Allergia in Primavera, la relazione con gli alimenti

Torna puntuale la rubrica del martedì, “Food is Life”, in cui la nutrizionista di Amica Natura, la Dottoressa Chiara D’Adda, affronta i temi più importanti di alimentazione, salute e benessere. Oggi, in vista del cambio repentino di temperature e dell’arrivo prossimo della Primavera, la Dottoressa D’Adda ci spiega il rapporto tra allergia in Primavera e la relazione allergica in relazione all’assunzione di determinati alimenti.

Allergia in Primavera, le cause

“Questa situazione atmosferica, così anomala, pazzerella e con temperature molto al di sopra delle medie stagionali, ha purtroppo anticipato una serie di patologie su base allergica legate alla risposta individuale.

L’allergia è un’eccessiva reattività dell’organismo,  causata da un’inappropriata risposta delle immunoglobuline E (IgE ) a particolari antigeni definiti ALLERGENI. Tale risposta è legata al rilascio di mediatori, tra i quali l’ISTAMINA, da parte di mastociti e basofili.

I sintomi delle allergie primaverili

Clinicamente le sindromi allergiche possono colpire:

💥 intestino ( allergie gastro-intestinali)
💥 apparato respiratorio e oculare (rinite, asma, oculorinite)
💥 cute (orticaria, eczema, dermatite)

La Primavera si sta già facendo sentire e questo fa pensare ad una stagione anticipatamente complicata per i soggetti allergici. Per esempio nei giorni di bel tempo la concentrazione dei pollini di betulla nell’aria è già alta e nei prati cominciano a spuntare le prime graminacee.

C’è bisogno di un approccio che integri diverse strategie di terapia e che possa consentire di attraversare questo periodo in maniera serena. Sapete che è molto importante conoscere il termine ✅CROSS- LINK? Indica reazioni allergiche scatenate nello stesso individuo  da cause apparentemente non correlabili fra di loro, in particolare il polline e alimenti di origine alimentare.

Allergia a Primavera e alimenti, qual è la relazione?

Alla loro base c’è una risposta immunitaria nei confronti di proteine simili fra di loro.
Il 70% delle persone allergiche ai pollini soffre di reazioni crociate con gli alimenti. Nei periodi in cui le allergie si manifestano è molto importante controllare e ridurre anche gli alimenti che cross linkano con i noti allergeni.”

Qui di seguito vi fornisco un esaustivo riassunto:

allergia a primavera, relazione con gli alimenti

Alimenti che fanno bene alla memoria e al cervello

Arriva anche questa settimana, sempre puntuale di martedì, l’appuntamento con la rubrica di Amica Natura “Food is Life” a cura della nostra nutrizionista, la Dottoressa Chiara D’Adda, medico chirurgo, medico specialista in nutrizione e salute e medico della squadra di serie A1 Basket Brescia Leonessa.

Siamo sempre più vicini alla Primavera ed è tempo di pensare a prenderci più cura della nostra salute, in modo da vivere al meglio la bella stagione. Parliamo oggi di un altro argomento di fondamentale interesse per salute e benessere, ovvero degli alimenti che fanno bene alla memoria e al cervello. Scopriamo quali sono.

 

La tua cura di bellezza inizia a tavola. E sapete che oltre alla bellezza somatica (del corpo) è altrettanto importante la “bellezza ” del vostro cervello , della vostra mente, del vostro essere.

Bisogna rimanere giovani di testa il più a lungo possibile, e conservare un’ottima memoria.
Il cervello funziona pressapoco come un computer. E un computer può avere in dotazione una memoria anche molto capiente, ma se il processore interno non è performante, è lento o danneggiato è difficile accedere con facilità a tutte le informazioni e utilizzarle. Tenete anche presente che il cervello fino a 30 anni circa non presenta problemi ad elaborare velocemente le informazioni. Dopo i 30 anni, ahimé, si ha un graduale rallentamento.

Ma la buona notizia è che la salute del nostro cervello inizia a tavola… A lungo andare le cellule cerebrali rimpiccioliscono e muoiono con una conseguente perdita di memoria. Quali cibi sono nostri amici per ritardare questo processo? Sono dei cibi intelligenti, da portare in tavola il più possibile unendoli ad esercizi fisici aerobici.

