del pranzo o della cena, oppure di limitare la porzione, o ancora aumentare l’attività fisica prima, durante e dopo le feste.

Soprattutto in questo Natale, sediamoci a tavola e concediamoci delle dolci coccole culinarie, ne abbiamo tutti un po’ bisogno.

UOVA IERI E OGGI

Le uova: un alimento nutriente, facile da cucinare ed economico.
Ce ne parla la dottoressa nutrizionista Chiara D’Adda.

UOVA IERI E OGGI

Le uova sono state demonizzate per anni, adducendo motivazioni che oramai sono superate, per merito di studi nutrizionali aggiornati.
Tempo addietro si vedeva solo la necessità di limitare l’assunzione di grassi saturi e di colesterolo, contenuti all’interno delle uova, il tutto per prevenire il rischio di patologie cardiovascolari.
Oggi si è studiato a fondo questa relazione e si è visto che i grassi saturi non incrementano in modo significativo questo rischio e che la quasi totalità del colesterolo ematico deriva da sintesi a livello del fegato e non da quanto se ne assume con l’alimentazione.
Oggi le uova sono viste come un alimento che dona benessere, a patto naturalmente che non si soffra di allergie manifeste.
Per cui, piena riabilitazione di questo splendido cibo, fonte versatile di proteine e vitamine.

PROPRIETÀ NUTRIZIONALI

Le uova contengono acido stearico, che è un grasso saturo che viene convertito in monoinsaturo dal fegato, con effetti positivi nella protezione dalle patologie cardiovascolari.
Il tuorlo contiene tante proteine, numerose vitamine e micronutrienti molto utili al benessere dell’organismo:
1) vitamina D, vitamina E, K, A, B6, B12
2) antiossidanti
3) colina, che è un precursore dell’acetilcolina (neurotrasmettitore) e modulatore del metabolismo lipidico.
L’albume è un’ottima fonte di proteine, ma è composto sostanzialmente solo da queste, acqua e pochi nutrienti in piccole quantità.
Il contenuto proteico delle uova è quello a più alto valore biologico, infatti fornisce tutti gli aminoacidi necessari al nostro corpo e in quantità estremamente simili a quelle richieste dal corpo umano.

LE UOVA IN CUCINA

Le uova non devono mancare nella dieta di ciascuno di noi, senza abusarne, naturalmente e verificando l’origine controllata.
Il codice che viene apposto su tutte le uova in commercio indica la tracciabilità del prodotto e riporta le informazioni relative all’origine.
È consigliato prediligere uova biologiche provenienti da galline allevate a terra.
Ci sono molte ricette, ognuno può cucinarle nel modo preferito!
Meglio evitare le uova fritte o preparazioni che richiedano l’utilizzo di oli in cottura.
Se si amano strapazzate o all’occhio di bue, utilizzare una buona padella antiaderente, in modo da eliminare olio e burro.
Sode o alla coque, in camicia o al forno sono alcuni dei modi salutari per cucinare e gustare questo prodigioso cibo.

POLPETTINE AL SUGO DI RAPA ROSSA

Siete pronti per il pranzo natalizio?
Chef Livio vi propone una ricetta a base di polpettine di carne BIO Amica Natura, accompagnate da un appetitoso sugo di rapa rossa.
Seguite la ricetta e stupite la vostra famiglia, anche in questo “strano” Natale… si può!

INGREDIENTI

Polpettine Bio Amica Natura

PRIMA FASE
3 carote medie
1 cipolla
1 rapa rossa cotta
Acidulato di umeboshi (circa 2-3 tappini) o aceto
Sale qb
Acqua qb

SECONDA FASE
mezzo porro o 1 cipolla
1 carota
1 gambo di sedano
Salvia e rosmarino
Olio EVO

PREPARAZIONE

Prima fase
Tritare grossolanamente e far cuocere lentamente in pochissima acqua le verdure.
Quando queste saranno morbide, frullarle con la rapa e ottenere così un passato dal colore rosso/violaceo intenso.
Regolare la sapidità e l’acidità con umeboshi o aceto e sale.

