COLORI IN TAVOLA

Il colore esercita sulla mente umana una importantissima influenza ed è addirittura in grado di modificare la nostra chimica organica.
Quando siamo di umore un po’ grigio, aggrappiamoci ai colori, vedrete che funziona!
Il colore diventa fondamentale anche nel cibo, per tantissimi motivi.
A Ferragosto infatti, le tavole sono sempre più allegre e colorate.
La dottoressa Chiara D’Adda ci spiega quanto sono importanti i colori nell’alimentazione.

I COLORI DELLA FRUTTA E DELLA VERDURA

Quando vai a fare la spesa dal tuo fruttivendolo di fiducia o al mercato, non rimani affascinato dalla meraviglia di colori che creano la frutta e la verdura?
Un vero e proprio arcobaleno!
Lì, davanti a te, pronto per essere scelto e portato sulla tua tavola.
La frutta e la verdura, non solo sono sanno essere belle da vedere, ma grazie al loro preciso e personale colore risultano essere un elemento fondamentale per il benessere del nostro corpo.
Cosa produce il colore nelle verdure?

I Fitonutrienti

I fitonutrienti (o fitochimici) sono piccoli composti nutrienti creati dalle piante per proteggersi dai batteri e dai virus per loro nocivi. Quando mangiamo le piante, il nostro corpo assume questi fitonutrienti protettivi.
Questi composti protettivi sono proprio quelli che vanno ad offrire alla frutta e alla verdura i loro magnifici colori: il sedano verde, la melanzana viola e il rosso del peperone ecc…ecc

Recenti studi hanno evidenziato l’importanza di avere una dieta “colorata”, cioè mangiare una grande quantità di verdura dai colori più svariati.
Questa dieta protegge le cellule contro i danni dei radicali liberi e in alcuni casi può DIMINUIRE la possibilità di sviluppare cellule cancerogene, malattie cardiache ed ipertensione.
Le verdure, da sempre fanno bene, ma se giochi con i colori fanno ancora meglio!

Ogni colore è dato da un fitonutriente particolare, ne esistono migliaia, la ricerca sta ancora studiando, ma proviamo a fare un piccolo elenco.

Colore Giallo – Arancio:

I vegetali di colore giallo o arancio sono ricchi di carotenoidi. Il beta-carotene, contenuto ad esempio nelle carote e nella zucca, viene convertito in vitamina A da parte dell’organismo, in modo tale da mantenere in salute occhi e mucose. Secondo alcuni studi, gli alimenti ricchi di carotenoidi possono ridurre il rischio di cancro e patologie cardiache, oltre che migliorare le funzioni del sistema immunitario.
Gli agrumi di colore giallo o arancio sono ricchi di vitamina C e acido folico, elemento molto importante durante la gravidanza per il corretto sviluppo del nascituro. Frutta e verdura di colore giallo-arancio: albicocche, arance, ananas, carote, mango, limoni, mandarini, pesche, papaia, peperoni gialli.

Colore Verde:

Il colore verde è dovuto essenzialmente alla presenza della clorofilla. Alcuni tra i vegetali di questo colore, come spinaci, piselli, peperoni verdi, cetrioli e sedano, contengono luteina.
La luteina, in sinergia con la zeaxantina, presente in particolare in mais, peperoni rossi e arance, contribuisce al mantenimento della salute degli occhi.
Spinaci e broccoli sono una fonte preziosa di acido folico e di ferro. La frutta e la verdura verde: broccoli, avocado, spinaci, zucchine, asparagi, insalata, kiwi, lime, uva, cetrioli, sedano, verza.

Colore Bianco:

La frutta e la verdura di colore bianco contengono all‘allicina, un composto solforganico (presente soprattutto nell’aglio), che studi recenti hanno collegato all’abbassamento del colesterolo nel sangue e della pressione sanguigna, così come ad una possibilità di riduzione del rischio di cancro allo stomaco e di patologie cardiache.
Vegetali come banane e patate sono considerati ottime fonti di minerali come il potassio.
Frutta e verdura bianca: rapa, banana, aglio, finocchio, cipolla, scalogno, sedano rapa, cavolfiore, patate, porro, asparagi bianchi, pesche bianche, pere.

