NUGGETS BIO CON PATATE SABBIOSE

Gustosissime e croccanti, le patate sabbiose sono ottime per accompagnare i nuggets di pollo BIO surgelati Amica Natura!
La nostra food blogger Loredana le ha preparate per noi.
Seguite le sua pagina Instagram lory_kitchen o Facebook Gustoso Italia per altre ricette!

INGREDIENTI

260 gr Nuggets di pollo BIO Amica Natura
4 patate grandi
2 bustine di zafferano
pangrattato
aromi a piacere (peperoncino, aglio, sale, pepe o altro)
ketchup
maionese

PREPARAZIONE

Per prima cosa mettere a bollire in una pentola capiente dell’acqua, con un pizzico di sale.
Sbucciare e tagliare le patate a spicchi grandi, metterle in ammollo in un recipiente con acqua e sale .
Una volta raggiunto il bollore, sciogliere due bustine di zafferano nell’acqua e mettere a cuocere le patate.

Nel frattempo preparare in un recipiente del pangrattato aromatizzato con spezie varie, a piacere secondo i vostri gusti.
Io ho messo del peperoncino, aglio in polvere, sale e pepe.

Raggiunta la quasi cottura delle patate, mettere sul fuoco una padella con dell’olio EVO e, con una schiumarola, trasferirvi le patate .
A questo punto aggiungere il pangrattato aromatizzato e terminare la cottura.
Si formerà così una crosticina dorata e croccante.

Infine dedicarsi ai nuggets, lasciandoli cuocere con un filo di olio EVO in una padella antiaderente con coperchio, bastano quattro minuti per lato.

Unire in una pirofila patate e nuggets, servire in tavola con ketchup e maionese.
Io li ho proposti alla mia famiglia e hanno davvero fatto furore!

IL FRIGORIFERO PERFETTO

Cosa faremmo senza frigorifero nelle nostre cucine?
Il frigorifero è senza dubbio sul podio degli elettrodomestici che hanno cambiato in maniera radicale e positiva la nostra vita, in termini di gestione degli alimenti e di conseguenza della qualità del nostro tempo.
La dottoressa nutrizionista Chiara D’Adda ci parla oggi di come organizzarlo al meglio, semplici regole che ci possono aiutare ad ottenere un frigorifero perfetto!

IL FRIGORIFERO

Il nome deriva dal latino frigus (freddo) e fero (portare).
Il primo brevetto di questa “macchina del freddo” è da far risalire al XIX secolo.
Nei tempi antichi l’unico modo con cui si poteva mantenere un ambiente a temperature basse era quello di costruire ghiacciaie sotterranee, caricate durante l’inverno con neve e ghiaccio.

I frigoriferi moderni, oltre che essere di una bellezza estetica sempre in aggiornamento, sono delle macchine talmente perfette e con determinate caratteristiche che variano da modello a modello e da prezzo a prezzo.
È per questo che i suggerimenti che voglio darvi per una perfetta organizzazione dell’interno dei nostri frigoriferi, devono anche essere a volte rivisti proprio in funzione di quello che vi ho detto prima.

COME ORGANIZZARLO

Il frigorifero deve sempre avere una temperatura interna di circa 4-5 gradi nella parte centrale, con una variabile di 2-10 gradi nelle altre zone.
All’interno del frigorifero alcune aree sono più fredde di altre e la corretta disposizione degli alimenti è essenziale per la conservazione ottimale.
Le confezioni vanno sempre tenute staccate dalla parete di fondo del frigorifero: è una zona umida dove si condensano goccioline di acqua e di brina.

Nei cassetti posti sul fondo riporre frutta e verdura, che devono essere pulite grossolanamente e tolte dalle confezioni del supermercato.
Si possono avvolgere in carta da cucina o messe negli appositi sacchetti per alimenti per evitare che si formi umidità e condensa, cose che fanno marcire velocemente vegetali e ortaggi.
Pulire spessissimo questi cassetti!

