Una dieta…”ferrea”!
Sapete quanto è importante il ferro per il nostro organismo? Dove possiamo trovarlo naturalmente negli alimenti che ingeriamo?
Il nostro organismo è in grado di assorbire il ferro da ogni alimento?
In questo contributo, la Dott.ssa nutrizionista Chiara D’Adda ci parla di questo importante minerale, della sua composizione e delle possibili risposte del nostro corpo di fronte a una sua carenza.
COS’È IL FERRO
Il ferro è l’elemento chimico di numero atomico 26.
La sigla è FE.
Nel corpo umano è un componente fondamentale dell’emoglobina, la proteina che trasporta l’ossigeno ai polmoni, e della mioglobina, la proteina che rifornisce i muscoli di ossigeno.
Ma non solo.
Partecipa all’attività di molti enzimi, alla produzione di alcuni ormoni e del tessuto connettivo.
Nel corpo umano è uno dei minerali presenti in quantità più elevate ed è quindi di fondamentale importanza avere un’assunzione corretta e livelli perfetti.
Una carenza, infatti, potrebbe evolvere in determinate patologie, come l’anemia o, semplicemente, la stanchezza.
COME ASSUMERE FERRO
L’alimentazione è il nostro fornitore primario di questo prezioso e indipensabile minerale.
Possiamo distinguere due tipologie di ferro.
Il primo è quello emico, contenuto negli alimenti di origine animale – come carne, pesce, molluschi e crostacei. Ne sono molto ricchi il fegato e le sardine.
Il secondo è quello non emico, contenuto negli alimenti di origine vegetale. Questo si trova in moltissimi alimenti come legumi (fagioli, ceci, piselli, lenticchie e lupini), semi di zucca, cioccolato fondente e cereali (riso, mais, frumento, orzo, avena, quinoa e segale).
Ne sono ricchi anche frutta e verdura – come spinaci, cicoria, biete, lattuga, pomodori, cavoli, cavolo riccio, broccoli, avocado, lamponi, fragole e banane – e frutta secca a guscio – come nocciole, mandorle, pistacchi e noci.
ASSORBIMENTO DEL FERRO
Il ferro non emico, contenuto negli alimenti di origine vegetale, è di più difficile assorbimento rispetto a quello emico, presente nei cibi di origine animale.
Per facilitarne l’assorbimento, si può abbinare la sua assunzione ad alimenti ricchi di vitamina C, aggiungendo, per esempio, limone su verdure crude o legumi – anche su carne e pesce è ottimo – o consumando un kiwi a fine pasto.
Inoltre, la presenza di fitati nei legumi e cereali integrali, può ostacolarne ulteriormente l’assorbimento. Per ridurre la presenza di fitati, è sufficiente lasciare i legumi a bagno in acqua calda con limone per qualche ora prima di cuocerli.
Anche alcuni fattori esterni possono inibire l’assimilazione del ferro.
Latte, latticini e alimenti ad alto contenuto di tannini, come caffè, tè, vino e cioccolato, possono infatti avere un’azione ostacolante nel processo digestivo di questo minerale. È quindi consigliato consumarli in un altro pasto, lontano dal momento si assunzione di ferro.
Voi come integrate il ferro nella vostra alimentazione?
FOOD – Speciale Carni Surgelate
Un inserto dedicato al crescente mercato della carne surgelata. Anche per questa edizione la rivista FOOD, una delle testate più importanti del settore alimentare, ha raccolto le testimonianze delle aziende più importanti di questa realtà. Amica Natura è stata selezionata come una delle aziende leader di un settore che sta acquisendo sempre più rilevanza grazie alle caratteristiche qualitative e di riduzione del food waste. Scopri l’anteprima dell’intervista con il CEO&Presidente di Amica Natura.
Negli ultimi anni, il valore del surgelato ha avuto una crescita costante. Sofisticate tecniche di surgelazione permettono oggigiorno di preservare non solo la qualità degli ingredienti, ma anche i valori nutrizionali. Questo garantisce da una parte di esaltare il gusto di un prodotto, in modo tale da poter soddisfare le preferenze di un consumatore sempre più esigente. Dall’altra, di proporre un prodotto di alta qualità a un consumatore sempre più attento.
La crescita del consumo dei surgelati è inoltre legata a una scelta salva spreco. Il prodotto surgelato ha infatti una shelf life maggiore e si adatta a un consumo dilazionato: si preleva dalla confezione la parte che si desidera consumare e il resto lo si ripone nel freezer.