Colore Rosso:

Gli ortaggi di colore rosso devono la loro sfumatura a sostanze come il licopene e gli antociani. Il licopene, presente ad in pomodori, angurie e pompelmo rosa, si pensa che possa aiutare a prevenire la formazione di alcuni tipi di cancro, con particolare quello alla prostata.
Gli antociani, presenti ad esempio in fragole e lamponi, agiscono come potenti antiossidanti e preservano la salute del cuore.
Frutta e verdura rossa: fragole, pomodori, anguria, peperoni rossi, ciliegie, lamponi, mirtilli rossi, ribes, arancia rossa, amarene, ravanelli, cavolo rosso, cipolle rosse, radicchio rosso.

Colore Viola- Blu:

Gli alimenti dal colore viola blu sono ricchi di antociani.
Gli antociani sono dei potenti antiossidanti nei confronti delle cellule del nostro organismo e ci possono proteggere dal rischio di cancro, ictus e patologie cardiache.
Il consumo di mirtilli potrebbe inoltre contribuire al miglioramento della memoria e ad un invecchiamento in salute e nelle donne può aiutare come integratore naturale per combattere la cistite.

Ortaggi e frutta viola – blu: melanzane, mirtilli, prugne, patate viola, verza viola, carote viola, more, fichi, uva nera.
I vegetali sono un’importantissima fonte di nutrimento e di benessere per il nostro corpo, bisogna imparare a conoscerli e a renderli un elemento indispensabile nelle nostre diete.

BAMBINI AL MARE: CONSIGLI PER L’ALIMENTAZIONE CORRETTA

Quando i bambini sono in ferie e giocano in spiaggia o in riva al mare, il tempo per loro si dilata.
E si può dire che, a parte gelati e ghiaccioli, sono poco interessati al cibo, distratti dai giochi in acqua e con la sabbia.
Spetta allora ai genitori garantire un’alimentazione sana, equilibrata, con pietanze fresche, ma anche golose.
La dottoressa Chiara D’Adda ci offre oggi qualche consiglio.

IDRATAZIONE DEL BAMBINO AL SOLE

Esporsi al sole, con le dovute protezioni, evitando le ore più calde del giorno, quindi tra le 12 e le 15, fa tanto bene all’umore e alla salute dei piccini.
È essenziale e fondamentale mantenere un buono stato di idratazione e offrire ai nostri bambini acqua a temperatura ambiente o leggermente fresca, mai acqua ghiacciata anche se la tentazione è forte dato il caldo.
Le bibite gasate e con molto zucchero sono da evitare: con il caldo non dissetano affatto.
Danno sollievo momentaneo, ma poi fanno venir ancora più sete.

ALIMETAZIONE CORRETTA ANCHE IN FERIE

Il consiglio è poi quello di dare ai bambini pasti poco abbondanti ma frequenti. In tal modo garantiamo loro la giusta energia e li lasciamo liberi di giocare e fare spesso il bagno, perché la digestione non sarà lunghissima.
Sì a frutta e verdura di stagione, magari già sbucciata e tenuta al fresco in borse termiche, in questo modo garantiamo l’apporto adeguato di sali minerali e le vitamine.

Naturalmente il cibo da spiaggia deve essere adatto da mangiare al massimo con una forchetta, per cui evitare pietanze da tagliare o da affettare.
Meglio lasciare a casa le tanto amate teglie di pasta al forno e lasagne, tanto amate dalle nonne di una volta, e optare per piatti unici e freschi e completi.
Il piatto unico è il principe dell’estate anche in spiaggia!

IL PRANZO E LA MERENDA IN SPIAGGIA

Idee?
Farfalle fredde con pomodorini, melanzane e olive nere
Pasta fredda con tonno e pomodorini
Fusilli al pesto
Insalata fredda di farro, orzo o avena, evitando però la giardiniera (il gusto acidulo non piace ai bimbi), ma verdure grigliate, uova sode, prosciutto cotto a dadini, mozzarella.
Riso freddo con piselli e prosciutto cotto.
Oppure tramezzini di vario tipo, comodi e veloci e sempre a disposizione.