Nel ripiano sopra i cassetti di frutta e verdura si colloca la carne e il pesce, che sono freschi e crudi.
Però per alcuni modelli di frigorifero viene consigliato di metterli nel ripiano più in alto. In questo caso troverete apposite scritte e/o disegni.

La parte centrale è l’ideale per riporre salumi già aperti, pasta già preparata, carne e verdure cotte, avanzi dei pasti precedenti, minestroni, zuppe.
Il consiglio naturalmente è di metterli in appositi e pratici contenitori trasparenti: mantengono la freschezza, non diffondono odori e ci permettono di vedere ciò che contengono.
Sul primo ripiano si troverà il posto per formaggi, yogurt, affettati confezionati, uova.
Nei ripiani della controporta è possibile sistemare bibite, burro, latticini, latte, uova, se non le avete sistemate in un’altra posizione.

Importante: assicurare sempre la circolazione dell’aria interna del vano frigorifero non ammassando al suo interno troppo cibo.
Pulire e igienizzare con regolarità e sbrinare il freezer.

LA BONTÀ DEL FALAFEL BURGER

Molti conoscono i falafel, una pietanza mediorientale a base di legumi speziati.
Noi abbiamo fatto di più: il falafel burger!
Il gusto e le proprietà dei legumi in un burger, pronto per creare un buon panino!

La ricetta l’ha ideata la nostra food blogger Alessandra, dal suo blog La cucina di Ale!
Un super panino buono, salutare, dal sapore intenso.

INGREDIENTI

2 falafel burger Amica Natura
2 pane da burger
insalata mista
pomodori da insalata
formaggio veg-cheddar
funghi plerotus
100 gr latte di soia
180 gr olio di semi di girasole
1/2 limone

PREPARAZIONE

Da cucinare avrete davvero poco, ma il risultato sarà ottimo!

Per prima cosa preparare la maionese veg.
In un boccale versare il latte di soia (deve essere non zuccherato e molto freddo) unire il succo di mezzo limone, una punta di curcuma per colorare, sale e cominciare ad emulsionare con il mixer.
Unire l’olio a filo, fino a quando non avrà raggiunto la giusta consistenza.

Pulire e tagliare i funghi, saltare in padella a fuoco molto alto e senza olio.

Cuocere i falafel burger in padella, bastano 5 minuti per parte.
Nel frattempo tagliare il pane e scaldarlo qualche minuto nel forno.

Infine farcire il panino: alla base mettere l’insalata, le fette di pomodoro, un giro di maionese, il falafel burger bello caldo, la fetta di formaggio veg.
Unire i funghi, poi un altro giro di maionese… e non vi resta che gustare!

PASTA AL POMODORO, UNA BANDIERA NEL MONDO

C’è secondo voi un piatto che possa essere l’emblema della cucina italiana?
Ognuno ha le proprie idee, ma secondo noi la “pasta al pomodoro”, può tranquillamente piazzarsi al primo posto.
Appagante, allegra, profumata, nutriente, saziante, semplice!
Abbiamo chiesto alla dottoressa nutrizionista Chiara D’Adda cosa ne pensa e ci ha confessato che è assolutamente d’accordo con noi.

IL POMODORO

Mai come in questa stagione il pomodoro rappresenta il modo giusto per rallegrare le nostre tavole, essendo quasi al culmine della propria produzione.
Il pomodoro (solanum lycopersicum) è la pianta più diffusa tra le Solanacee ed è coltivato in tutto il mondo.
Fu introdotto in Europa dagli spagnoli che lo portarono dal Messico e dal Perù nel sedicesimo secolo, anche se ci sono voluti più di due secoli prima di essere pienamente accolto sulle nostre tavole. Questo perché era molto somigliante col frutto della Belladonna, pianta tossica e velenosa.
Al contrario ora è considerato molto più di un ingrediente per le insalate o le salse.

PROPRIETÀ

Le proprietà terapeutiche del pomodoro si applicano a tutta una serie di malattie, così come la sua azione preventiva si esplica su certi tipi di cancro, come quello della prostata, ad esempio.
Per questo è universalmente riconosciuto quale alimento medicinale.