Eccoli:

Verdura
Olio d’oliva
Frutta secca
Frutti rossi
Aromi e spezie
Cioccolato fondente
Cacao
Caffè e te’ verde
Pesce frutti di mare
Vino rosso (poco 😉)
Legumi
Pollame
Uova
Alimenti fermentati
Cereali integrali
Carne rossa
Piccole quantità di burro

È importante tenere sotto controllo la glicemia, perché se questa va fuori dai valori normali, l’insulina è impossibilitata a fare il proprio lavoro e le cellule nervose mancano della giusta energia con un conseguente declino cognitivo precoce, fino ad arrivare alla distruzione di parte delle cellule cerebrali e riduzione del volume del cervello e della memoria. Scegliere alimenti a basso indice glicemico, che tengono in quiete insulinica e abbassano l’infiammazione cellulare.

Altri fattori decisivi per il benessere e la salute della memoria e del cervello:

Molto importante è anche avere un sonno ristoratore che ci aiuta a gestire lo stress.
Tenere sotto controllo il girovita
Ridurre moltissimo zuccheri e farine raffinate.
Ridurre il sale.
Stop super alcolici.

E che ne dite di provare il digiuno intermittente?

 

Alimenti che fanno bene alla tiroide #FoodIsLife

Come promesso la scorsa puntata, la Dottoressa Chiara D’Adda, medico chirurgo e nutrizionista, ci parla oggi in occasione della rubrica “Food is Life” di un argomento molto importante e interessante, ovvero quali sono gli alimenti migliori per un buon funzionamento della tiroide e per cercare di prevenire potenziali disturbi. Vediamo allora insieme alla Dottoressa, quali sono gli alimenti che fanno bene alla tiroide.

I carciofi fanno bene al fegato e quindi proteggono la tiroide

I Carciofi ➡️ mantengono sano ed efficiente il fegato, che è l’organo in cui si verifica l’evento fondamentale, quello della conversione del T4 in T3. Essi contengono sostanze depurative e ferro. Se li consumate crudi, affettati in sottili rondelle e conditi con succo di limone e olio e poco sale, manterranno inalterate le tante proprietà che posseggono.

Il succo di limone è ricco di vitamina C, che aumenta l’assorbimento del ferro.

Olio di cocco,  tantissimi i benefici per la tiroide

Olio di cocco, oramai entrato come ingrediente anche nella nostra cucina e che bisognerebbe imparare ad usare di più!  Ricco di acido laurico, caprilico, caprico, i quali sono annoverati nei grassi salutari. Ha effetti benefici e soprattutto antinfiammatori per l’intestino e di conseguenza per il sistema immunitario in esso contenuto. E si sa che il sistema immunitario aiuta l’equilibrio della funzionalità tiroidea.

Cereali integrali, un toccasana per alleviare i processi infiammatori

➡️ I cereali integrali hanno un indice glicemico basso e quindi l’insulina non avrà picchi eccessivi ,che sono quelli che favoriscono i processi infiammatori  che possono influenzare il quadro ormonale generale. L’insulina in quiete è il passaporto per una condizione di salute del nostro organismo. Preferire quelli senza glutine! E metterli in ammollo 6/8 ore prima della cottura, perché così facendo si eliminano i fitati, fitonutrienti che li ricoprono e che ostacolano l’assorbimento di vitamine e minerali.

La frutta secca in guscio, iniezione di benessere

I pistacchi contengono tirosina, aminoacido precursore degli ormoni tiroidei. Le noci del Brasile contengono selenio in buona quantità.
Lo sapete che con tre noci al giorno si ottiene la quantità necessaria al  buon funzionamento della tiroide ?

Prodotti marini, pesce, molluschi bialve, crostacei, fonte di iodio

Attenzione però, il pesce non va stracotto, altrimenti si alterano gli Omega3 in esso contenuti.

Carni ricche di zinco, come manzo, tacchino e agnello

Un altro alimento benefico per il buon funzionamento della tiroide è la carne, in questo caso la carne ricca in zinco, come manzo, tacchino e agnello.