Renato Bonaglia, CEO&Presidente di Amica Natura, ci parla dell’importanza della crescita del surgelato che ha caratterizzato gli ultimi anni. In questo speciale per la rivista FOOD, si concentra sulla carne surgelata e sul suo valore, specialmente nei servizi di ristorazione e nel settore Horeca.
Qui sotto un’anteprima dell’intervista:
Qual è il target di consumatore a cui punta l’azienda?
Puntiamo da sempre a un consumatore attento, consapevole dei valori del prodotto surgelato ma molto attento anche al rapporto qualità/prezzo. La situazione attuale ha visto un aumento straordinario dei prezzi delle materie prime, degli imballi, dei trasporti, dell’energia elettrica, tutti fattori che concorrono nel processo di produzione e vendita.
Avete in programma di lanciare novità di prodotto nei prossimi mesi?
Il reparto R&D di Amica Natura è da sempre attivo nella ricerca e nello sviluppo di nuovi prodotti in grado di soddisfare un consumatore sempre più attento e bisognoso di servizio. Vi sono diversi progetti che riguardano le nostre gamme tradizionali di polpette e che vedranno la luce nel 2023.
Quali sono gli elementi distintivi della vostra filiera?
Amica Natura utilizza materie prime provenienti unicamente da fornitori selezionati e fidelizzati a garanzia di una sicura origine. I reparti Qualità e R&D garantiscono il mantenimento di questi standard a tutela di un consumatore sempre più attento.
Non perderti l’intervista completa.

Risponde alle domande Renato Bonaglia
CEO & Presidente di Amica Natura
Amica Natura vola a Chicago
Anche quest’anno Amica Natura, insieme al gruppo IFFH, ha deciso di prendere parte al PLMA 2022, la fiera dedicata al mondo delle PL (Private Label). Oltre ai prodotti preferiti dalla clientela nazionale e internazionale, Amica Natura presenterà novità rilegate al settore diete sostitutive, concentrandosi in particolar modo su alternative vegetariane e plant based alla carne.
PLMA 2020 – AMSTERDAM
Sono passati due anni dall’ultimo PLMA – World of Private Label, fiera annuale dedicata a tutte le Private Label.
L’ultima edizione fu ad Amsterdam nel 2020. Amica Natura, Appetais, Farma&co e Cucina Pianta si presentarono per la prima volta come una grande famiglia sotto il nome di IFFH, Italian Frozen Food Holding.
Un passo che ha voluto lanciare un messaggio importante: siamo un gruppo strutturato con 5 siti produttivi, 4 in Italia e 1 negli Stati Uniti. Siamo appassionati, curiosi e uniti nel raggiungimento di un obiettivo comune: portare l’eccellenza del Made in Italy nel mondo.
I VALORI CHE FANNO VOLARE AL PLMA 2022 – CHICAGO
Ed è proprio questo lo spirito che ci unisce ancora nella nuova edizione 2022 del PLMA. Questa volta voleremo a Chicago, lontani da casa ma allo stesso tempo vicini. Con il supporto della nostra sede a Elk Grove Village, lo stand presenterà le innovazioni vegetariane e plant based di Amica Natura.

Dalle ricette classiche, come panzerotti, alle più innovative, a base di cavolfiore e proteine vegetali, Amica Natura vuole dimostrare l’attenzione alla qualità e alla ricerca che caratterizza il lavoro aziendale da più di 30 anni. Un lavoro che si basa su solide fondamenta rafforzate dall’esperienza di un team di persone fantastico, che ha saputo rendere onore a una delle tecniche di conservazione alimentare più antica che ci sia.
La surgelazione permette di preservare non solo la qualità gustativa degli alimenti, ma anche di nutrienti e valori nutrizionali. Per legge, inoltre, i prodotti surgelati non contengono conservanti o additivi artificiali.
Si tratta della tecnica che permette di ridurre al meglio lo spreco alimentare. Una volta aperto e selezionata la parte che si desidera consumare, il prodotto restante può essere rimesso tranquillamente nel freezer.
Sono questi i valori che accompagneranno Amica Natura anche a Chicago.
