UN ESEMPIO VIRTUOSO DI ECONOMIA SOSTENIBILE

In occasione della “Giornata Mondiale delle Piccole e Medie Imprese”,
all’interno del Festival della Sostenibilità sul Garda (18 giugno-26 luglio 2020),
la rete scolastica “Morene del Garda” promuove una
conferenza on line
sabato 27 giugno 2020
ore 10.30 – 12.00

Il tema riguarderà l’economia sostenibile e della produzione alimentare eco-compatibile.
L’Amministratore Delegato Renato Bonaglia è stato invitato ad esporre al pubblico “virtuale” l’esperienza di Alcass, quale azienda da sempre attenta al tema della sostenibilità ambientale ed esempio tangibile di intraprendenza.

Negli anni l’azienda ha perseguito con impegno valori come la nutrizione sostenibile, l’alta qualità delle materie prime e l’impegno verso l’ambiente.
Il tema della sostenibilità è da sempre prioritario nel piano di sviluppo aziendale.
Molte sono le azioni intraprese negli anni per la tutela dell’ambiente, per la riduzione della Carbon Footprint, nonché per la riduzione del consumo della plastica nelle attività di confezionamento.

A condurre la conferenza saranno le prof.sse Angelina Scarano del “Bazoli-Polo”, che concentrerà l’attenzione sugli argomenti dell’economia sostenibile e Viviana Casu del “Caterina De’Medici” che si soffermerà particolarmente sui temi della produzione alimentare e dei relativi imballaggi.
Questo è il primo evento della rete “Morene del Garda” dopo il confinamento post pandemia, che prosegue il Piano di Rete triennale delle attività didattiche denominato “Custodiamo il futuro. Garda casa comune”.

La collaborzione con la Rete scolastica “Morene del Garda” è per Alcass molto importante: siamo certi che, grazie alla formazione e alla sensibilizzazione in ambito scolastico, si possa avere la speranza di un cambio culturale rivolto verso lo sviluppo sostenibile.
Molto importanti sono le iniziative volte alla diffusione e alla sensibilizzazione al tema, l’insegnamento all’educazione e alla consapevolezza dell’ambiente.

INVITO ALLA CONFERENZA ON-LINE

Per seguire la conferenza on-line è sufficiente vere un profilo Zoom, oppure bastano pochi minuti per crearlo.
Invitiamo tutti a collegarsi al seguente link:
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Password: 450133

Partecipate numerosi!

COCOMERO, IL FRUTTO ESTIVO PER ECCELLENZA

Lockdown, Covid-19, il distanziamento sociale, la crisi economica, la politica in subbuglio… il 2020 ci ha messi alla prova.
Ma per fortuna, puntualmente, il 21 giugno è arrivata l’estate.
Ci meritiamo un po’ di caldo e di spensieratezza.
Abbiamo chiesto alla dottoressa Chiara D’Adda a cosa pensa se diciamo “estate”, e la risposta è stata chiara: COCOMERO!

ANGURIA O COCOMERO

Se mi dicono di pensare a qualcosa di estivo, allegro e spensierato, il mio pensiero va immediatamente al cocomero, o anguria, come in alcune province italiane viene chiamato.
È il frutto della pianta del cocomero (citrullus lanatus), una pianta erbacea rampicante appartenente alla famiglia delle cucurbitacee.
Produce da tre a cinque frutti, con un peso che può variare da tre a dieci chili l’uno.

PROPRIETÀ

Estremamente rinfrescante, idratante, dissetante, remineralizzante, alcalinizzante, diuretico, lassativo.
Mordere la sua dolce e profumata polpa e sentire la bocca piena del suo succo è un vero piacere.
Col grande caldo vi potete sentire stanchi e spossati e perdere col sudore molti sali minerali.
Uno dei tanti benefici derivanti dall’assunzione di questo voluminoso e prezioso frutto è appunto il contenuto di potassio, magnesio, ferro, fosforo, calcio, zinco.
Potete usarlo come un ottimo reintegro dei sali minerali persi.