Seconda fase
Tritare finemente le verdure e fare un soffritto con olio e acqua, fino a quando il trito sarà ben morbido.
Ora aggiungere qualche cucchiaiata della purea di rapa, allungare con acqua fino ad ottenere il colore rosso desiderato.
Far asciugare fino alla consistenza preferita.
Il colore fucsia della vostra purea di rape si stempererà con l’arancione delle carote del soffritto, facendovi così ottenere la magia di un colore rosso, bellissimo e perfetto, basterà procedere piano piano per mixare bene i colori.

Cuocere le polpette BIO ponendole ancora surgelate in padella con dell’olio.
Cuocere per 8 minuti a fuoco medio.

Impiattare mettendo una base di sugo e disponendo sopra le polpettine.
Stupite ora i vostri commensali, nessuno si accorgerà che il sugo è fatto con la rapa e della mancanza del pomodoro, provare per credere!

IMPASTARE FA BENE

Fare il pane in casa, ma anche la pasta, i dolci, la pizza, la focaccia, è oramai diventato un ottimo antidoto allo stress di questo periodo.
Ma può essere anche una scelta salutare.
Ci spiega il perché la dottoressa nutrizionista Chiara D’Adda.

IMPASTARE FA BENE

Cercare di mantenere questa tendenza sarà un’ottima cosa anche quando questo brutto periodo sarà passato.
Impastando in casa sapremo quali materie prime sono usate e le loro qualità nutrizionali, utilizzeremo meno sale e meno grassi, tutto a vantaggio di ingredienti di qualità, che hanno un buon impatto sul mantenimento della nostra salute.

FARINE ALTERNATIVE

Oggi vi voglio scrivere di farine “alternative” alla classica farina di frumento, quella più comunemente usata.

Farina di farro monococco o farina di enkir:
è un cereale antico, il suo utilizzo risale a più di 10000 anni fa, in zona Mesopotamia.
È adatta per quasi tutti i prodotti da forno.
Questa farina ha un colore giallo intenso, dovuto al notevole contenuto di carotenoidi.
Contiene antiossidanti come tocoferolo, minerali quali ferro, zinco, manganese.
Contiene glutine ed ha un indice glicemico abbastanza elevato.

Farina di amaranto o di Kiwicha:
è molto aromatica e la sua origine è da collocarsi nelle civiltà precolombiane, dove veniva considerato un cibo sacro.
Non contiene glutine, per cui va bene anche per chi soffre di celiachia.
Contiene tante fibre, calcio, ferro, triptofano, proteine, acido linoleico (lipide buono).
È indicata nella preparazione di biscotti o pane indiano.

Farina di segale:
viene usata per preparare il pane nero, ma anche tagliatelle.
Contiene buone percentuali di potassio, ferro, fosforo, vitamine dei gruppi B e E, acidi grassi polinsaturi.
Ha un indice glicemico moderato e poco glutine.

Farina di teff:
è un cereale che non contiene glutine ed è di origine antichissima.
Molto diffuso in Etiopia e Eritrea, ne esistono due tipi: bianco e rosso.
Fonte di niacina, tiamina, Vit B6, lisina, proteine. Si usa per preparare pizza, pane, dolci.

Le farine del futuro?
Sono le farine di legumi, tipo di lenticchie, ceci, soia.
Inoltre le farine di spinaci, patate, carote…

Molte di queste farine e di conseguenza i prodotti da loro ricavati, sono già ampiamente commercializzate. Non resta che provarle e vedere se soddisfano il vostro gusto.
Siate curiosi anche in cucina, sperimentate, soprattutto se questi “esperimenti” fanno del bene alla vostra salute!

FALAFEL BOWL

Conoscete i falafel?
Sono un piatto tipico della tradizione mediorientale, presenti principalmente nella cucina araba e in quella israeliana.
Amica Natura ha ideato la sua ricetta esclusiva di falafel surgelati, venduti al mercato estero.

Li abbiamo fatti provare a Alessandra, food blogger affezionata che ci propone ricette dal suo blog vegano La cucina di Ale.
Partendo dai falafel Amica Natura ha creato questa bowl ricca di colore, benessere e gusto!