I PRODOTTI PRESENTATI

Tra i prodotti presentati troverete:
- Panzerottini pomodoro e mozzarella
- Cauliflower Sliders
- Cauliflower e Cheddar Tots
- Arancini Gluten Free (Lemon Zest e Zafferano, Funghi, Piselli e Feta)
- Mac&Cheese Nuggets
Accanto ai prodotti firmati Amica Natura, troverete quelli più identificativi dei brand del gruppo.
Cucina Pianta porterà i piatti icona della tradizione italiana 100% plant based, come lasagne, parmigiana e spaghetti con polpettine di bovino.
Appetais presenterà i ready meals a base di pesce più venduti, come il sugo allo scoglio e la zuppa di pesce.
Farma&co, accanto a pane (ciabatte, filoncini e rustiche) e pizze tradizionali (margherita e base), proporrà una gamma a base cavolfiore che include pizze, flatbread e mini flatbread, tutto rigorosamente Gluten Free.
Non perdetevi l’occasione di scoprire le nuove proposte firmate IFFH. Se passate a Chicago, ci trovate agli stand 1738-1739.
Vi aspettiamo numerosi!
RUBINO D’AUTUNNO
Anche oggi la nostra Dott.ssa nutrizionista Chiara D’Adda ci svelerà le proprietà nascoste dietro le meraviglie della natura. Scopri proprietà, benefici e curiosità della melagrana, frutto ottobrino e novembrino che ci stupisce sin dalla sua conformazione anatomica.
Un frutto dalla particolare configurazione anatomica che spesso ne scoraggia il consumo. Grani rosso rubino che arricchiscono insalate e centrifughe mattutine.
Avete capito di cosa stiamo parlando?
Della melagrana ovviamente!
La melagrana è un scrigno di piccoli diamanti super potenti che coronano la nutrigenomica, la disciplina scientifica che studia i rapporti tra nutrizione e genoma.
Un frutto ricco di sapore e quasi portentoso per il benessere del nostro organismo al massimo delle sue potenzialità nei mesi di ottobre e novembre.
ORIGINE
Il melograno, punica granatum, è una pianta che appartiene alla famiglia delle Punicaceae o Lythraceae. Originario dell’Iran e del Medio Oriente, il melograno è da sempre presente nella macchia mediterranea.
Gli antichi romani importarono il melograno dalla Tunisia scoprendone sin dall’inizio i benefici e l’uso terapeutico. Si diffuse quindi in tutta Italia come simbolo di prosperità.
Il suo nome deriva dal latino malum granatum, letteralmente mela con semi, e in diverse religioni e culture ha assunto diversi significati simbolici, come simbolo di vita e fertilità, ma anche di potere, sangue e morte.
I GRANI E IL LORO SUCCO
I grani o chicchi, in termine scientifico arilli, sono molto succosi e hanno un sapore asprigno e dolce allo stesso tempo.
Una volta spremuti si trasformano in una gradevole bevanda ricca di antiossidanti e sali diuretici.
Il consumo di succo di melagrana aumenta inoltre la digeribilità di molti alimenti, come insalata, carne e pesce.
L’abbinamento della melagrana, frutto alcalinizzante, con le proteine animali contrasta la formazione di scorie acide che favoriscono l’infiammazione dei tessuti.
VALORI NUTRIZIONALI E BENEFICI
100g di melagrana (considerando solamente la parte edibile, quindi i grani) apportano 63 calorie.
I grani sono ricchi di vitamina A, C e B, di potassio e fosforo, nutrienti che concorrono a potenziare il sistema immunitario. Grazie ai loro principi attivi, ci preparano inoltre ad affrontare l’inverno e a prevenire i classici malanni stagionali con un’azione simile a quella di un vaccino.
Da poco tempo si è scoperto che la massiccia presenza di antiossidanti e fitoestrogeni presenti nella melagrana hanno un’azione riequilibrante sul sistema ormonale e immunostimolante.
Studi recenti hanno confermato la funzione regolatrice della melagrana sugli sbalzi di umore tipici della menopausa e sul rafforzamento delle ossa.
Una ricerca dell’Università del Wisconsin ha inoltre rilevato come il consumo di melagrana è potenzialmente in grado di agire come scudo contro le cellule cancerogene in caso di tumore alla prostata.
IL SUPERPOTERE
La principale attività della melagrana sul nostro organismo riguarda gli effetti su cuore e arterie.
Grazie al consistente contenuto di flavonoidi, il frutto è un ottimo protettore di vasi sanguigni, preservandone l’elasticità e prevenendo malattie cardiovascolari.