Germe di grano, semi di zucca, semi di girasole, semi di sesamo

Questo tipi di semi sono ricchi di zinco, minerale importantissimo per la tiroide, perché favorisce le reazioni enzimatiche utili al metabolismo degli ormoni tiroidei.

Probiotici come yogurt, latte fermentato, crauti, miso

Mantengono in equilibrio la flora intestinale,  contrastando la permeabilità,  riducendo gli stati infiammatori  e rinforzando il sistema immunitario.

Cavoli, cavolfiori e broccoli

Abbondare con cavoli, cavolfiori, broccoli, ma ben cotti, perché la cottura eccessiva  disattiva i meccanismi con cui le crucifere interferiscono con l’azione dello iodio sugli ormoni tiroidei, limitandone la funzione.

Frutta e verdura di stagione

➡️ meglio verdure crude,  perché nell’acqua di cottura si disperdono i minerali,  grandi alleati della tiroide e a temperature superiori a 60 gradi si riducono le vitamine. Ricordo che porri e asparagi contengono anche iodio.

I cibi invece dannosi per la tiroide?

Cercare di  limitare i cibi contenenti glutine, possono dar luogo a “mimetismi molecolari”. Niente eccessi con latte e formaggi, potenzialmente a rischio di mimetismo molecolare e ricchi in calcio, minerale molto prezioso per le ossa, ma tendenzialmente antagonista dello iodio e quindi poco amico della tiroide.

 

 

 

 

 

Tiroide, come proteggerla e prevenire disturbi

Di martedì, come ben sapete, è tempo di “Food is Life”!

Oggi la nutrizionista di Amica Natura, la Dottoressa e medico chirurgo Chiara D’Adda, che se ci seguite ormai conoscerete molto bene per essere anche il medico della squadra del Basket Brescia Leonessa, ci parla di un’altro tema molto importante per la salute e il benessere di tutti: come proteggere la tiroide e cercare di prevenire alcuni potenziali disturbi.

“Proteggi la tiroide!

La tiroide è un organo impari, situato nella regione anteriore del collo, alla base della lingua. Pesa circa 40 grammi ed è  composta da due lobi, congiunti da un istmo. Sembra quasi una piccola farfalla. È una ghiandola endocrina che produce ormoni veramente importanti per molte funzioni dell’organismo, quali : pressione arteriosa, frequenza cardiaca, temperatura, umore e soprattutto regolazione del metabolismo corporeo. Regola quindi la capacità di gestire al meglio le risorse energetiche.

La tiroide influenza anche lo sviluppo scheletrico e cerebrale, lo sviluppo della pelle e dell’apparato pilifero e ha azione anche sugli organi genitali. Purtroppo le patologie legate a questa ghiandola sono in preoccupante aumento e perciò è bene conoscere il suo funzionamento e cosa si può fare per aver cura di essa, anche attraverso l’alimentazione giusta.

Come controllare le attività degli ormoni della tiroide e cercare di prevenire disturbi?

 Attraverso semplici esami ematici (del sangue) si può misurare il livello e l’attività degli ormoni prodotti dalla tiroide:

💥 TSH ( prodotto dalla
Ipofisi)

💥 TRIIODIOTIRONINA
(T3 )

💥 TIROXINA (T4 )

🔵 reverse T3

🔵 anticorpi tiroidei

A seconda dei risultati ottenuti, il medico specialista saprà emettere una diagnosi.
Ma prima di arrivare alla malattia, se si può,  meglio prevenire vero? Come?
Ecco per voi qualche piccolo suggerimento:

depurare il fegato. È nel fegato che il T4, ormone non attivo,  si trasforma in T3 ➡️ ormone che mette il turbo al metabolismo,  mantiene la mente attiva e lucida, ci aiuta a regolare il ritmo cardiaco e l’alternanza sonno/veglia. Se il fegato è grasso (steatosi epatica)o in sofferenza questa riconversione è più faticosa, tanto che si può avere una tiroide perfettamente funzionante, che produce in modo adeguato il T4 , ma un deficit di T3. Da qui la regola di depurare il fegato con un’alimentazione corretta.

