IL CIBO È UN DIRITTO ALLA FELICITÀ E ALLA SALUTE DEI BAMBINI

Vogliamo sempre il meglio per la salute dei nostri bambini, ma vi siete mai chiesti come influisce la nutrizione sul benessere psicologico?

La dottoressa Chiara D’Adda nutrizionista di Amica Natura, medico chirurgo e medico della squadra di basket italiana Basket Brescia Leonessa ci spiega come una corretta gestione dei pasti e del tipo di alimentazione può fare la differenza.
Questo in termini di autostima, benessere psicologico, relazioni sociali con i coetanei e con le figure genitoriali.
In età scolare si impostano e/o si consolidano (di gran lunga meglio dire “si consolidano”, perché è dai primi passi che si gettano le basi) le abitudini alimentari del bambino.
Ricordiamoci che diventerà poi un pre-adolescente, un adolescente, un adulto.

Pertanto è in questa fase della vita che la famiglia e la scuola devono contribuire allo sviluppo di uno stile alimentare salutare, che permanga nell’età adulta.
I genitori, i nonni, i fratelli maggiori sono un grande esempio per i più piccoli.
Il buon esempio della famiglia accompagnato dalla formazione scolastica è la formula magica per insegnare ai bambini le regole del mangiar sano e con gusto.

ALIMENTAZIONE

Purtroppo c’è da ammettere che il progressivo cambiamento dello stile di vita delle famiglie e dei tempi lavorativi.

La mamma e il papà che lavorano non hanno “mai tempo”.

Questo ha portato a profonde modifiche delle abitudine alimentari familiari.
Conseguentemente si è diffusa nella popolazione infantile un’alimentazione scorretta.

Assistiamo ad un introito eccessivo di calorie, proteine di origine animale trattate con innumerevoli additivi.

Ne sono un esempio il sodio (sale), zuccheri raffinati, cereali raffinati, grassi saturi, carenza di glucidi complessi, fibre, vitamine e sali minerali.

Agli errori nutrizionali si associa spesso la monotonia della dieta e un’errata distribuzione dell’ intake calorico nella giornata.
La prima colazione molte volte è assente o insufficiente, i pasti nutrizionalmente non sono adeguati o intervallati da numerosi spuntini.

Il più delle volte si assumono alimenti già confezionati, ad alta densità calorica e basso valore nutrizionale, consumati dal bambino seduto davanti alla televisione o chino sui compiti.

CONSIGLI

Portare un bambino piccolo al supermercato spesso è un’impresa titanica per  i genitori , già indaffarati tra i mille pensieri.
Vi esorto a fare un piccolo sforzo.

I bambini sono come delle piccole spugne e assorbono tutto ciò che dite, anche se in quel momento magari vi sembrano  più interessati a dolciumi, caramelle e giochini vari.
A piccoli passi iniziate a leggere con i bambini le etichette e i contenuti del cibo che scegliete e che mettete nel vostro carrello della spesa (fresco, surgelato, inscatolato, confezionato ).
Fatelo sotto forma di gioco, sarà l’imput  per qualcosa di importantissimo per il loro prossimo futuro!

Il consiglio è poi quello di cucinare con i bambini, coinvolgerli per avvicinarli ad una alimentazione sana.
Fate toccare loro gli alimenti, fate lavare loro frutta e verdura, fate si che tocchino e manipolino, che esprimano le loro idea su questa o quella preparazione.
Accogliete nei limiti del possibile le loro stravaganti idee sulla realizzazione di un piatto.
Raccontate  qualcosa degli ingredienti che state usando, adoperando parole semplici ma esatte , che attirino la loro curiosità e che rimangano nelle loro menti.

Sono nozioni che ricorderanno per sempre e saranno un tesoro prezioso per il loro sano futuro
Insegnate con pazienza la regola di una buona e lunga masticazione, ricordando loro, con ironia ma anche con fermezza ,che lo stomaco non ha i denti.
Quindi la prima azione importantissima è di masticare bene e a lungo.

Infine mercanteggiate con la regola 80:20… va bene per noi e anche per loro.
Basta rispettare una dieta bilanciata e sana per l’80% del nostro tempo, per il restante 20% possiamo lasciarci un po’ andare!

Naturalmente voi adulti per primi dovrete dare il buon esempio, trasmettendo serenità nel momento in cui si è a tavola con la famiglia.
Quindi al bando tensioni e preoccupazioni e via libera al cibo sano, alla fantasia e all’amore!