A merenda ghiaccioli e gelati sono permessi (ci mancherebbe!), ma meglio se non sono consumati quotidianamente.
Si possono dare anche crackers integrali, barrette ai cereali, gallette di riso, frutta secca, semi oleosi, yogurt, tocchetti di verdure da sgranocchiare.
Buona cosa munirsi di un thermos contenente spremute o centrifugati fatti in casa o tè leggerissimo.

Genitori, puntate su sicurezza, semplicità e leggerezza.
Piacerà a tutta la famiglia!

YOGURT, CHE PASSIONE!

Ci sono alimenti il cui consumo aumenta notevolmente nei mesi caldi.
Uno di questi è, senza dubbio, lo YOGURT.
Ne volete sapere di più?
Ce ne parla oggi la dottoressa Chiara D’Adda!

YOGURT E FERMENTI LATTICI

Lo yogurt è un alimento derivato dal latte tramite una fermentazione, ossia un processo metabolico compiuto da determinati batteri, i così detti fermenti lattici, i quali trasformano il lattosio in acido lattico.
Secondo la normativa europea si possono utilizzare i seguenti i batteri: Lactobacillus Bulgaricus e Streptococcus Termophilus.
A questo proposito è bene dire che vi sono in commercio dei preparati ottenuti attraverso l’uso di altri tipi di batteri. Sono alimenti rinforzati nei quali lo yogurt è stato integrato con prodotti con proprietà probiotiche.

COME SCEGLIERE

Lo yogurt è considerato, dal punto di vista nutrizionale, un ottimo alimento perché è ricco di proteine, calcio, vitamine e grassi in quantità simile a quelle del latte.
L’ideale è scegliere lo yogurt che abbia la lista degli ingredienti più corta.
Deve infatti contenere solo latte e fermenti vivi.
Meglio evitare quelli che contengono zucchero aggiunto come il fruttosio, che sull’etichetta può essere indicato con la dicitura “zucchero della frutta”.

QUANDO MANGIARE LO YOGURT

Il più delle volte viene assunto a colazione o a merenda, ma l’optimum sarebbe l’assunzione dopo pranzo o dopo cena, meglio se dopo un bel piatto di verdura o frutta.
In particolare asparagi, carote, carciofi, cicoria, patate, barbabietole, aglio, banane che sono alimenti molto ricchi di una sostanza chiamata inulina, che aiuta i batteri buoni contenuti nello yogurt a crescere e funzionare bene.

In generale è meglio scegliere yogurt compatti, perché i fermenti lattici sono più concentrati. Ben venga quindi lo yogurt greco, denso, cremoso con un sapore più ricco e meno aspro.
Un’annotazione: lo yogurt è ricco di triptofano, un aminoacido che rilassa in maniera naturale e fa aumentare i livelli di serotonina, favorendo così il riposo e aiutando a dormire meglio.
Due cucchiai dopo cena sono perfetti!

IPOTENSIONE: COS’È E COME COMBATTERLA

Vi è mai capitato di sentirvi stanchi, avere dei capogiri o la vista annebbiata?
Sono tutti sintomi che potrebbero essere collegati ad una pressione bassa.
Ce lo spiega la dottoressa Chiara D’Adda, qualificata nutrizionista, che ci elenca quali sono i sintomi e i rimedi per chi soffre di ipotensione.

PRESSIONE ALTA, PRESSIONE BASSA

La pressione arteriosa è la pressione, ovvero la forza, che il cuore esercita per far circolare il sangue nel nostro corpo, attraverso i vasi.
Il valore è dato da due numeri: il primo è la pressione sistolica, il secondo la pressione diastolica. È un parametro importantissimo, spia di tante patologie, e di conseguenza bisogna sempre tenerlo sotto controllo.
Di solito si dà molta importanza agli innalzamenti della pressione arteriosa. Questi valori elevati danno origine ad una patologia facilmente curabile con appositi farmaci e un corretto stile di vita, stiamo parlando dell’IPERTENSIONE.
Ma esiste anche un altro fenomeno, seppur meno dannoso, che consiste nell’avere un valore pressorio molto basso, cioè IPOTENSIONE. Se ne può soffrire in modo cronico, oppure si può incorrere in periodi di pressione bassa in determinati momenti.
D’estate, quando fa molto caldo e/o c’è molta umidità, l’ipotensione è in agguato e può colpire anche persone che hanno solitamente una pressione regolare.