Inoltre contiene licopene, un antiossidante in grado di conferire alla polpa dell’anguria la colorazione rossa. Lo sapete che contiene più licopene del pomodoro?
Questo frutto rinforza il sistema immunitario, ha proprietà antiinfiammatorie, depura l’organismo, migliora l’aspetto della pelle e dei capelli, aiuta il sistema cardiocircolatorio e contribuisce alla solidità delle ossa.
Contiene inoltre vitamina A e vitamina C, vitamina B1 e B6.

È ricca di carotenoidi (il principale è il licopene) che sono in grado di combattere l’azione dei radicali liberi e quindi l’invecchiamento della pelle.
È ricca anche di citrullina, un aminoacido che assicura l’equilibrio della pressione e mantiene elastiche le pareti arteriose, quindi in grado di prevenire l’ipertensione e le malattie cardiache.

Secondo alcune ricerche una fetta di anguria al giorno sarebbe addirittura in grado di ridurre i livelli di colesterolo nel sangue.
È ricca di acqua (95%) e povera di calorie.
Praticamente perfetta!

CONTROINDICAZIONI

Piccole controindicazioni: può dare problemi di gastrite e colite, per alcune persone può essere di difficile digestione.
Una certa attenzione devono prestare le persone che soffrono di diabete, perché questo frutto ha un elevato indice glicemico.
E attenzione se si soffre di allergia all’aspirina, perché contiene salicilati naturali.
L’anguria attiva l’istamina, per cui attenzione se si soffre di allergie alle graminacee e al polline, perché potrebbe dare reazioni allergiche crociate.

NOVITÀ DI PRODOTTO: SALSICCE SCHIACCIATE SENZA PELLE, CON CARNE SUINA 100% ITALIANA

Sono disponibili le nuove salsicce surgelate senza pelle con carne suina 100% italiana.
Grazie all’esclusiva ricetta, si presentano come un innovativo prodotto, disponibile in comode confezioni da 4 pezzi, dal sapore unico e deciso.

Le salsicce surgelate sono pronte in pochi minuti.
Per la cottura è sufficiente porre la salsiccia ancora surgelata in una pentola antiaderente ben calda per 8 minuti, girando a metà cottura.
È possibile cuocere la salsiccia anche sulla piastra, con le stesse modalità.
Clicca qui e scopri il prodotto nella pagina dedicata.

Usale per farcire il tuo panino preferito, aggiungendo a cottura terminata gli ingredienti che desideri e che più gradisci, il risultato sarà davvero ottimo!

GUARDA IL VIDEO DI PRESENTAZIONE, scopri come cuocerle e come creare il tuo panino.
Buon appetito!

PANINO ALLA PARMIGIANA

Siete pronti per un super panino?
Il nostro food blogger Giuseppe ne ha preparato uno con gli hamburger Amica Natura, le melanzane e il provolone… un mix di bontà!
Potete seguirlo sulla sua pagina Instagram Cucinaconpeppe oppure sul personale blog di GIALLO ZAFFERANO.

INGREDIENTI

2 hamburger surgelati Amica Natura
Provolone a fette
1 melanzana
1 mozzarella
passata di pomodoro

PREPARAZIONE

Tagliare a fette la melanzana e metterla in teglia da forno con abbondante olio.
Cuocere per 10 minuti in forno preriscaldato a 200°.
Condire la melanzana con passata di pomodoro e mozzarella. Cuocere per altri 5 minuti.

Nel frattempo cuocere gli hamburger, ponendoli ancora surgelati in una padella antiaderente.
Bastano 4 minuti per parte e la cottura è conclusa!
Procedere adagiando sull’hamburger una bella fetta di provolone, fino a farlo sciogliere.

Far scaldare per qualche minuto il pane nel forno.

Infine preparare il panino: alternare il pane, una melanzana alla parmigiana, un hamburger e di nuovo una melanzana.
Per concludere maionese come se non ci fosse un domani!
L’ideale è servirlo con un contorno di patate fritte o al forno.
Buon appetito!

