Superfood: le alghe

Quarto appuntamento insieme alla Dott.ssa nutrizionista Chiara D’Adda alla scoperta dei Superfood alla base di una dieta antinfiammatoria. Oggi scopriamo insieme un alimento un po’ particolare, molto utilizzato nella cucina orientale. Avete capito di cosa stiamo parlando?

Dalla tradizione culinaria orientale, questo superfood ha iniziato a essere utilizzato sempre di più anche nella cultura occidentale, soprattutto grazie alla diffusione di ristoranti asiatici nel nostro paese.

Avete capito di cosa stiamo parlando?

Seppur guardate con occhi sospetti, le alghe oggi si sono diffuse in tantissime ricette ed è ormai impossibile negarne i valori nutrizionali. La distanza che ancora esclude le alghe da un consumo domestico abituale è causata sicuramente dal loro aspetto non sempre invitante e dalla difficile reperibilità nei supermercati.

Ma che vita sarebbe senza un po’ di sperimentazione? Variare alimentazione includendo anche nuovi cibi è fondamentale per avere uno stile di vita sano e attivo, non vincolato dalla stessa routine anche a livello alimentare.

VALORI NUTRIZIONALI

Le alghe sono organismi mono e pluricellulari che vivono in ambienti acquatici e che proliferano in zone molto umide.

Nonostante l’aspetto spesso poco invitante, questi organismi possiedono proprietà molto interessanti e utili per la salute del corpo umano.

  • Alta percentuale di proteine e di aminoacidi essenziali, importanti per la sintesi proteica del nostro organismo.
  • Ricche di minerali, di acidi grassi polinsaturi, di sostanze antiossidanti e immunostimolanti.
  • Fonte di vitamine del gruppo B, ad eccezione purtroppo della importantissima vitamina B12 – o meglio, la contengono ma in una forma che non viene assimilata dal nostro corpo.
  • Controllo dei livelli di colesterolo nel sangue
  • Azione antinfiammatoria e benessere dell’apparato gastroenterico.

Numerose proprietà contenute in piccoli organismi da un aspetto a volte difficile da accettare. Ma se ci si abitua alla consistenza, hanno un sapore delicato e piacevole.

LE TIPOLOGIE

Esistono diverse tipologie di alghe che in base alle loro caratteristiche vengono utilizzate per valorizzare al meglio le loro proprietà.

  • Alghe Brune: ricche in iodio e potassio, alginati e fucani, polisaccaridi utilizzati nella preparazione di prodotti per il trattamento dei sintomi del reflusso gastroesofageo. Tra queste possiamo trovare:
    • Wakame, utilizzata spesso in insalate, zuppe o come contorno
    • Kombu, usata per preparare brodi o per ammorbidire la buccia dei fagioli secchi durante la cottura.
    • Hijiki e Arame, perfette per insaporire sughi e verdure saltate in padella
  • Alghe Rosse: usate soprattutto nell’industria di cosmesi e farmaceutica, ma anche in quella alimentare. Contengono infatti l’agar agar e la carragenina che hanno proprietà gelificanti e addensanti.
    • Dulse
    • Nori
  • Alghe Azzurre e Verdi: non usate per il consumo alimentare, trovano il loro impiego negli integratori. Famosissima l’Alga Spirulina.

ALGA SPIRULINA

L’Alga Spirulina ha un colore verde scuro. Il nome deriva dalla forma che richiama appunto quella di una spirale.

Oggi, moltissimi integratori vengono realizzati sulla base di questa alga, soprattutto quelli destinati a sportivi e a coloro che desiderano raggiungere un peso ferma in poco tempo. Si dice infatti che l’alga spirulina sia in grado di avere un controllo sul senso di appetito.

Spesso possiamo trovarla anche come alternativa naturale ai classici multivitaminici.

Anche l’alga spirulina ha un elevato contenuto proteico, ricco di aminoacidi essenziali. Proprio a causa di tutte queste sue proprietà, si è guadagnata l’appellativo di “alimento del futuro”.