SINTOMI DELL’IPOTENSIONE

Quando l’abbassamento della pressione è importante, si possono avere vertigini, capogiri, confusione, sonnolenza, vista annebbiata, sudori freddi, senso di svenimento o svenimento vero e proprio.
Oppure solo una stanchezza generalizzata, spossatezza per cui si sta meglio sdraiati a letto.

RIMEDI E CORRETTA ALIMENTAZIONE

Ci si può aiutare con una corretta alimentazione? Certamente!
Se ne soffrite in modo cronico:
1) evitare le bevande alcoliche, non effettuare pasti troppo abbondanti, evitare le diete chetogeniche prolungate, le tisane diuretiche.
2) Fare pasti poco abbondanti, ma frequenti.
3) Aumentare il consumo di alimenti contenenti ferro, vitamina C, vitamina B12, acido folico. Aumentare il consumo di centrifugati di frutta e verdura
4) Consumare liquirizia pura (meglio radice di liquirizia), caffè (a piccole dosi, se no si può avere l’effetto contrario), gingseng, eleuterococco, karkadè (infuso di fiori di ibisco)
5) Consumare cioccolato, frutta secca, banane, salvia, zenzero, banane, datteri, uva, mandorle, patate, spinaci, zucchine
6) Idratarsi in modo corretto
7) Integrare con Sali minerali
8) Se il calo pressorio è forte, consumare subito una piccola porzione di cibo molto salato, come per esempio un piccolo boccone di grana o parmigiano, una piccola quantità di prosciutto crudo, crackers salati.
9) Stendersi tenendo le gambe sollevate, possibilmente in un ambiente fresco e ventilato.

POMODORO, PROPRIETÀ TERAPEUTICHE E NUTRIZIONALI

La dottoressa Chiara D’Adda ci ha anticipato nell’articolo della scorsa settimana, che il pomodoro è un ottimo alleato per l’abbronzatura, in quanto aiuta a combattere l’invecchiamento cellulare e i danni del sole.
Ma vediamo oggi tutte le proprietà nutrizionali del pomodoro, verdura molto diffusa e dai molteplici benefici!

IL POMODORO

Il pomodoro (solanum lycopersicum) è la pianta più diffusa tra le Solanacee, ed è coltivato in tutto il mondo!
Fu introdotto in Europa dagli spagnoli che lo portarono dal Messico e dal Perù nel sedicesimo secolo, anche se ci sono voluti più di due secoli prima di essere pienamente accolto sulle nostre tavole. Questo perché era molto somigliante col frutto della Belladonna, pianta tossica e velenosa.
Al contrario ora è considerato molto più di un ingrediente per le insalate o le salse.

LE PROPRIETÀ TERAPEUTICHE E NUTRIZIONALI

Le proprietà terapeutiche del pomodoro si applicano a tutta una serie di malattie, così come la sua azione preventiva si esplica su certi tipi di cancro, come quello della prostata ad esempio. Per questo è universalmente riconosciuto quale alimento medicinale.

Il pomodoro fresco contiene molta acqua, quasi il 94% del suo peso, piccole quantità di carboidrati, di proteine, di grassi. Questi nutrienti garantiscono un apporto calorico di 21 kcal/100grammi, uno dei più bassi tra i vegetali.
Il grande valore nutrizionale è determinato dall’alto contenuto di vitamine, sali minerali, e altre sostanze nutritive, fra cui spicca il licopene.
Per quanto riguarda le vitamine, la più abbondante è la vit.C , seguita da vit. B1 B2 B6, niacina e folati.
Ricco anche di potassio, magnesio e fosforo. E anche di ferro!

Molto importante anche il contenuto di fibra che si trova nella polpa, più precisamente nella mucillagine che circonda i semi. Grazie a questa sostanza il pomodoro ha effetto lassativo ed abbassa il colesterolo.
Contiene anche acidi malico e ossalico che conferiscono al pomodoro il suo sapore caratteristico.
Il colorante principale è un pigmento detto licopene, sostanza importantissima, appartenente al gruppo dei carotenoidi.
Ha spiccate proprietà antiossidanti, ed è utile per combattere l’invecchiamento e le malattie cardiovascolari.