curare l’intestino. Se l’intestino è infiammato e permeabile è anche molto più facile che si verifichi il cosiddetto “mimetismo molecolare”. Ossia virus ma anche molecole di cibi particolari (es. glutine, proteine del latte) che mimano le molecole della tiroide, mandando in confusione il sistema immunitario e spingendolo ad aggredire la tiroide stessa, in chiave difensiva. Da qui la nascita di malattie autoimmuni.

evitare le diete estreme e poco equilibrate. Riduzione drastica delle calorie e sbilanciamenti nutrizionali fanno aumentare il reverse T3 ( il freno del metabolismo) quindi senso di stanchezza e difficoltà a perdere peso.

combattere lo stress, e con esso il conseguente aumento del cortisolo.

fare attività fisica .  Il movimento fa consumare gli ormoni tiroidei e questo spinge la tiroide a riprodurli, con effetti rigeneranti e benefici.

✅ lavare benissimo frutta e verdura. Residui dei pesticidi interferiscono con l’attività della tiroide.

Attenzione alla plastica che rilascia ftalati e bisfenolo A, sostanze simili ai pesticidi che alterando il metabolismo possono rallentare l’attività tiroidea. Per conservare i cibi scegliere il vetro oppure plastica e padelle antiaderenti certificate BPA free.

Nel mio prossimo intervento vi parlerò dei cibi da consumare e che proteggono questa fondamentale ghiandola, così preziosa per la nostra vita e le cui patologie sono purtroppo in continuo aumento.

Arrivederci!

Pilates, quali sono i benefici associati al mangiar sano?

Uno stile di vita curato e attivo può essere un’ampia fonte di benessere psico-fisico. Lo ha spiegato questa settimana la Dottoressa Chiara D’Adda, che con la rubrica “Food is Life” ogni settimana affronta un diverso tema legato a salute, nutrizione e stare bene. Proprio questa settimana la Dottoressa Chiara ha parlato di prevenzione, ricerca e stili di vita e uno dei pilastri del sentirsi al massimo della forma è proprio lo sport.

Abbiamo già parlato di alcune tra le più famose pratiche sportive all’aria aperta e degli innumerevoli benefici per tutto l’organismo e per calmare l’ansia e lo stress, come ad esempio il nuoto, il trail running, l’escursionismo o trekking.

Oggi scopriamo i tantissimi benefici per la nostra salute, sempre legati ad un’alimentazione sana e bilanciata, di un’altra disciplina, che si può scegliere di praticare sia all’aperto che in palestra,  il Pilates.

Quali sono i benefici del Pilates?

Il Pilates è una disciplina sportiva adatta a tutti, che sviluppa i muscoli, rinforza gli addominali, migliora la flessibilità ed elasticità della colonna vertebrale, migliora la postura e la stabilità di bacino e spalle, previene molte tipologie di dolori addominali, allunga e fortifica la muscolatura. Inoltre praticare Pilates, associato ad uno stile di vita salutare e un regime alimentare ben bilanciato, permette di liberarsi dallo stress, dall’ansia, e regala un senso di benessere generale.

Ci sono molti metodi per praticare Pilates, per allungare i muscoli, per forticarli, come sport complementare alla corsa, con il supporto di strumenti come il ring (anello) o ancora la palla. L’importante è praticare Pilates almeno 3 volte  a settimana regolarmente e abbinarlo ad una dieta bilanciata, sana, ricchi di alimenti vitaminici e anti-infiammatori.

Leggi tutti consigli su alimentazione, benessere e sport a cura della nutrizionista di Amica Natura Chiara D’Adda.

 

 

 

Arance della Salute 2019, parliamo di prevenzione

Nell’appuntamento “Food is Life” di questa settimana, la Dottoressa Chiara D’Adda, medico chirurgo, nutrizionista e medico della squadra del Basket Brescia Leonessa, ci parla della prevenzione della malattia oggi e dell’importanza della ricerca medica in questo campo.

Arance della Salute 2019, l’importanza di prevenzione e ricerca

“Sabato 26 gennaio è stata la giornata delle arance della salute 🍊🍊🍊🍊 promossa da AIRC (Associazione italiana per la ricerca sul cancro). Un appuntamento che si rinnova tutti gli anni. Le avete acquistate? Mi auguro di sì, abbiamo il dovere di sostenere la ricerca.