COME USARE LE ALGHE IN CUCINA

Le alghe destinate al consumo alimentare vengono spesso vendute essiccate. Prima di utilizzarle in cucina o di integrarle nelle ricette, occorre reidratarle.

In alternativa è possibile creare una polvere da cospargere in seguito sui cibi già pronti.

È possibile acquistarle nei negozi specializzati in alimentazione naturale, ma grazie alla loro grande diffusione, stanno iniziando a comparire anche sugli scaffali dei supermercati.

 

 

Superfood: la curcuma

La dieta antinfiammatoria è un regime alimentare studiato per contrastare i processi infiammatori e lo stress ossidativo che caratterizzano molte patologie cronico-degenerative dipendenti da uno stile di vita scorretto. In questo terzo appuntamento, la Dott.ssa nutrizionista Chiara D’Adda introduce i superfood, alimenti aventi presunte proprietà benefiche e antinfiammatorie per l’organismo umano. Iniziando con il superfood per eccellenza, oggi introduce la Curcuma.

La curcuma fa parte della famiglia delle Zingiberacee, cosi come lo zenzero, il cardamomo e la galanga.
Questa radice dal caratteristico color giallo arancio viene spesso chiamata “tubero meraviglioso” o “spezia della vita” proprio in riferimento agli straordinari effetti benefici che derivano dal suo consumo.

LE ORIGINI

La curcuma è una polvere dal colore giallo intenso ottenuta dalla frantumazione del rizoma di una pianta tropicale della famiglia dello zenzero, la curcuma longa, che cresce prevalentemente in India e Indonesia.

In questi paesi è una spezia sacra e ha sempre occupato un posto importante nelle tradizioni sociali, culinarie e medicinali. Gli indiani utilizzano quotidianamente la curcuma nella loro alimentazione, circa 2 grammi al giorno!

Ed è proprio per queste sue caratteristiche che il consumo della radice si è largamente diffuso anche tra i paesi occidentali.

LE PROPRIETA’

BENESSERE DIGESTIVO

La curcuma ha proprietà coleretica e colagoga, in grado di migliorare la produzione della bile e del flusso nell’intestino. Questo permette di aiutare stomaco e intestino nelle loro funzioni favorendo una migliore digestione, soprattutto in caso di meteorismo o di lenta digestione.

Si pensa inoltre che la stimolazione della produzione di bile sia in grado di ridurre il colesterolo in eccesso.

BENESSERE CARDIOVASCOLARE

La curcuma favorisce inoltre la fluidificazione del sangue e la circolazione, rafforzando il rivestimento dei vasi sanguigni e proteggendo l’attività cardiovascolare.

Favorirebbe anche la cicatrizzazione di piccole ferite ed escoriazioni.

BENESSERE DEL SISTEMA IMMUNITARIO

La curcuma ha proprietà antinfiammatorie, antiossidanti, immunostimolanti, utili anche in caso di malattie infiammatorie e degenerative croniche.

La curcumina pare possieda inoltre numerose proprietà antitumorali. La ricerca scientifica è tuttora impegnata nell’approfondimento della comprensione non solo di questo fenomeno, ma dell’azione di tutte le proprietà benefiche legate alla radice.

UTILIZZO IN CUCINA

La curcuma ha un sapore gradevole e piacevole al palato e può essere tranquillamente aggiunta a diverse tipologie di alimenti.

Provate a spolverarne un cucchiaino da caffè nelle zuppe, sulla pasta o sulle verdure. Ma anche su carne e pesce per arricchire di nutrienti i vostri pasti. Potete anche utilizzarla nella preparazione di dolci o lievitati.

Grazie al suo colore intenso, inoltre, la curcuma può essere utilizzata come colorante alimentare privo di tossicità o ingredienti artificiali.

CONTROINDICAZIONI

E’ meglio evitare il consumo di curcuma in caso di ipersensibilità o allergie o in caso di ostruzione delle vie biliari (come nel caso dei calcoli biliari).