ABBRONZATURA E ALIMENTAZIONE

C’è un organo che più degli altri può soffrire di una eccessiva esposizione al sole: la nostra pelle!
È per questo che bisogna prepararla per tempo, attraverso una giusta alimentazione, fondamentale per ottenere un’abbronzatura omogenea, evitare le scottature e far sì che questo colorito sano e piacevole (quando non è eccessivo) si mantenga nel tempo.
Naturalmente, senza dimenticare l’uso di appositi prodotti solari con un’alta e un’altissima protezione dai raggi UV.
Ce ne parla oggi la dottoressa nutrizionista Chiara D’Adda

ABBRONZATURA E ALIMENTAZIONE

Vitamine e betacarotene sono le parole d’ordine, ma dobbiamo anche prediligere anche cibi antiossidanti e antinfiammatori, che aiutano a regolarizzare il microcircolo e rinforzare i capillari, che vanno in sofferenza per le alte temperature e per l’esposizione eccessiva al sole.
Sulla nostra tavola, in questa stagione, non devono mai mancare cibi contenenti acido lipoico, licopene, betacarotene, luteina, zeaxantina, vitamina A, vitamina C, vitamina E, acido folico, coenzima Q10, Omega 3.

COSA MANGIARE PER ABBRONZARSI BENE

Vediamo la lista della spesa:
Pomodori -> ricchi di licopene che dona elasticità alla pelle, stimolando la rigenerazione del collagene
Carote, cavoli, bietole, peperoni rossi, fragole, mango, melone, anguria -> sono i cibi migliori per avere un’abbronzatura senza scottature e che duri nel tempo. Contengono tutti betacarotene, che favorisce la produzione di melanina, utile a neutralizzare la produzione di radicali liberi in risposta ai raggi UV e così prevenendo l’invecchiamento cutaneo e alcune patologie degenerative
Patate, spinaci, broccoli -> contengono acido lipoico, un’antiossidante potentissimo
• Cicoria, piselli, uova, prezzemolo, cavoletti di Bruxelles -> contengono luteina, la quale protegge gli occhi dall’azione dei raggi UV
Mele, pesche, e tutti i vegetali di colore giallo arancione -> si fa il pieno di vitamina A
• Frutti di bosco, agrumi, kiwi, peperoni, ortaggi e foglia verde ricchi di vitamina C -> Si prevengono anche le macchie dovute all’avanzare dell’età, oltre che aiutare la pelle a rimane molto elastica
• Germe di grano, oli vegetali, avocado -> ricchi di vitamina E. Contengono anche coenzima Q10, migliorano l’idratazione e l’elasticità della pelle
Legumi -> contengono polifenoli e saponine, potenti antiossidanti
Yogurt naturale, formaggi -> aumentano l’acido folico indispensabile nella riparazione delle fibre del collagene ed elastina
Frutta secca, pesce azzurro, frutti di mare -> qui troviamo Omega 3 e Omega 6
Come avete visto il pomidoro gode di un ottimo posto sul podio, per questo approfondiremo l’argomento la prossima settimana!

MAGNESIO, ESSENZIALE PER STARE BENE

Soprattutto d’estate, quando fa molto caldo, si sente spesso parlare di magnesio e di integratori dello stesso.
Ma cos’è esattamente il magnesio e perché è importante?
Lo abbiamo chiesto alla dottoressa nutrizionista Chiara D’Adda.

COS’È IL MAGNESIO

Il magnesio è un elemento chimico (metallo) con simbolo Mg e numero atomico 12.
È l’undicesimo elemento più importante del corpo umano ed è ESSENZIALE per tutte le cellule e i tessuti.
Il corpo umano ne contiene oltre 20 grammi.
Combinato con calcio e fosforo è un costituente essenziale del tessuto osseo (idrossiapatite). Una quota si trova nei liquidi intracellulari e nel plasma.

A COSA SERVE

Contribuisce alla trasmissione degli impulsi muscolari e nervosi, alla produzione di energia del glucosio, al metabolismo di grassi e insulina, alla sintesi di proteine. La sua carenza può contribuire all’insorgenza di una vasta gamma di disturbi, da quelli cardiaci a quelli vascolari o respiratori.
Pertanto quando il fabbisogno non viene soddisfatto con l’alimentazione, occorre reintegrarlo con nutraceutici specifici.