INGREDIENTI

6 falafel Amica Natura
60 gr mix di quinoa e grano saraceno
insalata mista
1/2 avocado
peperone rosso a piacere
un cucchiaio olive nere
cipolla rossa a piacere
1 cucchiaino semi di chia
100 g yogurt di soia al naturale
mezzo cucchiaio di aceto di mele
qualche foglia di menta

PREPARAZIONE

Per prima cosa cuocere la quinoa e il grano saraceno, seguendo le indicazioni di cottura.
Preparare la salsa allo yogurt mescolando in una ciotola lo yogurt di soia, mezzo cucchiaio di aceto di mele, le foglioline di menta.

Cuocere i falafel Amica Natura mettendoli in padella ancora surgelati con un filo d’olio, oppure al forno.

Possiamo ora comporre la nostra bowl: in una ciotola di media grandezza adagiare la quinoa, a raggiera procedete con l’insalata, i peperoni tagliati a listarelle, le olive, la cipolla rossa, l’avocado tagliato a fettine e irrorato di succo di limone.
Unire i falafel e mettere al centro la salsa allo yogurt.
Spolverate con i semi di chia, un filo di olio a crudo e poco sale.
Il piatto è pronto!

CASTAGNE, IL SIMBOLO DELL’AUTUNNO

Vi piacciono le castagne?
Se le adorate, questo è il periodo giusto per gustarle nei vari modi in cui possono venir cucinate.
In effetti si può dire che la castagna è il simbolo dell’autunno ed è molto amata anche dai più piccoli, per merito del suo sapore dolce e zuccherino e della sua morbida consistenza.
Nel nostro appuntamento settimanale con la rubrica FOOD IS LIFE, la dottoressa nutrizionista Chiara D’Adda ci spiega le caratteristiche delle castagne.

LE ORIGINI

Sono i frutti della pianta “Castanea sativa”, che appartiene alla famiglia delle Fagacee.
Questa pianta cresce spontaneamente nei boschi e i frutti allo stato selvatico possono avere varie forme, dimensioni e sfumature di colori diversi.
I cosiddetti “marroni” invece provengono da alberi coltivati e proprio per questo sono più grandi e con forme più precise.
Dentro una buccia marrone, grande e resistente, c’è una polpa straordinaria per caratteristiche energetiche e nutritive.
Attenzione! La castagna del castagno europeo non deve essere confusa con la castagna dell’ippocastano. Quest’ultima è un seme e non è commestibile!

COME SI CONSUMANO

In passato la castagna trovava impiego nella produzione di farina di castagne.
Con gli anni questo utilizzo è andato diminuendo, ma rimane ancora, fortunatamente, diffusa la destinazione al consumo diretto: castagne al forno, bollite, in padella, arrosto, al vapore… e la produzione di confetture e marmellate.

PROPRIETÀ NUTRIZIONALI

Ricordo che la castagna è una delle più ricche fonti naturali di carboidrati, paragonabile solo ai legumi e ai cereali, ma il suo indice glicemico è inferiore di più del 50% di quello della farina bianca e pari a quello della farina integrale.
Questo vuol dire che una castagna sarà molto meglio di un cracker o di un grissino!
Bisogna solo mangiarle in quantitativi ragionevoli, senza eccedere.

All’interno di un pasto possono essere considerate un’alternativa ai cereali, non un frutto come d’abitudine di molte persone.
In effetti, una volta erano anche chiamate “il pane dei poveri
La castagna possiede inoltre contenuti in proteine, grassi mono e polinsaturi e a sorpresa contiene pure vitamina C e vitamine del gruppo B.
È ricca in potassio e povera di sodio.
Contiene abbastanza ferro, magnesio, calcio, fosforo, rame, zinco, manganese, acido folico
Si rivela un ottimo alleato del sistema nervoso, aiuta a contrastare l’ansia e lo stress e viene consigliate anche in caso di anemia.
È riccha di fibre e particolarmente adatta in caso di stipsi ostinata.

Non ci sono particolari controindicazioni al consumo di castagne, vengono però sconsigliate a chi soffre di diabete, colite, aerofagia e patologie legate al fegato.

La carne BIO ad alto valore

Mingardi Fabiola, marketing specialist Amica Natura, spiega la linea di carne biologica surgelata.
Il lockdown ha cambiato le abitudini di consumo degli italiani, rafforzando la sensibilità verso temi quali sicurezza, origine e sostenibilità del cibo.
Anche le referenze BIO Amica Natura hanno registrato un trend in crescita, confermando la tendenza di mercato.