Bisogna prestare attenzione anche alle quantità. Un consumo eccessivo potrebbe infatti causare nausea o diarrea.

In gravidanza e allattamento ne è ammesso un uso molto saltuario in forma pura e naturale, mentre è sconsigliata l’assunzione di estratti.

Può inoltre interferire con alcuni farmaci, per cui, se ne assumete quotidianamente, è sempre meglio consultare il medico.

GOLDEN MILK

Avete mai sentito nominare il Latte d’oro o Golden Milk?

Il Golden Milk è utilizzato nella medicina ayurvedica, ricca di spezie dalle molteplici funzioni. Si tratta di una bevanda a base di latte (vaccino o vegetale) e curcuma e viene consumato per rafforzare il sistema immunitario, bilanciare il metabolismo e riequilibrare la flora intestinale. I benefici sono infatti molteplici:

  • antinfiammatorio
  • antiossidante
  • controllo del colesterolo
  • regolazione della pressione sanguigna
  • antidolorifico, specialmente contro dolori articolari e muscolari 

Come preparare il Golden Milk

  • 1/4 cucchiaino di pasta di curcuma (1/4 tazza di curcuma in polvere, 1/2 tazza di acqua filtrata, 1/2 cucchiaino di pepe nero macinato. Bollire tutti gli ingredienti in un pentolino antiaderente, mescolando fino a ottenere un impasto liscio e cremoso. La pasta si può conservare in frigo per 40 giorni)
  • 1 tazza di latte vegetale di vostra preferenza
  • 1 cucchiaino di olio di mandorle dolci o di cocco
  • miele per dolcificare

Procedimento:

In un pentolino, scaldare a fiamma media il latte vegetale con la pasta di curcuma e l’olio, fino a ottenere un composto denso e corposo. Mescolare continuamente per evitare il bollore. Togliere dal fuoco e versare in una tazza. Aggiungere il miele per dolcificare secondo i vostri gusti.

Dieta antifiammatoria: cosa mettere in tavola

In questo secondo appuntamento, la Dott.ssa nutrizionista Chiara D’Adda illustra i principi di una dieta infiammatoria composta da micronutrienti con azione disinfiammante. Scopriremo quali sono gli alimenti da inserire nella dieta e quali sarebbe meglio evitare per permettere un miglior assorbimento e una migliore funzione dei nutrienti. 

Le diete antinfiammatorie sono composte da nutrienti (o meglio micronutrienti) che, grazie alla sinergia con altri componenti virtuosi, scatenano un’azione disinfiammante molto potente sul nostro organismo.

I PRINCIPALI NUTRIENTI ANTIFIAMMATORI

Esistono numerosi nutrienti con capacità antinfiammatorie. Tra questi, i principali sono:

  • Curcumina: potente antinfiammatorio e antiossidante.
  • Vitamina C: protegge vasi sanguigni e linfatici, favorisce l’assorbimento del ferro, protegge cuore e cervello.
  • Clorofilla: antiossidante e antinfiammatorio, contenuta nelle verdure e ortaggi a foglie verdi.
  • Sostanze solforate: facilitano l’eliminazione renale dei cataboliti tossici.
  • Bromelina: si trova soprattutto nell’ananas e ha proprietà anti ritenzione.
  • Omega 3: sono di aiuto nella prevenzione di malattie neurodegenerative.
  • Quercitina: è un flavonoide che si trova in frutta, verdura e ortaggi, e che aiuta ad alleviare i sintomi dell’artrosi, dell’artrite e della colite.
  • Antocianine: antinvecchiamento e antiossidanti.

COSA METTERE IN TAVOLA?

Per avere una dieta ricca di nutrienti antinfiammatori, ci sono alimenti che non possono mancare in tavola tra cui:

  • Riso integrale e avena.
  • Semi di chia, semi oleosi e frutta secca.
  • Zenzero, spezie, tarassaco e tè verde.
  • Olio Extravergine d’oliva.
  • Salmone.
  • Verdure a foglie verde, spinaci, rucola, catalogna, broccoli, cipolle, cavoli e verza.
  • Mele, kiwi, ananas, fragole, frutti di bosco e agrumi.
  • Yogurt bianco al naturale e kefir.