FESTIVAL DELLA SOSTENIBILITÀ SUL GARDA

Il Festival della sostenibilità sul Garda nasce per proporre attività che suscitano emozioni.

Si vuole creare consapevolezza con iniziative culturali inedite e inclusive, di turismo sostenibile.
Il programma conta numerose proposte, tra cui camminate sostenibili, aperitivi biologici all’Orto botanico Ghirardi, foto contest sul Paesaggio gardesano.
Inoltre è possibile partecipare a seminari On-Line, appuntamenti didattici e culturali.

“La sostenibilità è oggi un modus operandi imprescindibile, per vivere il presente e progettare il futuro.
È parte del nostro quotidiano in ogni comparto della nostra esistenza.
In ogni stagione della nostra vita troviamo delle parole chiave, a casa, sul lavoro e nel tempo libero: meno sprechi, più efficienza, più rispetto per l’ambiente, più salvaguardia per la nostra civiltà.” dichiara il presidente Luigi Del Prete.

In particolare è consigliato l’utilizzo dell’app Garda Sostenibile che permette di avere notizie approfondite sugli appuntamenti del Festival, prenotarli e accedere a molti altri vantaggi.
Scopri il programma completo.

Amica Natura, da sempre attenta al tema della sostenibilità, promuove il Festival.
Saremo presenti in modo attivo, grazie ad un appuntamento fissato per il 27 Giugno!
A breve maggiori informazioni!

ORTORESSIA, L’OSSESSIONE PER IL MANGIAR SANO E NATURALE

Oggi la dottoressa nutrizionista Chiara D’Adda ci parlerà di un argomento non molto conosciuto, ma che si sta tramutando in una patologia a tutti gli effetti, considerando che un numero sempre crescente di persone ne mostra, più o meno velatamente, i sintomi: l’ORTORESSIA!

Prova a pensare:
– Sei così attento all’alimentazione sana da rinunciare a cene e uscite?
– Pianifichi la dieta e la spesa fin nei minimi dettagli?
– Hai eliminato gli alimenti che sospetti essere nemici della salute?
– Ti documenti in modo ossessivo circa gli effetti degli alimenti sul tuo organismo e sulla possibilità che ti facciano ingrassare?
ATTENZIONE!

L’ORTORESSIA NERVOSA È L’OSSESSIONE PER IL MANGIAR SANO E NATURALE.

Detto così potrebbe sembrare una cosa da poco, poiché l’attenzione al mangiar bene e ad uno stile di vita sano è una parte importante del nostro modus vivendi ed è qualcosa di molto positivo per la nostra salute.
Purtroppo può diventare una sorta di fanatismo, con un comportamento estremo e ripetitivo di controllo sul cibo, che nulla ha a che fare con il benessere .
Questo disturbo fu diagnosticato per la prima volta nel 1997 dal medico inglese Steven Bratman.
Il nome deriva dal greco Orthos “giusto” e Orexis “appetito”.
Descrive una condizione para-patologica caratterizzata da un comportamento alimentare eccessivamente rigido e una fissazione verso il cibo sano, biologico e puro.
Chi soffre di questo disturbo non è preoccupato della quantità dei cibi che introduce nella propria dieta, ma dalla qualità.
Questo comporta una ricerca maniacale di cibi naturali, non contaminati da sostanze chimiche artificiali e da analisi esasperate sull’origine, la lavorazione e il confezionamento degli alimenti.

L’ossessione può riguardare anche la componente calorica dei cibi, riferita al contenuto di grassi e zuccheri.
In Italia, secondo recenti ricerche, circa il 15 % degli individui soffrirebbe di ortoressia, con una netta prevalenza degli uomini (11,3%) rispetto alle donne (3,9%).
Ripeto ancora una volta che questo interesse verso il cibo è in condizioni normali positivo, ma diventa problematico quando l’attenzione per l’alimentazione sana diventa L’ASPETTO PIÙ IMPORTANTE DELLA VITA di una persona.

Di conseguenza si può assistere ad una restrizione sempre più rigida dei cibi permessi.
La persona affetta da ortoressia diventa quasi un’asceta alimentare.
Mangiare cibo sano è bellissimo, ma non quando diventa il fulcro ossessivo della nostra vita!