Per usufruire al massimo di questi benefici, è consigliabile consumarla sotto forma di succo fresco, ottenuto dalla spremitura del frutto stesso.
La melagrana non porterà solamente nutrienti super potenti nella vostra dieta, ma anche colore e allegria sulla vostra tavola!
Cosa aspettate? Non lasciatevi sfuggire questa meraviglia della natura.
Il frutto degli dei
I mesi autunnali sono ricchi di alberi che ci donano frutti particolari ma estremamente ricchi da un punto di vista nutrizionale. La Dott.ssa nutrizionista Chiara D’Adda ci parla oggi dei cachi, frutti dalle dimensioni di una mela che si distinguono per un colore molto acceso che spicca tra gli alberi spogli. Scoprine valori nutrizionali e benefici.
Arancioni o rosso brillante che siano, i cachi evocano l’immagine di un fuoco ardente proprio per i loro colori accesi.
Il loro nome scientifico deriva dal greco, diospyros kaki, ma noi siamo abituati a chiamarli con il nome giapponese kaki o semplicemente cachi.
LE ORIGINI
Il nome scientifico della pianta deriva dal greco diospyros, frutto degli dei. È una pianta esotica della famiglia delle Ebenacee, importata dall’Asia verso la metà dell’Ottocento ed originaria delle regioni calde della Cina.
Nei primi del Novecento la coltivazione di cachi si diffonde principalmente in Romagna e Campania, dove ancora oggi si hanno coltivazioni significative.
Si narra che il primo albero in Italia fu coltivato nel giardino di Boboli a Firenze nel 1871.
PROPRIETA’ E BENEFICI
Lo sapete che il caco è un valido aiutante del sistema immunitario?
Ricchissimi di betacarotene, vitamina C e sostanze ad azione antiossidante, i cachi sono dei validi aiutanti del sistema immunitario.
Possiedono inoltre proprietà antinfiammatorie e immunostimolanti.
Contengono pectina e mucillagine, carboidrati complessi che danno alla polpa la caratteristica consistenza gelatinosa.
Proprio grazie a queste sostanze, alla sua componente in fibre, acqua e zuccheri, sono un ottimo alleato della regolarità intestinale.
VALORI NUTRIZIONALI
100g di cachi apportano circa 65kcal e 16g di zuccheri.
La componente zuccherina relativamente bassa (non tanto distante da quella dei mandarini, per esempio), rende questi frutti degli ottimi alleati in un regime dimagrante ipocalorico. Inoltre la loro componente di fibre ha un ruolo di regolazione nell’assorbimento degli zuccheri.
E’ ammesso quindi il consumo anche da parte dei diabetici che lo possono mangiare tranquillamente e, anzi, possono beneficiare della loro azione positiva sull’apparato digerente, usufruendo anche dei carotenoidi e del ferro presente in questi frutti.
CONTROINDICAZIONI
Non vi sono particolari controindicazioni legate al consumo di questo frutto.
In caso di colite o sindrome del colon irritabile è consigliabile limitarne il consumo.
I cachi possono infatti accentuare la sensazione di gonfiore o di fastidio legate a queste patologie.
Voi come li consumate? Tali e quali o vi cimentate in nuove ricette?
Budino di cachi e cacao? Porridge cachi, avena e cannella?
Insalata di cachi grigliati, rucola, finocchi e mandorle?
Pane integrale tostato con ricotta e crema di cachi?
Siete più creativi?
Fateci sapere le vostre ricette!
Via libera alla zucca!
La zucca è uno degli ortaggi maggiormente legato a miti e leggende storiche. Un ortaggio che si presenta in varie forme e colori, ma che rimane ricco di proprietà e benefici per il nostro organismo. La nostra Dott.ssa nutrizionista Chiara D’Adda ci svela alcuni misteri legati alla zucca.
Morbida o soda, arancione intenso o color pastello, liscia o rugosa che sia, la zucca è la regina dell’autunno.
Nonostante sia possibile trovarla sugli scaffali dei supermercati tutto l’anno, è sempre meglio rispettare la stagionalità degli alimenti che la natura ci offre, anche a seconda dell’area geografica in cui si vive. Meglio fare quindi il pieno di zucca ora!
LE ORIGINI
La zucca è stata importata in Europa dai coloni spagnoli americani. Le sue origini sono incerte, ma alcune testimonianze dimostrano come la storia della zucca inizia più di 8000 anni fa.