QUALI SONO GLI ALIMENTI DA RIDURRE?

L’azione dei nutrienti antifiammatori viene facilitata dall’adozione di uno stile di vita sano e bilanciato. Vi sono alcuni alimenti in grado di minacciare il benessere dell’organismo, tra cui:

  • Dolci e snack industriali.
  • Cibi pronti, come pollo arrosto o pesce impanato.
  • Zuppe e sughi con numerosi conservanti.
  • Conservanti, additivi, coloranti, esaltatori di sapidità, dolcificanti.
  • Alcolici e super alcolici.
  • Bibite zuccherate e succhi di frutta a lunghissima conservazione.
  • Dadi da cucina.
  • Zuccheri complessi.
  • Consumo eccessivo di formaggi.

Per migliorare la sensazione di benessere psicofisico è inoltre di fondamentale importanza fare attività fisica giornaliera e regolare. Se non siete amanti della palestra o vi è difficile ritagliare del tempo per andarci, potete camminare a passo sostenuto per 20 minuti due volte al giorno oppure per 30 minuti una volta al giorno, sempre a passo sostenuto.


Non perdetevi i prossimi appuntamenti alla scoperta dei Superfood, alimenti ricchissimi di nutrienti e con effetti straordinari sull’organismo umano.

Dieta antinfiammatoria: le cause dell’infiammazione cronica

L’infiammazione cronica è una patologia che colpisce un particolare distretto dell’organismo ed è generalmente localizzata.

Conoscete le principali cause di una risposta infiammatoria? Sapevate che esistono alimenti naturali in grado di causare, prevenire e addirittura combattere l’infiammazione?
Una nuova mini rubrica insieme alla Dott.ssa nutrizionista Chiara D’Adda alla scoperta di rimedi naturali contro le infiammazioni del nostro organismo. Il primo appuntamento di oggi è un approccio generale alla patologia, alle cause e al riconoscimento dei sintomi. 

LE TIPOLOGIE DI INFIAMMAZIONE

L’infiammazione è una condizione di squilibrio dell’organismo che causa una sensazione di malessere sia fisico che mentale.

Questa patologia sta diventando purtroppo sempre più comune e diffusa. Possiamo distinguerne due tipologie:

  1. Acuta: causata da infezioni, lesioni, traumi… Insorge rapidamente ed è generalmente di breve durata, soprattutto se curata correttamente.
  2. Cronica: causata da un concatenarsi di fattori come uno stile di vita scorretto e una dieta sbilanciata; ha generalmente una durata prolungata nel tempo che causano dolori costanti di varia intensità.

La ricerca scientifica ha dimostrato come l’infiammazione cronica sia alla base di numerose patologie di diversa natura. Per questo motivo è importante prevenirla e curarla.

LE CAUSE

Alimentazione squilibrata, sedentarietà, inquinamento atmosferico sono solo alcuni dei fattori che rendono cronica un’infiammazione. Tra le cause più comuni possiamo trovare anche stress quotidiano, bassa qualità e scarsa durata del sonno, e fumo di sigaretta.

La persistenza dell’infiammazione è correlata alle cause stesse che solitamente si protraggono per lungo tempo. In presenza di un’infiammazione, infatti, le cellule del sistema immunitario producono in continuazione citochine infiammatorie, molecole pro-infiammatorie spesso correlate anche a un eccesso di tessuto adiposo.

COME RICONOSCERLA

L’infiammazione cronica ha solitamente sintomi silenziosi ma con grandi conseguenze sull’organismo.

Organi e tessuti subiscono modificazioni metaboliche e funzionali che a lungo andare si trasformano in patologie vere e proprie più difficili da combattere se trascurate e se l’infiammazione è persistente.