Leggi l’intervista completa.

VOLERCI BENE CON TISANE, INFUSI E DECOTTI

Le temperature si sono visibilmente abbassate e le nuove disposizioni ci vincolano a stare a casa.
Un modo per prendersi cura di sé e coccolarsi è sorseggiare una bevanda calda.
Parliamo di tisane, infusi e decotti, che ci tengono compagnia quando ci tuffiamo sul divano, avvolti da una calda coperta, un buon libro o la serie tv preferita.
Cosa ne pensa la dottoressa nutrizionista Chiara D’Adda di queste bevande?

TISANE, INFUSI E DECOTTI

Sono ricche di profumo, sapore e virtù!
Si tratta di bevande molto diluite a base di erbe, realizzate a partire da acqua e piante officinali. Grazie all’effetto solvente dell’acqua calda o fredda, vengono estratte le sostanze benefiche presenti negli ingredienti vegetali.
Una volta preparate possono essere dolcificate con un po’ di zucchero oppure con del miele, ma questo passaggio non è obbligatorio, è solo questione di gusto personale.

CONOSCIAMO LE DIFFERENZE

TISANA: si ottiene tramite infusione o bollitura di varie parti come fiori, foglie, frutti, radici, corteccia, semi. Gli infusi e i decotti sono quindi due tipologie di tisane.

INFUSO: è una bevanda ottenuta facendo macerare in acqua bollente erbe o spezie.
Solitamente per preparare un infuso si usano le parti più delicate della pianta, soprattutto, fiori foglie, frutti.
Queste parti vengono immerse nell’acqua precedentemente portata ad ebollizione. Il tempo di infusione varia da erba a erba.
Prima di essere bevuto, l’infuso deve essere filtrato. Si parla di infuso anche quando l’infusione di erbe, spezie e simili viene effettuata in alcol.

DECOTTO: a differenza di ciò che accade per l’infuso, il decotto si ottiene facendo bollire le parti più dure della pianta: radici, corteccia, semi.
vengono immerse nell’acqua ancora fredda e poi portata ad ebollizione a fiamma bassa e lasciata sobbollire dolcemente per un tempo variabile.
Anche il decotto deve essere filtrato prima di essere assunto.

Riassumendo ci sono delle ottime ragioni per assumere una bevanda calda:
Riscalda le ossa
Aiuta ad idratarsi
Fa bene alla salute
È un ottimo antistress
Ti permette di fare il pieno di gusto con zero calorie
È un invito a volersi bene… e tutti noi dobbiamo volercene!

L’ANSIA CHE C’È

Che ansia!
Quante volte pronunciamo queste parole, soprattutto in questo particolare periodo in cui i media ci propongono in modo insistente aggiornamenti circa la pandemia Covid-19, notizie che poco ci confortano.
La dottoressa Chiara D’Adda affronta il tema dell’ansia, una patologia sempre più diffusa.

L’ANSIA CHE C’È

L’ansia sta diventando purtroppo parte integrante del nostro modo di essere, anche se rimane in molti casi nascosta bene.
Se necessario la nascondiamo anche a noi stessi, ma c’è.
Dobbiamo cercare di tenere i livelli di ansia sotto controllo, per evitare che tutto questo malessere sfoci in patologie ben più gravi.

In tempi normali è colpa della vita piena di stress, delle corse continue, dei pasti saltati, della stanchezza, della demotivazione, dell’irritabilità, del non riposare nel modo adeguato, delle richieste sempre più pressanti da parte di altri, ma anche da parte di noi stessi, oltre che (in alcuni casi) originantesi da una predisposizione familiare e genetica.
Comunque sia, l’ansia accompagna sgradevolmente la vita di molti di noi.
E se non si sta attenti, la testa e il fisico cominciano a cedere e non reggono più.

NUTRIRSI NEL MODO ADEGUATO

In qualità di medico nutrizionista è mia premura informare che gli stati d’animo che rendono faticosa la vita di tutti i giorni e che possono nascondere un inizio di depressione, nascono anche a tavola.
Certe carenze nutrizionali sono dannose per la salute del nostro cervello, che consuma molta più energia per attivare i suoi circuiti nervosi.
È doveroso, soprattutto in questo periodo, aver cura di ciò che mettiamo in tavola.