Sin da subito trovò in Italia un ambiente di crescita ideale, tanto che già i romani ne esaltavano le qualità.
Ma i romani antichi mangiavano zucche ?
Sì, ma non delle specie e del genere che consumiamo oggi. La storia della zucca in Italia, infatti, si discosta dall’immaginario comune di un ortaggio più o meno sferico dal colore arancione intenso.
La storia della zucca in Italia inizia grazie alla lagenaria (Lagenaria siceraria), una specie di zucca caratterizzata da un frutto cilindrico e allungato.
ZUCCA IN TUTTE LE FORME
La zucca appartiene alla famiglia delle Cucurbitacee. Esistono specie diverse, come maxima, pepo, moschata, ficifolia, argyrosperma, e svariate forme. Possiamo trovarla sferica, ovale, schiacciata, a bottiglia. La buccia può essere arancione, verde, gialla o violacea, liscia o molto rugosa e bozzoluta.
In commercio è possibile trovare anche le zucche decorative, non commestibili, perfette per creare centrotavola, composizioni naturali o per decorare la casa a tema Halloween.
PROPRIETA’, BENEFICI E VALORI NUTRIZIONALI
Da un punto di vista fitoterapico, la zucca ha proprietà ipotensive, diuretiche, lassative e anche antitumorali.
Può essere un alleato in caso di disturbi allo stomaco, disturbi renali, malattie delle coronarie e arteriosclerosi.
La zucca è una miniera di caroteni, provitamina A, vitamina C, vitamine del gruppo B. Ricca di fosforo, ferro, magnesio e potassio, calcio. Contiene fibra solubile che permette di avere un effetto saziante sull’appetito.
Attenzione a non eccedere nel consumo di zucca. Nonostante abbia un apporto calorico basso, circa 26 kcal per 100g, ha un indice glicemico abbastanza elevato.
ZUCCA IN CUCINA
La zucca è comunemente usata nella cucina di svariate culture, inclusa quella italiana.
Gli usi in cucina della polpa sono innumerevoli: al forno, al vapore, nel risotto, nel minestrone, nel ripieno dei tortelli, come hummus, flan, vellutate e anche in altri mille modi, tutti lasciati alla fantasia di chi si cimenta in cucina.
Anche la buccia, accuratamente lavata, può essere tranquillamente mangiata, perché ricca di nutrienti portentosi.
Oltre alla polpa si possono consumare i semi, uno degli alimenti con maggior contenuto di arginina. Questi vengono utilizzati come rimedio fitoterapico, ad esempio, nella cura dell’ipertrofia prostatica benigna.
Dai semi di zucca si ricava, per spremitura a freddo, un olio ricco di acidi grassi polinsaturi. Quest’olio possiede un aroma che ricorda quello di noce o nocciola e un colore verde intenso. Da usare solo a crudo, mi raccomando!
È un olio molto apprezzato anche in cosmetica.
CURIOSITA’
La zucca più grande mai coltivata ha raggiunto il peso record di 1147 kg…più di una tonnellata.
Negli Stati Uniti sono diffusissime le lattine di zucca cotta al vapore e ridotta in purè, utilizzata principalmente come base per preparare la tipica Pumpkin Pie, la classica torta del Thanksgiving americano, la festa del Ringraziamento, che cade ogni ultimo giovedì del mese di novembre.
Tuttavia è sempre meglio consumare il prodotto fresco…tanto sapore e salute in più!
Forti come Braccio di Ferro
Son Braccio di Ferro, yes!
Gironzolo, navigo con i marinai,
mi chiamano anche Popeye.
E se sono debole mando giù…?
Avete capito di cosa parleremo oggi?
…spinaci a quintali, glup glup!
Esatto, gli spinaci!
Oggi cercheremo di analizzare meglio questo ortaggio, di capirne benefici, proprietà ed effetti sull’organismo. Ma soprattutto cercheremo di rispondere a una delle questioni più dibattute su queste foglie verdi: sono davvero capaci di donarci forza ed energia?
Leggi l’approfondimento della nostra Dott.ssa nutrizionista Chiara D’Adda e scopri i falsi miti sugli spinaci.
LE ORIGINI
Lo spinacio è una pianta erbacea della famiglia delle Chenopodiacee. Il suo nome deriva dal persiano aspanahk, letteralmente “incrociato con la spina”.
Noti fin dall’antichità, sono originari della Persia. Giunsero in Cina grazie al Re del Nepal e arrivarono in Spagna, intorno all’anno 1000, grazie agli Arabi.