IN QUALI ALIMENTI È CONTENUTO IL MAGNESIO

Ma dove si può trovare il magnesio negli alimenti?
Si trova in abbondanza nelle verdure a foglia verde, nella frutta secca, nei legumi, nei cereali integrali, nei datteri, nel cacao amaro, nei fichi.
Via libera e in abbondanza anche a tutti i cereali integrali, alle farine integrali, alla crusca, a piselli, fagioli, ai carciofi, ai datteri, all’aneto (erba aromatica), ai germogli di soia, ai semi di zucca, a spinaci, a bietole, banane, avocado, avena, mandorle, arachidi, pistacchi, anacardi, noci, semi di zucca.
Anche l’acqua minerale può essere ricca in magnesio. Basta leggere attentamente l’etichetta e controllare la composizione.

Ricordatevi che il magnesio agisce contro ansia, stress, dolori e tensioni muscolari, stanchezza e stitichezza.
Quindi integrarlo in modo corretto è molto importante.

FRUTTI DI BOSCO, I COLORI CHE CI PIACCIONO

Si mangia anche con gli occhi, oltre che con la bocca… siete d’accordo?
E allora viva i colori in cucina!
Ce lo dice la dottoressa nutrizionista Chiara D’Adda.

COSA DIRE DEI COLORI DEI FRUTTI DI BOSCO?

I frutti di bosco sono una categoria di frutta le cui piante si sviluppano soprattutto nel clima umido e nel terreno acido del sottobosco, in condizioni di semi ombra e clima freddo.
Fra i frutti di bosco troviamo: fragole di bosco, mirtilli rossi, mirtilli neri, uva spina, lamponi, ribes nero, rosso e bianco, corbezzoli, more, gelso, sambuco…
I frutti di bosco sono sinonimo di leggerezza, di freschezza, fonte di profumi delicati e di sapori raffinati. Che piacere raccoglierli mentre si fa una camminata nei boschi!

BENEFICI NUTRIZIONALI DEI FRUTTI DI BOSCO

Il loro posto nella dieta è legato alla passione per il loro aroma e la loro raffinatezza, ma sarete favorevolmente sorpresi se vi dico che i valori nutritivi dei loro componenti sono un vero toccasana per la nostra salute e per il benessere del nostro corpo e della nostra mente.
Costituiscono una fonte privilegiata di polifenoli dal potenziale antitumorale: acido ellagico, antocianidine, proantocianidine.
I flavonoidi aiutano a ridurre l’infiammazione che può portare alla comparsa di diverse malattie cardiovascolari. Combattono i radicali liberi e di conseguenza lo stress ossidativo e la degenerazione cellulare. E rendono più forti le difese immunitarie.
Sono ricchi di vitamina C, ma anche seppur in modesta concentrazione, di carotenoidi e alcune vitamine del gruppo B. Sono ricchi di fibre e sostanze fenoliche e fruttosio, potassio, flavonoidi, tannini, fitosteroli.
Hanno proprietà diuretiche, disintossicanti e leggermente lassative.

Naturalmente bisogna consumarli non in quantità eccessive (100-150 grammi al massimo), soprattutto se si soffre di colon irritabile, diverticolite, reflusso gastroesofageo o altre patologie a carico dell’apparato digerente.
In mancanza di frutti di bosco freschi, si possono utilizzare tutto l’anno i prodotti surgelati in aggiunta allo yogurt, al gelato od altri dolci. Ottimi per una sana colazione!
Mangiatene più che potete!

LA BRUSCHETTA PERFETTA

Il caldo, la fame, la bruschetta!
Abbiamo chiesto alla dottoressa nutrizionista Chiara D’Adda cosa pensa di questo piatto semplice, ma tanto gustoso!

LA BRUSCHETTA

Inizia a fare caldo!
Era ora, diranno molti di voi, ma ne converrete che c’è un lato negativo, soprattutto se il caldo è intenso e perdura per molti giorni: voglia di stare ai fornelli pari allo zero assoluto!
La nostra cucina ci offre una soluzione veloce, pratica, deliziosa e coniugabile in tantissime versioni: sua maestà LA BRUSCHETTA!