La prevenzione è la base del nostro star bene…
🔴 “Prevenire: letteralmente vuol dire “arrivare prima”, ossia fare tutto il possibile per impedire l’insorgenza di una malattia, per intercettarla prima che sia poi più faticoso e difficoltoso curarla, per ritardarne l’evoluzione.

Si parla di :

Prevenzione primaria ➡️  evita o contrasta l’insorgere di una patologia.

Prevenzione secondaria ➡️ è legata alla diagnosi precoce di una patologia nascente.

Prevenzione terziaria ➡️ cura e riduce i danni prodotti da una patologia, limitando le complicazioni.

La vera prevenzione primaria nasce nel quotidiano e cosa c’è di più quotidiano dell’alimentazione? Cosa c’è di più quotidiano del cibo che ogni giorno, regolarmente (minimo tre volte al giorno) introduciamo dentro di noi? Ne convenite che siamo responsabili (per un buon 80%) attraverso i nostri comportamenti (alimentari e non ) del nostro star bene?

✅Per la prima volta, all’inizio di questo millennio, la mortalità per cancro ha incominciato a diminuire e il merito di di questa bellissima svolta, va anche alla prevenzione. Si sa che il cancro è una malattia genetica e ambientale. Lo stile di vita individuale influisce sia sull’incidenza dei tumori, sia sulla curabilità, perché seguendo i programmi di diagnosi precoce è possibile scoprire le alterazioni iniziali e intervenire nella fase in cui il tumore è trattabile, per lo più con terapie non invasive, che rispettano la qualità di vita delle persone.

L’altra grande svolta storica di inizio millennio è la decodifica del genoma umano. Lo studio del DNA ha infatti spiegato e rafforzato i dati che l’epidemiologia ha raccolto per anni. Si sapeva che alcuni alimenti sono in parte responsabili di una larga quota di forme tumorali e si sapeva che al contrario alcuni alimenti hanno un grande valore protettivo, ma non si sapeva il perché. La lettura del genoma ci ha permesso di capire che questi cibi “protettivi”, contengono gli “antiossidanti”,  che sono in grado di proteggere i nostri geni da mutazioni che trasformano cellule sane in cellule tumorali.

Gli antiossidanti sono anche in grado di combattere l’infiammazione delle nostre cellule,  principale causa delle modificazioni nocive. In futuro la conoscenza del genoma delle piante ci condurrà ad individuare ancora meglio i cibi anticancro e a consigliare diete personalizzate in grado di proteggere meglio la singola persona dal rischio individuale di sviluppare alcuni tipi di tumori.

Sta nascendo e sta facendo passi da gigante , una disciplina dedicata a questo obiettivo : la NUTRIGENOMICA. Attendiamo con impazienza i progressi e gli sviluppi di questa affascinante prospettiva.

Vi siete mai chiesti come sarà il cibo del futuro ?

➡️ sarà attento alla salute, ma anche con un occhio ben aperto sulla salute dell’ambiente che ci circonda.
Sarà buono per noi e buono con la Terra e per la Terra.
E tanto dipende anche dalle nostre azioni e dalla volontà di aiutare la ricerca…

Al prossimo appuntamento con Food is Life!

Dieta in menopausa, cosa mangiare #foodislife

Oggi la Dottoressa Chiara D’Adda, medico nutrizionista e medico della squadra di basket di serie A Basket Brescia Leonessa, ci parla di un argomento molto importante per l’universo femminile, la dieta alimentare durante un periodo delicato per la donna come la menopausa.