Si sono poi progressivamente diffusi negli altri Paesi europei e sono entrati a far parte della cucina principalmente come contorno.
Oggi, in Italia, la coltivazione degli spinaci è diffusa soprattutto in Toscana, Lazio, Campania, Marche, Veneto, Piemonte e Puglia.
Si può distinguere lo spinacio adulto e il baby-spinacio, ottenuto in serra e ottimo per le insalate.
COME CUCINARE GLI SPINACI
Gli spinaci sono un alleato prezioso per chi, in questo periodo, vuole mangiare verdura di stagione.
La loro coltivazione avviene in diversi periodi dell’anno ed è quindi possibile trovarli freschi da ottobre fino all’inizio della primavera.
Possono essere consumati:
- Crudi. Quando le foglie sono tenere e fresche, si possono mescolare nelle insalate o mangiarle abbinate con parmigiano e noci. Provate anche ad aggiungerle a un’insalata di arance: la vitamina C favorisce l’assorbimento del ferro.
- Cotti. Per evitare una perdita eccessiva di vitamine e minerali, è meglio optare per una cottura a vapore.
- Succo fresco. La dose raccomandata è mezzo bicchiere al giorno prima di pranzo. Per creare un centrifugato più ricco, si possono aggiungere anche altre verdure.
- Surgelati. Hanno solamente una piccola perdita di vitamina C e hanno il vantaggio che sono disponibili tutto l’anno con una shelf life nettamente superiore.
LE PROPRIETA’ NUTRIZIONALI
Gli spinaci sono ortaggi poco calorici: hanno un valore di 22 calorie ogni 100 gr.
Sono ricchi di vitamina A e di acido folico; presenti anche vitamina K, vitamina E, clorofilla e riboflavina (vitamina B2).
Hanno un alto contenuto di nitrato, una sostanza che pare aiuti ad aumentare la forza dei muscoli, e contengono luteina, utilissima per la salute degli occhi.
Sono ricchi in rame, fosforo, zinco, calcio, potassio, ferro.
Grazie all’elevato apporto di fibre, stimolano il senso di sazietà e combattono la stipsi (stitichezza).
Contengono inoltre tilacoidi, sostanze che riducono l’assorbimento di grassi e carboidrati.
Infine, pare che consumare una porzione giornaliera di spinaci possa aiutare a rallentare il processo del declino cognitivo.
Quindi, mangiare una porzione di spinaci al giorno ci rende davvero forti come Braccio di Ferro?
FORTI COME BRACCIO DI FERRO?
Delusione delle delusioni, gli spinaci contengono solo 3mg di ferro per 100grammi di prodotto crudo.
Il ferro contenuto negli spinaci si trova in una forma difficile da assorbire per il nostro organismo.
Gli spinaci sono in grado di diminuire la sensazione di stanchezza, hanno numerose proprietà benefiche sul nostro organismo, ma non di certo per il loro apporto di ferro.
CONTROINDICAZIONI?
Gli spinaci sono ricchi di acido ossalico, controindicato nei casi di:
- litiasi renale (calcoli)
- osteoporosi
- fratture ossee (l’acido ossalico limita fortemente l’assorbimento del calcio).
A voi piacciono gli spinaci ? Come preferite cucinarli ?
Piccoli frutti, grandi potenzialità
In questo appuntamento la Dott.ssa nutrizionista Chiara D’Adda ci parla di un frutto ancora poco conosciuto: le giuggiole. Nonostante venga utilizzato molto nella medicina cinese e omeopatica, le giuggiole raggiungono poco le tavole degli italiani. Scoprite tutti i benefici che derivano dal portare questi piccoli frutti sulle nostre tavole.
Conoscete le giuggiole?
Stiamo parlando di un frutto piccolo e marroncino, con un sapore a metà tra una mela acerba e un dattero bello zuccherino. Un sapore particolare e allo stesso tempo gradevole.
Ma le giuggiole sono conosciute in tutto il mondo soprattutto per i loro molteplici benefici e proprietà medicinali.
LE ORIGINI
Ma vediamo da dove arriva questo piccolo frutto marroncino.
La pianta della giuggiola, appartenente alla famiglia delle Rhamnaceae e al genere Ziziphus, è originaria dell’estremo Oriente. In Cina viene coltivata da più di 4000 anni sia per uso alimentare che per uso medico.