Attività fondamentali come il pensiero, l’elaborazione delle emozioni e il sonno, hanno bisogno che l’essere umano apporti un preciso e giusto quantitativo di carboidrati e proteine, sia derivanti dalla carne che dai vegetali, e grassi.
Sono i 3 macronutrienti che ci permettono di vivere.

L’ESSENZIALE

Bisogna sempre ricordare che sono i carboidrati e gli aminoacidi essenziali che si trovano nelle proteine a svolgere un ruolo fondamentale per il corretto rilascio della serotonina, il principale neurotrasmettitore il quale ha un effetto sedativo e tranquillizzante.
La serotonina viene in gran parte prodotta a livello del nostro apparato gastroenterico, da qui l’estrema importanza di avere cura di questo apparato.
Cosa a cui non tutti pensano!

Inoltre è necessario (sempre secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità) non fare mai mancare nel nostro piatto vitamine e minerali, le cui carenze possono provocare perdita di memoria, affaticamento mentale, instabilità emotiva.
Vitamina A e le vitamine del gruppo B (B1, B3, B9, B 12) sono determinanti sia per il passaggio di informazioni fra le cellule del sistema nervoso, sia per mantenere intatta la membrana dei neuroni, che garantiscono una corretta elaborazione delle informazioni.

Essenziale che la vitamina D non sia in carenza!
Sapete che stati depressivi di ansia si curano anche con un giusto apporto di vitamina D?
Non vi siete mai chiesti perché la vacanza e l’esposizione al sole ci aiutano così tanto a star bene, a sentirci meglio?
Tutto merito della vitamina D!
Importantissimi anche minerali come rame e magnesio.
Una loro carenza può diminuire l’ossigenazione cerebrale e l’eccitabilità nervosa, ossia la reazione agli stimoli esterni.
E non dimentichiamoci dello iodio, del ferro, dello zinco.

Ricordiamoci sempre che un regime alimentare vario, basato su una dieta sana ed equilibrata, è sufficiente a fornire all’organismo tutti i nutrienti di cui ha bisogno.
La salute, anche quella psichica, dobbiamo cercarla e conservarla anche nel nostro piatto!

RATATOUILLE DI VERDURE, NUGGETS BIO E POLPETTINE… GUSTO E COLORE IN UN UNICO PIATTO

Torna l’appuntamento con Amica Natura Chef!
Inauguriamo la collaborazione con Chef Livio, per lavoro e per passione sempre ai fornelli!
Oggi ci propone una ricetta semplice ma gustosa, ideale per chi vuole preparare un buon piatto senza incorrere in preparazioni lunghe e complicate.

INGREDIENTI

Nuggets di pollo BIO Amica Natura
Polpettine di soia Amica Natura
1 cipolla rossa
2 carote
1 peperone giallo
1 zucchina
2 pomodori San Marzano
6 rapanelli
Capperi
Sale
Pepe
Olio EVO
Marmellata di cipolle BIO

PREPARAZIONE

Iniziare preparando la ratatouille di verdure.
Pulire le verdure e tagliarle grossolanamente.
Prendere una padella abbastanza capiente e mettere un filo d’olio EVO, per prime mettiamo a cuocere le verdure più dure, in questo caso carote, peperoni e rapanelli.
Dopo qualche minuto aggiungere anche la zucchina e i pomodori; infine la cipolla e i capperi.
Salare e pepare a piacere, completare la cottura per circa 15 minuti.

Mentre attendiamo che completi la cottura della ratatouille, prepariamo i nuggets di pollo Bio e e le polpettine di soia.
La cottura ideale è al forno, da preparare caldo a 200°.
Mettere per primi i nuggets, che necessitano di una cottura di 15 minuti; aggiungere poi le polpettine di soia per le quali bastano 10 minuti.

È giunto il momento di servire il nostro piatto: adagiare qualche nuggets e qualche polpettina, abbondare con la ratatouille di verdure e completare con un cucchiaio di marmellata di cipolle BIO.
Una cena equilibrata e sana, senza rinunciare al gusto!
Buon appetito!