MEDITERRANEO SHOW

La nostra food blogger Alessandra ha racchiuso i sapori del Mediterraneo in un mix di cucina greca e araba!
Ingredienti principali i Falafel Amica Natura e il pane “pita” tipico greco, che potete farcire a fantasia, oppure seguire passo per passo la ricetta di Alessandra.
La potete trovare anche sul suo blog La cucina di Ale, oppure sulle pagine Facebook e Instagram.

INGREDIENTI

Falafel Amica Natura
250g farina tipo 0
2g lievito di birra
5g olio evo
6g sale
200g ceci cotti
1 cucchiaino tahina
mezzo limone
100g yogurt di soia bianco
1 cetriolo
aceto di mele qb
verdure di stagione a volontà

PREPARAZIONE

Si comincia preparando l’impasto per le pita.
In una ciotola mettiamo la farina, il lievito di birra sbriciolato e aggiungiamo l’acqua (150 g circa) facendola assorbire bene fino a quando l’impasto avrà un aspetto uniforme.
Aggiungete il sale e poi l’olio, continuate a lavorare e lasciate riposare una decina di minuti.
Riprendete e fate ancora qualche giro di lavorazione.
Mettete a lievitare coprendo la ciotola con la pellicola.

Nel frattempo preparate i condimenti.
Per lo tzatziki grattugiate li cetriolo e fatelo scolare in modo che perda l’acqua in eccesso.
In una ciotola mescolate lo yogurt, un cucchiaino di aceto di mele, un pizzico di sale e unite il cetriolo.
Mettere in frigorifero e lasciare insaporire.

Proseguite preparando l’hummus.
Frullate i ceci già cotti con il succo di mezzo limone, la tahina e aggiustate di sale.
Dovrete ottenere una crema soffice.

Per quanto riguarda le verdure potete usare quelle che preferite.
Io ho usato delle zucchine tagliate a bastoncino e fatte in griglia senza aggiunta di olio.
Stesso per le cipolle rosse, meglio se quelle di Tropea che sono più dolci.
Di crudo ho usato i pomodori oblunghi da insalata.

Trascorso il tempo di lievitazione riprendete l’impasto delle pita.
Dividetelo in 4 parti e fatene delle palline.
Procedere stendendolo con le mani o aiutandovi con il matterello.
Le pita sono pronte per la cottura!

Scaldare molto bene una pentola, adagiare una pita e cuocere girandola su entrambi i lati.
Un piccolo trucco che vi consiglio, è di adagiare la pita cotta in una busta da pane, resterà così molto soffice.

Nel frattempo cuocere i falafel surgelati Amica Natura in forno, bastano 10 minuti a 200°.
Per concludere possiamo farcire la nostra peta!
Spalmate l’hummus, unite le verdure, i falafel caldi e condite con la salsa allo yogurt.
Chiudete la pita… e buon appetito!

INTOLLERANZA AL LATTOSIO

L’appuntamento odierno con la rubrica FOOD IS LIFE è dedicato all’intolleranza al lattosio.
La dottoressa nutrizionista Chiara D’Adda ci spiega quali sono i sintomi, come procedere la diagnosi e la terapia.

Soffrite di:
• Digestione lenta
• Gonfiore addominale (a volte doloroso)
• Flatulenza, meteorismo, crampi addominali severi
• Stanchezza, senso di pesantezza dopo i pasti
• Diarrea, feci non formate, stipsi, alternanza di diarrea e stipsi
• Mal di testa
• Problemi cutanei
È molto probabile che siate intolleranti al lattosio!
Il lattosio è costituito da due zuccheri: il galattosio e il glucosio.
Il primo è essenziale per la formazione delle strutture nervose, il secondo rappresenta il substrato energetico primario dell’organismo.