“Oggi vi parlerò di un argomento strettamente collegato all’universo femminile 👱‍♀️👩: la menopausa💥.
Tempo addietro era considerata quasi una sorta di menomazione, qualcosa quasi da tener segreta e di cui vergognarsi,  l’entrata ufficiale nella vecchiaia😔😕 . Terminava il periodo fertile e la vita prendeva un’altra direzione, non sempre piacevole.
Per fortuna oggi tutto è cambiato 😊 ! La consapevolezza del proprio corpo permette di vivere questo delicato  periodo della vita della donna in modo molto sereno e senza grossi problemi.
Sei ancora relativamente giovane, ma non vuoi arrivare impreparata alla menopausa? Hai superato gli “anta” e senti che qualcosa è cambiato ? Temi le vampate, l’umore nero, i chili in più, i cambiamenti nella vita della coppia? Naturalmente il primo passo e parlarne col ginecologo di fiducia per sgomberare il campo dalle paure e poter vivere questa importante stagione della vita con serenità.
Lo stile di vita e l’alimentazione giocano un ruolo importantissimo.
Tenete presente che il periodo di premenopausa inizia nei 3 – 7 anni precedenti l’effettiva menopausa. Il ciclo è ancora presente, ma gli ormoni iniziano a “fluttuare” cambiando proporzioni fra di loro. Cala il progesterone, calano gli estrogeni, tendono a prevalere gli androgeni anche se in un modo relativo. È per questo motivo che bisogna giocare d’anticipo. Diminuisce la leptina ( che da il senso di sazietà) e cala la serotonina ➡️ voglia di dolci la sera, a scopo compensatorio.
Una buona menopausa dipende anche dalla bilancia.  Bisogna mantenere il peso costante e perciò investire in un stile di vita corretto : movimento fisico , controllo del peso e controllo dell’infiammazione,  infiammazione data da una  alimentazione errata.  Cosa si può fare ?
💥 Ridurre gli zuccheri . Attenzione alle bevande dolci. Oltre a favorire i picchi glicemici ( si ingrassa),  contengono sostanze che favoriscono l’osteoporosi.
💥 Ridurre l’uso del   sale. In caso contrario, si favorisce la ritenzione idrica, l’innalzamento della pressione arteriosa, l’eliminazione del calcio attraverso le urine. Usare spezie e erbe aromatiche !
💥 Ridurre i grassi saturi e favorire l’uso dei grassi insaturi , quelli buoni ➡️ esempio: olio evo, semi oleosi, omega 3 e 6 , avocado, pesce. I grassi non vanno eliminati, ma scelti con criterio.
💥 Attenzione alle diete iperproteiche. Favoriscono l’eliminazione del calcio attraverso le urine e dunque diventano come un boomerang,  aprendo la strada all’osteoporosi. Bisogna scegliere cibi proteici giusti: carne bianca, legumi, pesce , alcuni formaggi, uova ( soprattutto l’albume, ricco di proteine, ma povero di colesterolo e grassi ).
💥 Usare cibi a base di soia, ma senza esagerare.
💥 Via le sigarette se siete fumatrici accanite. Fanno male a tutte le età,  ma in menopausa ancora di più. Lo sapete che recenti studi hanno dimostrato che il fumare anticipa anche di due anni la menopausa 😱?
💥 Abbiate cura del vostro intestino. Con il trascorrere degli anni si riduce la produzione di bile, l’intestino è più stanco e accumula con maggior facilità le tossine che in giovinezza eliminava senza problemi. Si riduce in generale il metabolismo e l’organismo fa fatica ad assimilare gli alimenti e i loro nutrienti. Diminuire la quantità di cibi assunti è una buona regola! Scegliere la qualità e non la quantità  !
💥 Camminare, camminare ,camminare…O ancora meglio praticare un’attività fisica adeguata.
💥 Coltivare la vostra mente. Non lasciare nell’inattività il vostro cervello e i vostri sentimenti…

Trekking, fa bene al corpo e alla mente #FeelGood

Perchè il trekking fa bene? Che benefici apporta all’organismo e alla mente?

Camminare in montagna e in alta montagna è un vero toccasana per migliorare il tono dell’umore, allenare il fiato e dare una botta di vita e di ossigeno a tutto il sistema cardiocircolatorio e immunitario. Camminare in salita, rinforza i muscoli e tonifica e in più sì è per tutto il tempo  all’aria aperta, a contatto con panorami mozzafiato e viste scenografiche.

La bellezza della natura allontana lo stress e rilassa la mente, aumentando il livello di benessere generale.

Certo per fare trekking bisogna allenarsi gradualmente, in special modo se non si è abituati a fare attività fisica. Si può facilmente iniziare con percorsi facili, non troppo ripidi e non troppo lunghi e mai soli, per evitare spiacevoli incidenti.