Pian piano questa pianta si è diffusa in tutto il mondo, soprattutto in Corea, Medio Oriente, Marocco, India e nel bacino del Mediterraneo.
UTILIZZO IN CUCINA
Il frutto può essere consumato sia fresco che essiccato. Il sapore del frutto fresco è molto simile a quello delle mele acerbe, mentre quello essiccato ricorda il dolce tipico di quei datteri belli morbidi e polposi.
La giuggiola, oltre a essere consumata tale e quale, può essere usata anche per realizzare confetture e sciroppi o come ingrediente per farcire dolci e biscotti. E’ inoltre l’ingrediente principale di un liquore molto particolare, conosciuto come brodo di giuggiole.
LE PROPRIETA’ NUTRIZIONALI
Piccoli frutti, grandissimi valori nutrizionali: vitamina C (contenuta ben 20 volte di più rispetto a qualsiasi tipo di agrume), vitamine del complesso B (B1, B2, B6), manganese, potassio, ferro, calcio e fosforo.
Ma quante giuggiole possiamo mangiare?
100 grammi di giuggiole fresche possiedono circa 80 calorie.
100 grammi di giuggiole essiccate possiedono invece circa 290 calorie.
Quindi via libera a quelle fresche, occhio al consumo di quelle essiccate!
LE PROPRIETA’ MEDICINALI
Grazie al loro elevato contenuto di antiossidanti, soprattutto polifenoli, hanno grandi proprietà infiammatorie e antispastiche.
Hanno inoltre azione emolliente e lenitiva, funzione regolatrice del sistema digerente e del transito intestinale.
Forniscono un valido aiuto per la salute cardiovascolare e migliorano il metabolismo.
Hanno proprietà epatoprotettrici, ipocolesterolemizzanti, espettoranti, diuretiche.
E per finire, aumentano la resistenza e la forza muscolare.
Questo piccolo frutto è quindi ottimo per aiutare la digestione, migliorare il sonno e…per ridurre l’ansia!
Sono infatti molto utilizzate sia nella medicina cinese che omeopatica.
E voi? Conoscevate le giuggiole e i loro superpoteri?
Evitare gli starnuti autunnali
Corpo e mente subiscono moltissimo il cambio di stagione. Un’alimentazione ricca di nutrienti e, in caso di carenze, l’aggiunta di integratori possono aiutarci a sostenere e rafforzare il sistema immunitario, evitando così le classiche patologie autunnali. Scopri il parere della nostra esperta Dott.ssa nutrizionista Chiara D’Adda.
Ah l’autunno!
Le castagne, i manti fogliosi arancio sgargiante e la prima nebbia.
L’autunno però è anche la stagione per eccellenza in cui aumentano a dismisura malattie delle vie respiratorie e dell’apparato gastrointestinale.
Complici il freddo e l’umidità, ma anche il passare la maggior parte della giornata in luoghi chiusi (come scuole, uffici o mezzi di trasporto).
È fondamentale quindi sostenere e stimolare il nostro sistema immunitario.
INTESTINO EQUILIBRATO, BENESSERE ASSICURATO
Visto che buona parte del sistema ha immunitario ha origine nel nostro intestino, una buona alimentazione è un tassello fondamentale per garantire la sua massima efficacia.
Punto di partenza è un intestino perfettamente funzionante. I batteri e i microorganismi naturalmente presenti dovrebbero trovarsi in stato di eubiosi, in equilibrio, e non di disbiosi, cioè squilibrati in senso negativo.
Un’integrazione a base di probiotici e prebiotici potrebbe aiutare il nostro intestino a mantenere lo stato di eubiosi. Bisognerebbe optare per quelli con più elevato numero di ceppi batterici, oltre che per quelli più consoni alle nostre esigenze.
I NUTRIENTI GIUSTI
Il secondo step per mantenerci in forze durante il cambio di stagione riguarda la nostra alimentazione. Nutrienti come vitamine e sali minerali sono essenziali.
Quindi ampio spazio a frutta e verdura, soprattutto quelle ricche di vitamine del gruppo B, C, A.
Sì ad agrumi, kiwi, frutti di bosco (anche surgelati ), cavoli, broccoli, patate, lattuga, spinaci, zucca, carote, ananas, banane, datteri, carciofi. Via libera a grandi quantità di centrifugati, ricchi di ogni tipo di frutta e verdura.