Il pomodoro fresco contiene molta acqua (quasi il 94% del suo peso), piccole quantità di carboidrati, di proteine, di grassi.
Questi nutrienti garantiscono un apporto calorico di 21 kcal/100grammi, uno dei più bassi tra i vegetali.

Il grande valore nutrizionale è determinato dall’alto contenuto di vitamine, sali minerali, e altre sostanze nutritive, fra cui spicca il licopene.
Per quanto riguarda le vitamine, la più abbondante è la vit.C, seguita da vit. B1 B2 B6, niacina e folati.
Ricco anche di potassio, magnesio, fosforo e persino di ferro!

Molto importante anche il contenuto di fibra che si trova nella polpa, più precisamente nella mucillagine che circonda i semi. Grazie a questa sostanza il pomodoro ha effetto lassativo ed abbassa il colesterolo.
Contiene anche acidi malico e ossalico che conferiscono al pomodoro il suo sapore caratteristico.
Il colorante principale è un pigmento detto licopene, sostanza importantissima, appartenente al gruppo dei carotenoidi.
Il pomodoro ha spiccate proprietà antiossidanti, ed è utile per combattere l’invecchiamento e le malattie cardiovascolari.

PASTA AL POMODORO

Quindi perché non abbinare la salsa di pomodoro alla pasta, gustare un piatto sano e buono, facendo della cucina italiana una bandiera nel mondo!

PIZZA, LA PAROLA ITALIANA PIÙ FAMOSA AL MONDO

Hai detto pizza?
Eh sì, tutti pazzi per la pizza!
In ogni stagione, con ogni clima, a pranzo, a cena o nel cuore della notte.
Abbiamo chiesto alla dottoressa nutrizionista Chiara D’Adda di parlarci proprio di questo alimento.

PIZZA, LA PAROLA ITALIANA PIÙ FAMOSA AL MONDO

La pizza è un prodotto gastronomico salato, consistente in un impasto a base di farina, acqua e lievito.
Questo impasto viene spianato e condito tipicamente con pomodoro e mozzarella, per poi essere cotto in forno a legna.
È originario della cucina napoletana del XIX secolo.
È l’alimento italiano più conosciuto nel mondo, insieme alla pasta.
Lo sapete che l’UNESCO ha dichiarato nel 2017 l’arte del “pizzaiolo napoletano” come patrimonio immateriale dell’umanità?

Di pizza ce n’è davvero per tutti i gusti: soffice dalla crosta o cornicione (come lo chiamano a Napoli) rigonfio, bassa e croccante, alta e morbida.
Ogni condimento che si distacchi dalla gloriosa pizza Margherita è permesso!

Una gioia per gli occhi, per l’olfatto e soprattutto per le nostre papille gustative… il profumo della pizza, che meraviglia!
Ma… c’è un ma!

CONTROINDICAZIONI

A volte dopo una piacevole serata in pizzeria, la notte può passare con disturbi intestinali, meteorismo, sete, insonnia.
Il giorno dopo la nostra pancia può essere molto più gonfia del normale.
Questo perché, purtroppo, vengono utilizzate farine troppo ricche di glutine, amido resistenti, con aggiunta di additivi e stabilizzanti.
Queste farine possono non essere compatibili con il nostro intestino e vi assicuro che sta aumentando il numero delle persone (di ogni età e in perfetta salute) che non riescono a tollerare la pizza, per una progressiva caduta della qualità delle farine usate e dei tempi di preparazione.
Inoltre il tempo della preparazione dell’impasto e della lievitazione è fondamentale per avere una pizza sana.

Per concludere potremmo dire che è importantissimo avere dei punti di riferimento su cui contare, pizzerie conosciute e/o che espongono i contenuti delle farine usate e i tempi di lievitazione.
Se siamo sicuri, via libera a una stupenda pizza, ma senza esagerare con il consumo settimanale o il nostro giro vita ne risentirà in modo tragico!
È importantissimo e doveroso sapere ciò che mangiamo!