Alimentazione corretta per fare sport in montagna

Prima di tutto in montagna e in generale quando si fa sport, diventa molto importante bere acqua o acqua con sali minerali, costantemente, per evitare crampi ai muscoli. Piccoli spuntini leggeri e nutrienti, sani, a base di frutta secca o di barrette energetiche sono l’ideale, ma poi quando tornate a casa, coccolatevi con un pasto completo e ricco di vitamine, anti-ossidanti e proteine.

Camminare in montagna, qual è la migliore dieta alimentare?

La dieta alimentare di un’escursionista deve essere ricca di sali minerali, di vitamine, di proteine di origine animale o vegetale. Per esempio, l’alimentazione in montagna deve essere ricca di acqua, latte, uova, formaggi, carne o soia, verdura, frutta e frutta secca.

Qual è la differenza tra il termine hiking e trekking?

Il termine “hiking” molto usato dall’avvento dei social, indica una lunga passeggiata o escursione nel bel mezzo di un panorama naturale di un solo giorno, non solo sport quindi, ma anche contemplazione della meraviglia della natura.  Con il termine trekking invece, si indica  un’attività ad arco temporale più lungo, di almeno due giornate, per esplorare sentieri più articolati e avventurosi.

Differenza tra congelato e surgelato, scopriamo quali sono

Qual è la differenza tra congelato e surgelato? Si può tranquillamente congelare alimenti a casa? Si ottiene un risultato equivalente ad un prodotto surgelato industrialmente? Gli alimenti surgelati hanno lo stesso profilo nutritivo di quelli “freschi”? Scopriamolo insieme.

Ancora nel 2018 si assiste in Italia ad un gap comunicativo per quanto riguarda le definizioni di surgelato, congelato e refrigerato. In special modo sono ancora molto vivi i più famosi pregiudizi sul surgelato, classificandolo come alimento di qualità comunque inferiore. Vale per tutti i prodotti surgelati? Quali sono le differenze tra di essi? E qual è la differenza con un prodotto/alimento congelato a casa?

La risposta è chiara, non tutti i prodotti surgelati sono uguali, proprio come non tutti i prodotti refrigerati lo sono. Da dove vengono le materie prime? Che lavorazioni industriali hanno subito? Si tratta di prodotti italiani o come nel caso di grandi multinazionali di alimenti esteri? I surgelati sono tutti senza conservanti? Perché scegliere un prodotto surgelato rispetto ad uno fresco? O uno “fresco” rispetto al surgelato? Qual è la differenza tra prodotto refrigerato, surgelato e congelato?

Le differenze tra fresco, surgelato e congelato

LA REFRIGERAZIONE

Nel settore della conservazione alimentare, si parla di prodotto refrigerato (chiamato “fresco” solo perché conservato nel banco frigo) quando gli alimenti vengono portati ad una temperatura tra  0°C e 10°C per rallentare (ma non bloccare) il veloce reperimento di qualsiasi alimento. I prodotti refrigerati possono quindi essere conservati per un lasso di tempo molto breve, massimo di due settimane se vengono rispettate le normative, nei classici banchi frigo dei supermercati.

LA CONGELAZIONE

La congelazione invece è un metodo casalingo o industriale in cui i cibi vengono portati  a temperature tra -7°C e -12°C (che per il pesce e la carne arrivano -18°C) e vengono addirittura conservati temperature tra -10°C e -30°C. La congelazione è differente dalla surgelazione,  è infatti una tecnologia meno efficiente, che non permette di mantenere tutti i valori nutritivi intatti al momento della scongelazione. Non essendo una tecnica abbastanza veloce, la congelazione non intrappola tutte le cellule in micro particelle, ma in macro particelle, che in special modo nel caso di carne e pesce, al momento delicato della decongelazione, spaccano la cellula, rischiando di far perdere le sostanze nutrizionali contenute al suo interno. Sicuramente è un metodo alternativo che allunga la vita degli alimenti, ma decisamente non è il più ottimale.