PREVENZIONE

Un’alimentazione sana ma soprattutto equilibrata è alla base della prevenzione e del controllo dell’infiammazione cronica.

Con la giusta dieta antinfiammatoria salute e benessere ne gioveranno sicuramente. Anche la silhouette ne beneficerà: il giusto nutrimento metterà in moto le naturali energie sciogli-grasso, eliminando scorie e tossine che appesantiscono l’organismo in tutti i sensi, sia fisici che psichici.


Sapete quali sono gli alimenti in grado di alleviare i sintomi e combattere l’infiammazione? Quali sono invece quelli potenzialmente in grado di aggravarla?
Non perdetevi i prossimi appuntamenti con la Dott.ssa nutrizionista Chiara D’Adda per scoprire gli alimenti in grado di alleviare o peggiorare le infiammazioni.

Gli pseudocereali: l’amaranto

Per il terzo appuntamento della nostra rubrica sugli pseudocereali, oggi la Dott.ssa nutrizionista Chiara D’Adda presenta l’amaranto. Seme di origini antichissime, collocate in Messico e in Perù, viene riscoperto grazie alle sue proprietà nutrizionali e alla versatilità dell’utilizzo. 

LE ORIGINI

Meno conosciuto rispetto a quinoa e grano saraceno, l’amaranto è un seme molto antico originario dell’America centrale. Le sue origini sono collocate in Messico e Perù. Veniva considerato dal popolo Azteco un Grano Misterioso o il Grano degli Dei.

Oltre al consumo in cucina, infatti, l’amaranto veniva utilizzato anche per scopi religiosi.

L’arrivo dei Conquistadores spagnoli bloccò bruscamente la diffusione della pianta, imponendo la coltivazione di piante di maggior potenziale economico.

L’amaranto viene quindi dimenticato per molto tempo, ma grazie alla sua importanza a livello nutrizionale, viene riscoperto, rivalutato e introdotto nel mercato europeo e americano.

LE CARATTERISTICHE

I semi dell’Amaranto sono piccolissimi granelli di colore giallo miele o dorato .

Per ottenere 10g di prodotto, occorrono circa 1000/2000 semini!

Esistono più di sessanta specie, ma ne vengono utilizzate principalmente tre: il caudatus, il cruentus e l’hypochondriacus.

VALORI NUTRIZIONALI

100g di amaranto crudo apportano circa 371 kcal e contengono approssimativamente:

  • 11g di acqua
  • 13g di proteine
  • 7g di lipidi
  • 65g di carboidrati
  • 6,7g di fibre.

L’amaranto è ricco di proteine e fibre che favoriscono il funzionamento del transito intestinale, migliorando la digestione.

Contiene lisina in grandi quantità, un amminoacido importante per la formazione di proteine e anticorpi, ormoni ed enzimi.

La lisina svolge inoltre un ruolo importante nello sviluppo e fissazione del calcio nelle ossa ed è precursore della vitamina B3 o PP, chiamata niacina.

L’amaranto contiene inoltre sali minerali preziosi, come ferro, calcio, selenio, fosforo e manganese.

COME CUCINARE L’AMARANTO

Estremamente versatile in cucina, l’amaranto può essere utilizzato per preparare qualsiasi portata, da zuppe, a finger food e persino dolci.

Se unito alla farina, può essere utilizzato per preparare pasta fresca fatta in casa.
Se soffiato, è un ottimo ingrediente da aggiungere a latte e yogurt o per la preparazione di un ottimo porridge.

CONTROINDICAZIONI

Generalmente il consumo alimentare di amaranto è ben tollerato e non desta alcun disturbo.

Tuttavia, data la discreta presenza di acido ossalico, il suo consumo è sconsigliato persone affette da patologie renali, artrite reumatoide e gotta.

Inoltre, a causa dell’elevato contenuto di proteine, è sconsigliabile consumarlo insieme ad altri alimenti particolarmente proteici.


Non perdete una ricetta a base di questo prezioso pseudocereale che verrà pubblicata settimana prossima sui nostri social.