Lo sapete che la bruschetta è un piatto rustico che prende l’origine dalla necessità di conservare il pane da parte dei contadini. il suo nome deriva da un termine laziale- abruzzese: pane bruscato, cioè pane abbrustolito.
Io penso che alle bruschette bisognerebbe fare una sorta di monumento.
Risolvono qualsiasi urgenza e sono la felice soluzione alimentare per una scampagnata, una gita in barca, una merenda, un pasto completo e leggero, un riciclo di pane,  per improvvisazioni di tutti i tipi.
Piacciono a tutti, bambini, adulti e anziani.

LA BRUSCHETTA PERFETTA

Ma per un’ottima bruschetta ci sono delle regole che non possiamo tralasciare: il pane deve essere di almeno 2 giorni prima, se possibile un pane forte, di rimacina.
La fetta deve avere un’altezza di almeno 1 centimetro e mezzo (ma si va ad occhio, suvvia…non mettetevi a usare il righello) e l’olio usato deve essere olio EVO buonissimo.

Il rito della preparazione?
Passa le fette di pane raffermo nell’acqua, che può essere anche leggermente salata.
Su un vassoio prepara un insieme di origano, capperi tritati, acciughine, foglie di basilico, olio evo.
Pesta il tutto per creare una sorta di amalgama e passaci le fette da una parte sola.
Prepara una padella antiaderente con un foglio di carta forno o una griglia con la carbonella, fai scaldare il fondo della padella o la griglia e tosta il pane facendo attenzione che non si bruci, diventando dorato e senza righe nere. Ora sono pronte per essere condite!
Il re dei condimenti: sua maestà il pomodoro!

Voi come le preparate?
E come si chiamano le bruschette nelle vostre regioni?
Eh sì, perché quasi ogni regione ha un modo diverso di chiamarla.
Sono molto curiosa di saperlo!

LA GRANITA FA BENE?

Come tutte le cose, anche la granita può diventare un alimento salutare, oppure no, a seconda di come la si prepara.
Ce lo spiega bene la nutrizionista Chiara D’Adda.

STORIA DELLA GRANITA

Ecco l’altro alimento sul podio per un’estate tutta da vivere: la GRANITA!
Si pensa che la granita sia nata in Sicilia, tra il nono e l’undicesimo secolo.
In questo periodo la Sicilia era sotto la dominazione araba e proprio dagli arabi trae le sue origini. Era chiamata Sharbat ed era una bevanda ghiacciata al sapore di frutta e rose.
I Siciliani unirono succo di frutta mischiato a neve.
A Messina veniva praticato il mestiere dei “nivaroli”, cioè di quegli uomini che d’inverno si occupavano di raccogliere la neve sull’Etna, sui monti Peloritani, Iblei o Nebrodi.
Tutto l’anno si occupavano di conservare la “neve” nelle niviere (antesignane delle moderne celle frigorifere), preservandola dal calore esterno, così diffuso nella bella isola.
Poi nei mesi estivi la trasportavano sino in riva al mare, visto che in queste zone l’arsura e la calura erano insopportabili, e qui la vendevano per i più svariati usi.

LA GRANITA OGGI

Ai giorni nostri la granita viene considerata un dolce freddo, un composto liquido semi-congelato, preparato con acqua, zucchero e succo di frutta o altro ingrediente, tipo caffè, mandorla, pistacchio.
Se è solo a base di frutta, senza l’aggiunta di zucchero, la granita rappresenta l’equivalente di una spremuta, quindi utilissima ad ogni ora, anche per reintegrare i sali minerali persi col sudore.
Se viene aggiunto tanto zucchero o peggio ancora viene preparata con sciroppi dolcissimi, allora purtroppo diventa come una bibita ricca di zuccheri, senza una contropartita nutrizionale…anzi, a volte dopo il senso di primo refrigerio, fanno venire ancor più sete di prima.

UNA SANA GRANITA

Oltretutto tanti zuccheri assunti da soli, hanno una velocità di assorbimento molto elevata, fanno impennare la glicemia e l’insulina, insidiano la linea e la salute.
Il rimedio esiste, per non privarci di questa delizia: preparate le granite in casa, aggiungendo al ghiaccio tritato finemente della frutta frullata, senza aggiungere zucchero.
Se proprio amate le granite a base di sciroppi confezionati, limitatene l’assunzione ed evitate di consumarle da sole, così da ridurre il carico glicemico.