LA SURGELAZIONE

Arriviamo alla surgelazione, processo scientifico e tecnologico molto differente dalla congelazione. La surgelazione è un processo ultra moderno che permette di portare gli alimenti in brevissimo tempo alla temperatura di -18°C, ed è proprio la rapidità di raffreddamento determina la formazione di micro-cristalli di acqua che non danneggiano la struttura biologica degli alimenti. Le valenze organolettiche e nutrizionali (proteine, vitamine, carboidrati, ecc.), la struttura e il sapore dei cibi rimangono, pertanto, inalterati rispetto al prodotto originale. Se avviene nel rispetto della catena del freddo, la surgelazione è -come scientificamente provato- il miglior sistema di conservazione degli alimenti.

Il prodotto per poter essere venduto con il termine “surgelato” deve poi seguire delle specifiche a livello normativo e legislativo. Massima qualità e freschezza della materia prima originale deve essere garantita, solo i migliori prodotti e al massimo punto di freschezza possono essere trasformati in surgelati.

Alcuni vantaggi…

Dopo aver sfatato alcune leggende metropolitane sul fatto che tutti i surgelati a prescindere siano alimenti di serie B, come durante tutta la selezione della nostra spesa dobbiamo fare attenzione alle etichette, alla provenienza e alle certificazioni dell’azienda agroalimentare che c’è dietro alla marca. Nel caso di Amica Natura, la garanzia di qualità italiana e le innumerevoli certificazioni alimentari a livello internazionale (BIO, Kosher, IFS FOOD) offrono al cliente la sicurezza e la qualità della Alcass SpA, un’azienda storica del settore alimentare italiano.

I benefici del nuoto per sentirsi al meglio #FeelGood

Un’alimentazione sana e bilanciata porta al nostro organismo molti benefici, a breve e lungo termine. Con l’aggiunta della giusta dose di sport e attività fisica ed uno stile di vita quindi attivo, si può raggiungere un giusto equilibrio ed un rilassante benessere psico-fisico.

Nell’ultima puntata della rubrica di Amica Natura #FeelGood abbiamo scoperto alcuni tra i punti a favore della corsa in mezzo alla natura o trail running mentre oggi scopriamo i maggiori benefici di uno sport acquatico molto conosciuto e praticato, il nuoto, a livello amatoriale e non agonistico, amato da tantissime persone di ogni età.

Benefici del nuoto in piscina

Quali sono i benefici del nuoto in piscina? Sicuramente nuotare in piscina permette di praticare questo sport costantemente, durante tutto l’anno e tutte le stagioni.

Il nuoto permette un allenamento costante, senza troppo impatto sull’apparato scheletrico ed è un ottimo rimedio anti-stress, per scaricare tensioni e contro l’ansia. Inoltre il nuoto praticato costantemente tonifica dolcemente i muscoli ed ha un impatto generale benefico su tutto l’organismo.

Il nuoto in mare, libertà e benessere

Il nuoto in mare trasmette senza dubbio una sensazione di completà libertà, energia e vitalità. In estate ancor di più, nuotare in mare è un toccasana di bellezza, contro stress e nervosismo, ideale per rilassarsi e restare in forma in un modo decisamente piacevole.

Nuotare in gravidanza, tanti benefici con la giusta cautela

Si può continuare a nuotare in gravidanza? Con le giuste cautele e precauzioni e con il via libero del proprio medico, il nuoto in gravidanza fa bene a mamma e bebè nel pancione. Il nuoto alleggerisce anche alcuni sintomi fastidiosi della dolce attesa, come la ritenzione idrica e l’appesantimento generale. Attenzione però, aspetta il via libera e segui attentamente le indicazioni del ginecologo di fiducia prima di metterti in vasca!

Nuoto per bambini, i benefici per i più piccoli

Il nuoto è senza dubbio un ottimo sport per i bambini. Rinforza i muscoli e la fiducia in se stessi.  Un corso di nuoto è anche essenziale per sentirsi sicuri in acqua.

Nuoto, sport per tutte le età

Il nuoto è uno sport sano per tutte le età, l’importante è prenotare un certificato medico per affrontare questo bellissimo sport in tutta sicurezza.

Alimentazione sana e nuoto, i consigli

Un’alimentazione sana e bilanciata è veramente essenziale durante la pratica di ogni sport. Segui i consigli della nostra nutrizionista, per seguire una dieta di benessere in ogni occasione!