POLPETTINE BIO CON PATATE AL PROFUMO DI TIMO

Volete cucinare un buon secondo piatto, gustoso e genuino?
Noi abbiamo messo le polpettine BIO Amica Natura, surgelate senza conservanti , dall’elevato standard qualitativo.
La food blogger Alida ha aggiunto la sua esperienza e la fantasia!
Così è nata la ricetta delle Polpettine con patate al profumo di Timo.

INGREDIENTI

1 confezione di polpettine Amica Natura BIO
4 patate medie
4 rametti di timo
500 gr passata di pomodoro
mezza cipolla
olio EVO
sale
pepe

PREPARAZIONE

Per prima cosa sbucciate le patate e mettetele a bollire in acqua salata, fino a quando risulteranno morbide.

Tagliate finemente la cipolla e mettetela a rosolare con un filo d’olio in una padella ampia.
Quando la cipolla risulterà trasparente aggiungete la passata di pomodoro, salate e pepate e lasciate cuocere il tutto per 10 minuti.
A questo punto aggiungete le polpettine ancora surgelate e continuate la cottura per 8/10 minuti.

Scolate le patate e schiacciatele con l’aiuto di una forchetta.
Unite le foglioline di timo e condite con un pizzico di sale e un goccio di olio d’oliva extravergine.
Servite le patate ancora calde con le polpettine al sugo.

Buon appetito!

CALDO, SUDORE E POTASSIO

Quanto ci piace l’estate!
Le lamentele, però, cadono sempre sullo stesso argomento… il caldo!
Con il caldo afoso si suda, eccome se si suda, con il minimo movimento o solo stando fermi.
La dottoressa nutrizionista Chiara D’Adda affronta oggi questo tema: il caldo, il sudore e il potassio.

Il sudore è il prodotto dei 3-4 milioni di ghiandole sudoripare disperse nello strato intermedio della nostra cute, è un liquido ipotonico ed è composto soprattutto da sali minerali e acqua.
Se si suda tanto, molti sali minerali vanno perduti, con conseguenze non piacevoli per il nostro organismo.
Fra i sali minerali, molto prezioso è il POTASSIO.

IL POTASSIO

È un macro elemento presente nelle nostre cellule in grande quantità ed è coinvolto in diversi fenomeni di vitale importanza.
Partecipa alla contrazione muscolare, inclusa quella del muscolo cardiaco, contribuisce alla regolazione dell’equilibrio dei fluidi e dei minerali all’interno e all’esterno delle cellule e aiuta a mantenere la pressione nella normalità, smorzando gli effetti del troppo sodio.
Ha effetto sull’equilibrio acido-base e sulla ritenzione idrica.

Può ridurre il rischio di produrre calcoli renali ricorrenti e la possibilità di perdita di tessuto osseo che si verifica durante la vecchiaia.
Per un adulto si considera adeguato un apporto di 2000 mg di potassio al giorno.
In una dieta standard l’apporto giornaliero di potassio è di circa 4gr ed è largamente superiore al fabbisogno richiesto.

La sua carenza è altamente improbabile, ma quando si suda molto bisogna averne il sospetto se si prova debolezza muscolare, irregolarità del battito cardiaco, cambiamenti dell’umore, nausea e /o vomito.
Molta attenzione quindi da parte di chi pratica sport e soprattutto durante il periodo caldo!

In che alimenti andiamo a prendere la nostra provvista di potassio?

Le fonti principali sono FRUTTA, VERDURA, LEGUMI, in particolare le verdure a foglia verde, i pomodori, i cetrioli, le zucchine, le melanzane, la zucca, le patate, le carote, i fagioli, i piselli, gli asparagi, i cavolfiori, gli spinaci, le banane, le albicocche e tutta la frutta secca.
In quantità inferiori è contenuto anche nei latticini, nella carne rossa, nel pollame e nel pesce.
Attenzione dunque a non privarci di questi alimenti, a bere molto e se si fa sport attenzione al reintegro mediante soluzioni appositamente studiate e con una giusta composizione.