DIAGNOSI

Ricordatevi sempre che la diagnosi di questo tipo di intolleranza deve essere sempre confermata da un medico che si accerterà tramite test validati scientificamente.
Il più accurato e diffuso è il “Breath test”, esame semplice e non invasivo che consiste nel soffiare in un rilevatore, il quale valuta la presenza di gas idrogeno nell’aria espirata.
L’intolleranza al lattosio è una condizione patologica in cui il consumo di latte e derivati provoca una reazione non allergica, ma che si manifesta con disturbi del tratto gastrointestinale

L’intolleranza al lattosio può essere primaria o secondaria e quindi transitoria.
Nel primo caso il nostro organismo non produce le LATTASI per un difetto genetico e per questo motivo i sintomi si manifestano sin dalla prima infanzia.
Nel secondo caso, si può soffrire di una intolleranza transitoria, in cui si assiste alla temporanea perdita delle lattasi. Infezioni o lesioni del tratto gastrointestinale, mutazioni dietetiche repentine sono i fattori causali più comuni alla base di questa condizione.
In alcuni e rari casi, l’intolleranza al lattosio può essere dovuta non tanto alla carenza di lattasi, quanto alla deficienza degli enzimi proteolitici necessari alla digestione delle proteine del latte.

COSA FARE SE VIENE CONFERMATA LA DIAGNOSI DI INTOLLERANZA AL LATTOSIO?

Il vostro medico di fiducia, il medico nutrizionista o lo specialista in allergologia, saprà senz’altro consigliarvi nel modo giusto, togliendo alcuni alimenti causa di malessere e dandovi un regime dietetico ad hoc!

DIVERSI TIPI DI CAFFÈ

“Un caffè ristretto in tazza grande, molto caldo, con del latte di soia temperatura ambiente e mezza bustina di zucchero di canna. Grazie.”
Le richieste di caffè al bar sono talmente varie che si prestano ad essere ironizzate.
La dottoressa nutrizionista Chiara D’Adda ci ha parlato la scorsa settimana del caffè e dei suoi valori in termini di contenuti e di effetti sull’organismo umano.
Oggi ci fornisce delle alternative al caffè espresso, le possiamo trovare al bar, oppure prepararle a casa.

CAFFÈ D’ORZO

L’origine di questo prodotto viene fatta risalire alla seconda guerra mondiale. Visto che il costo del caffè classico era talmente elevato ed era anche introvabile, si è creato un surrogato economico e facile da produrre. In Europa il suo consumo si è via via ridotto, ma in Italia è molto diffuso.
È una bevanda totalmente priva di caffeina (in effetti chiamarlo Caffè è alquanto un controsenso) e si ottiene tramite l’infusione di orzo tostato e macinato. Si può preparare con la moka classica o con le macchine da espresso.
Il suo consumo favorisce il controllo del glucosio nel sangue.
Ha proprietà antinfiammatorie, antisettiche, antiossidanti e contiene ferro!
Benefico effetto sulle funzioni intestinali!

CAFFÈ DI CICORIA

Si ricava dalla radice di cicoria, che viene raccolta in autunno, ripulita dalla terra, fatta essiccare e poi tostata e polverizzata.
Ha un gusto molto amaro, e naturalmente non contiene caffeina.
Ricco di polifenoli, inulina, vitamine C – P – K, calcio, ferro, magnesio, fosforo.
È digestivo, depurativo, nutre e migliora la flora batterica, per merito dell’inulina in esso contenuta.
Ha effetti antiossidanti, anti diabetici, lassativi.
Meglio non consumarlo in gravidanza, perché può stimolare le contrazioni uterine.

CAFFÈ  AL GINSENG

È una bevanda di origine asiatica, dove è diffusa da tanti anni.
Nei primi anni duemila si è diffuso anche in Italia, primo paese occidentale a farne uso in modo significativo.
Il Ginseng è una pianta dalle cui radici si ricava una droga utilizzata da sempre nella medicina tradizionale cinese come tonico energizzante, utile per contrastare stress e affaticamento. Attenzione al consumo se si soffre di ipertensione, ipertiroidismo, insonnia, stati di ansia, irritabilità, agitazione psicomotoria.
Attenzione se si assumono antidepressivi, ansiolitici, anticoagulanti orali.