Fare il “pieno” di resveratrolo! E’ un potente antiossidante, antibatterico, antinfiammatorio e fluidifica il sangue e ha pure proprietà antitumorali. E’ contenuto nella buccia dell’uva, nei mirtilli, nei lamponi, gelso, pistacchi, noci, mandorle, arachidi, vino rosso, cacao amaro.
Aumentare il consumo di yogurt e di cereali integrali, così pure di frutta secca e di pesce, e di uova.
Non rinunciare ad aglio, porri e cipolle, alle spezie, al condire sempre tutto con abbondante olio EVO.
Porta in tavola zuppe, minestre di verdura e di ortaggi.
Per ultimo, ma non ultimo, controlla il dosaggio della tua vitamina D.
Recenti ricerche hanno rilevato che la vitamina D favorisce la reattività delle cellule T, deputate ad aggredire virus e batteri.
Se è in carenza sarebbe meglio integrarla con appositi alimenti supplementari, naturalmente sotto sorveglianza da parte di un medico.
NO ALLO STRESS!
E soprattutto, anche se sembra impossibile, cercate di ridurre al massimo stress, preoccupazioni e ansia.
Sono potenti immunosoppressori che a lungo andare compromettono l’efficienza del sistema immunitario!
Il re dei boschi
I funghi sono protagonisti delle nostre tavole da giorni ormai, accompagnando queste prime fredde giornate di fine settembre e arricchendo i nostri piatti della tradizione. L’umidità di inizio autunno rende infatti questo mese il migliore per il consumo di funghi freschi che crescono spontaneamente in natura. Attenzione però: nonostante i numerosi benefici, i funghi possono essere un “ortaggio” (classificandolo erroneamente – i funghi infatti sono una categoria a sé stante) molto pericoloso. Ce ne parla la Dott.ssa nutrizionista Chiara D’Adda.
“Andare a funghi”
Se siete tra i più impavidi, armatevi di scarponi, giacca a vento, coltellino e cesto, recatevi nel sottobosco più vicino e date il via alla vostra ricerca! “Andare a funghi” è considerata ormai una vera e propria attività sportiva all’aria aperta, da fare da soli o in compagnia (anche di un amico peloso), soprattutto per le frequenti situazioni impervie in cui ci si può trovare. Bisogna tenere ben a mente che esistono decine e decine di tipologie di funghi e che non tutti sono commestibili. In mancanza di esperienza, quindi, ricordatevi di far controllare sempre il vostro raccolto a esperti micologi prima di procedere alla cottura e alla consumazione. Non fidatevi del vostro istinto in questo caso, i funghi velenosi possono essere molto dannosi per il nostro organismo, fino a portare, in alcuni casi, alla morte.
Funghi sì, funghi no
I più conosciuti e apprezzati sono sicuramente i porcini, seguiti da gallinacci, chiodini, cardoncelli e champignon. Ognuno ha le proprie caratteristiche e il proprio sapore particolare, adatto a diverse ricette della tradizione. Ma fate attenzione a non abusarne: i funghi contengono micosina, una sostanza che può rendere particolarmente difficile la digestione. Per questo motivo il loro consumo è sconsigliato a persone affette da patologie al fegato o ai reni e ai bambini al di sotto dei tre anni.
Oltre a quello moderato, anche un consumo consapevole deve accompagnare questi protagonisti dei nostri piatti autunnali. I funghi sono infatti pieni di tossine che potrebbero reagire improvvisamente con il nostro organismo.
Le proprietà nutrizionali
Ma guardiamo ora le caratteristiche nutrizionali di questi “ortaggi”.
Composti quasi completamente da acqua, i funghi hanno un apporto calorico che potremmo dire quasi trascurabile. Solo 20kcal per 100grammi circa.
Nonostante siano poco calorici, sono ricchi di fibre, proteine vegetali e di minerali. Potassio, fosforo, selenio, magnesio e silicio arricchiscono questo piccolo e gustoso alimento, rendendolo un super food per il nostro organismo.
Contengono inoltre lisina, triptofano, vitamine del gruppo B (B1, B2, B6), vitamina C, vitamina D, vitamina K, vitamina PP e sono ricchi di sostanze antiossidanti.
Se mangiati con moderazione e consapevolezza, i funghi si sono dimostrati ottimi alleati di ossa, sistema cardiovascolare e sistema immunitario.
E a voi piacciono i funghi?
Quali sono le vostre ricette preferite?